Enrico Musso 51
Enrico Musso, pardon l'on. prof. Enrico Musso, ha compiuto 51 anni. Li ha festeggiati con gli amici.
Ma con un velo di tristezza.
Si è chiusa una parentesi della sua vita, quella politica. Non è riuscito a diventare sindaco. Non è stato ricandidato al Parlamento.
Sembrava facessero a gara per candidarlo. Si era avvicinato a Pier Ferdinando Casini, ma Rosario Monteleone non l'aveva certo accolto a braccia aperte. E ora al Parlamento ci andrà lui. Musso tornerà all'Università, non è un politico di professione, un posto ce l'ha. Anzi ha una cattedra prestigiosa.
Confesso di aver votato per lui sia per il Comune che per il Parlamento. Veniva dal partito liberale, lo consideravo l'erede di Alfredo Biondi, che era sempre stato il mio punto di riferimento sino a quando Claudio Scajola - in arte Sciaboletta - non l'aveva fatto fuori perché gli faceva ombra.
Al Parlamento oggi ci sono tanti (troppi) politici di professione, gente che non ha mai lavorato. Biondi invece sosteneva che prima di dedicarsi alla res pubblica - la vita politica - bisognava affermarsi nella vita professionale. Perché solo chi non ha bisogno della politica per vivere può fare politica senza dover accettare i compromessi.
Musso si era buttato in politica in quest'ottica e per questo gli avevo dato fiducia come tanti altri.
Raggiunto Palazzo Madama il senatore Enrico Musso ha commesso una serie di errori, ha cambiato troppe bandiere perdendo così la sua credibilità.
A Musso l'ho sempre detto: bisogna fare politica con umiltà, non con la puzza al naso, con un concetto di superiorità. Si può criticare il partito dall'interno, ma poi bisogna accettarne le decisioni. In politica non si può pensare con la propria testa, occorre accettare la linea di chi comanda.
La Fondazione Oltremare, con la sua sede in via XX Settembre, avrebbe dovuto avere un futuro importante, vi avevano aderito personaggi di tutto rispetto. Poi hanno cominciato ad allontanarsi. Non potevano condividere le giravolte del professore.
Personalmente ho capito a cosa andava incontro quando non ho più visto al suo fianco la moglie e la pierre Elena Pellini.
Si dice che dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna. Quando Enrico Musso l'ha persa il suo destino era sognato.
Peccato: ora non so più per chi votare. E come me tanti altri che avevano creduto in lui.
Elio Domeniconi