Politica, il borsino della settimana
Il borsino della settimana della politica di casa nostra.
LUIGI BRUGNARO
Finalmente i genovesi hanno potuto conoscere di persona il socio in politica di Giovanni Toti. Il sindaco di Venezia è sbarcato al Salone Nautico per firmare un accordo di collaborazione con Genova sulla nautica. Obiettivo dei due primi cittadini: far crescere i propri saloni e respingere la concorrenza delle altre kermesse europee. Brugnaro ha detto che per sviluppare il diportismo nelle due Repubbliche marinare occorre aiutare le regioni del Sud affacciate sul mare: approdi fondamentali per chi deve circumnavigare l’Italia. Il ‘doge’ di Venezia ha dimostrato di avere idee chiare. Per questo piace così tanto al governatore della Liguria.
MARCO BUCCI
Il ‘doge’ di Genova si è presentato all’appuntamento con il ‘doge’ di Venezia molto preparato sulle sanguinarie battaglie tra le due Repubbliche marinare. Ha ricordato che l’ultimo conflitto, quello di Chioggia del 1380, è stato vinto dai veneziani. Ma lo ha detto con il sorriso sulle labbra, senza rancore. Del resto sono passati quasi 700 anni. Bisogna riconoscere che nei vari interventi pubblici Bucci sa sempre cosa dire. Evidentemente, il suo ghostwriter (il suo portavoce Federico Casabella?) gli prepara i testi e qualcuno (la moglie?) glieli fa studiare la sera prima. E lui apprende con facilità.
GIOVANNI TOTI
Un governatore particolarmente orgoglioso ha presentato ai genovesi il suo partner politico, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Il movimento “Coraggio Italia” in Veneto e Liguria ha le sue roccaforti, ma vuole comandare in tutta Italia. Per poterlo fare mira a coinvolgere gli amministratori locali restii ai partiti che sventolano sfacciatamente la propria indipendenza, come ad esempio Marco Bucci. In vista delle comunali del prossimo anno, sul sindaco di Genova ci sarebbe già un forte pressing. Iniziato peraltro su alcuni mezzi stampa molto vicini al governatore.
SANDRO BIASOTTI
Il senatore ha partecipato alla firma dell’accordo tra Genova e Venezia sulla nautica. Ai cronisti ha detto di aver aderito a “Coraggio Italia” perché “positivamente sorpreso dal lavoro fatto dai due leader”, Brugnaro e Toti. Sul suo ruolo all’interno del movimento però non si sbilancia, “vedremo”. E’ ovvio però che l’ex berlusconiano di ferro ambisca a una candidatura alle politiche del 2023: non vuole perdere lo scranno a Palazzo Madama. Ma i collegi sicuri per i fucsia in Liguria dovranno essere almeno due. Perché uno è già occupato da Toti.
ILARIA CAVO
Se, se e ancora se. La fantapolitica viaggia alla velocità della luce. Così oggi ci ripropone Ilaria Cavo alla guida della Liguria. I tasselli che devono incastrarsi tra loro per far sì che l’assessora diventi la prima donna governatrice della nostra regione sono però molti. Intanto, Toti deve (e quasi certamente lo farà) candidarsi alle politiche del 2023 e lasciare l’incarico di governatore. Poi, i partiti cosiddetti tradizionali del centrodestra devono approvare la candidatura di una “foresta”, seppur rappresentante di spicco della stessa coalizione. Insomma, per la regina delle preferenze (7500 alle scorse regionali) il cammino verso la poltrona più ambita di Palazzo De Ferrari è ancora lungo e pieno di insidie. Le capacità non bastano.
MARTA VINCENZI
“Considero questo processo sbagliato e ingiusto. Tuttavia è arrivato a compimento e sono disponibile a pagarne le conseguenze. Non hanno avuto giustizia né i parenti delle vittime né i condannati”. Così l’ex sindaca ha commentato a testa alta al Decimonono la sua disavventura giudiziaria iniziata dopo l’alluvione del 2011 e terminata con una condanna (concordata) a tre anni. Adesso è in attesa della risposta del Tribunale di Sorveglianza, al quale ha chiesto l’affidamento ai servizi sociali per evitare il carcere. L’udienza è stata rimandata per “incompatibilità” di un giudice, la cui madre ha subito danni al negozio dall’alluvione.
FERRUCCIO SANSA
Il consigliere regionale d’opposizione ha sollevato il caso dell’auto, un grosso Suv ibrido che sfiora i 60mila euro, acquistata (contratto di noleggio a lungo termine) dalla Regione Liguria. Per il figlio dell’ex sindaco di Genova, al posto della “Totimobile”, l’ente avrebbe dovuto puntare su “una dignitosissima e confortevole berlina ibrida dal prezzo pari alla metà”. Un mezzo sicuramente più agevole da guidare nelle strette vie di Sant’Ilario.
MARCO MELGRATI
Da quando ha postato il selfie in compagnia della bellissima Giuseppina (Giusy) Rizzotto, influencer da seguire e candidata alle comunali di Savona con Forza Italia a sostegno di Angelo Schirru, è il sindaco (di Alassio) più invidiato d’Italia. Sui social circola anche un falso video sexy della bombastica candidata, che ha annunciato querele nei confronti dei responsabili. “Io per te ci sono!”, promette l’aspirante consigliera comunale sui manifesti. E gli elettori, il 3 e 4 ottobre, risponderanno con il loro voto.
FRANCESCO BRUZZONE
Il senatore della Lega si è rivisto in campagna elettorale: a Savona ha partecipato all’incontro tra il ministro Giancarlo Giorgetti e il candidato sindaco Angelo Schirru. Alle regionali del 2015 l’amico dei cacciatori aveva raccolto nel savonese quasi 5500 preferenze. Voti che, se confermati il 3 e 4 ottobre, potrebbero far vincere il centrodestra nella città della Torretta.
GIORGIO MULE’
Il sottosegretario alla Difesa, eletto deputato nel 2018 nel Ponente della Liguria, ha fatto sapere che si candiderà a Spoleto, ovviamente con Forza Italia e da capolista. “Ho deciso di chiedere la fiducia agli spoletini per impegnarmi nell’amministrazione di questa meravigliosa città, perché ho sentito il dovere di ricambiare quanto mi è stato donato da Spoleto”. Il giornalista siciliano (l’ex direttore di Panorama è nato a Caltanissetta) è amato in tutte le città.
LAURA REPETTO
La consigliera metropolitana ha assunto le deleghe che erano di competenza di Guido Guelfo, che si è dimesso per candidarsi a sindaco di Bogliasco. Il sindaco Marco Bucci le ha affidato i Lavori pubblici, Urbanistica, Edilizia scolastica e Politiche del lavoro, che erano di Guelfo, e le Pari opportunità, che erano di Claudio Garbarino. Un bel pacchetto di deleghe. E di responsabilità.
ALESSANDRA FERRARA
La nota commercialista del Tigullio è passata da Rapallo a Chiavari. Nel comune ruentino era una ‘semplice’ consigliera comunale (dove però è stata assessore dal 2014 al 2019), mentre nella città bagnata dall’Entella ha assunto il potente ruolo di assessore al Bilancio. La vicesindaca Silvia Stanig, che guida Chiavari dalla prematura scomparsa del sindaco Marco di Capua, e il consigliere regionale Domenico Cianci, suo mentore, le hanno fatto i complimenti, augurandole buon lavoro.