Politica, il borsino della settimana
Il borsino della politica della settimana.
MASSIMO NICOLO’
E’ il personaggio della settimana. Il professore-oculista del San Martino in breve tempo ha scalato palazzo Tursi, senza passare dalle urne. Nel rimpasto post regionali dell’ottobre scorso, Bucci aveva creato per lui l’assessorato alla Salute; adesso lo ha nominato suo vice al posto dell’assessore Pietro Piciocchi, che però ha assunto altre deleghe. Dopo il passaggio di Stefano Balleari in Regione, il vicesindaco torna, anche grazie all’intervento di Giorgia Meloni, a Fratelli d’Italia. Non tornano però i conti a chi ha passato quattro anni in Sala Rossa e si attendeva una promozione.
SIMONE FARELLO
Il tentativo di spodestarlo non è riuscito e, pertanto, sarà il segretario regionale a traghettare il PD, formato sempre da più anime, verso il congresso. In suo soccorso è arrivato il saggio consigliere regionale Pippo Rossetti, che però non vuole essere chiamato “Amico Farello”. “Ho solo voluto evitare il commissariamento del partito”.
GIOVANNI TOTI
Con le elezioni di questa settimana, dopo sei anni, il governatore ligure non è più il vicepresidente della Conferenza Stato Regioni, al suo posto è stato eletto il presidente della Puglia Michele Emiliano. “Andremo avanti uniti, non cambia lo spirito”, ha detto il leader di Cambiamo!. Cambia solo il dialetto, dal genovese al pugliese.
ANGELO VACCAREZZA
Dal Santa Corona di Pietra Ligure, dove si trova ricoverato in rianimazione ma non per Covid, il capogruppo di Cambiamo! in Regione ha lanciato il suo forte, quanto sconvolgente, ruggito: “Riponete pure i coltelli, questo leone non se ne è ancora andato”. Il riferimento è a chi lo “dà già per morto e cerca, come i cani, di recuperare i resti”. Quando si dice che nella politica ci sono tanti sciacalli.
FERRUCCIO SANSA
Il giornalista e consigliere regionale si è chiesto se sia opportuno che un assessore comunale che spesso interloquisce con altri soggetti pubblici, come la Regione, riceva incarichi professionali dagli stessi enti. Il riferimento esplicito è a Pietro Piciocchi, superassessore di Bucci ma non più suo vice. Sulle consulenze affidate dagli enti a aziende e privati il cronista de “Il Fatto Quotidiano” in settimana ha fatto una diretta Facebook con l’ex assessora comunale Elisa Serafini, quest’ultima ha pure pubblicato un libro.
PIETRO PICIOCCHI
Il superassessore replica così all’attacco di Sansa. “L'attività politica, esattamente al contrario di quanto da lei paventato, ha solo ostacolato e resa più faticosa la mia attività professionale. Anche perché in Comune non posso contare su uno stipendio come il suo in Regione. E, tra le altre cose, ho sei figli da mantenere e colleghi avvocati che lavorano nel mio studio che tengono famiglia”. Quante responsabilità.
EMANUELE PIAZZA
Nella bagarre tra Sansa e Piciocchi si è infilato anche l’assessore allo Sviluppo economico della giunta Doria. “Qualcuno ha spiegato a Sansa che fare politica, sia in maggioranza sia all'opposizione, è un mestiere diverso che fare l'opinionista o il giornalista di ‘inchiesta’ (faziosa)?”. Nel centrosinistra non sempre la pensano tutti allo stesso modo.
UBALDO SANTI
“Una grande notizia che mi riempie di soddisfazione e che arriva dopo un conflitto infuocato in Consiglio ed un esposto in Procura”. Così il consigliere comunale commenta l’annuncio che le otto farmacie comunali non saranno più vendute ai privati. Entrato a Tursi con Vince Genova, passato poi in Fratelli d’Italia e nel Gruppo Misto, recentemente ha aderito al Partito Socialista del senatore Riccardo Nencini. Domanda: in quale lista si candiderà alle comunali genovesi del prossimo anno?