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Biasotti capro espiatorio

Sandro Biasotti

Ricevo l'ennesimo comunicato stampa dell'eurodeputata (uscente) di Forza Italia Isabella De Martini,

in arte Susy. Altro giro, altro veleno.

Stavolta il capro espiatorio è l'onorevole Sandro Biasotti, da lei definito "presunto coordinatore ligure" del partito. Le sue colpe? Aver dato la sua adesione al convegno del Primo Maggio in Piazza Martinez alla quale lei, unica candidata ligure al Parlamento Europeo, non è stata invitata. L'invitata d'onore è la sua collega (e quindi rivale) Lara Comi.

Conosco la grande Susy e ho sempre apprezzato la sua intelligenza. Sicuramente è troppo intelligente per non aver capito che Biasotti, in questo caso, non c'entra proprio nulla. Il coordinatore sinora per le Europee ha organizzato due party a casa sua, in corso Italia. Uno per Licia Ronzulli e l'altro per il capolista Giovanni Toti. Li ha fatti a casa sua per vari motivi: perché Forza Italia non ha ancora una sede, perché gli inviti erano limitati, perché fare un ricevimento allargato a Villa Lo Zerbino gli sarebbe costato troppo e forse anche perché erano iniziative personali e non del partito.

Essendo una donna di mondo e anche intelligente, l'onorevole De Martini sa che in casa sua ognuno fa quello che gli pare e piace, come faceva lei quando organizzava party nella sua reggia di Via Torre dell'Amore, a pochi metri di distanza da casa Biasotti.

Il discorso vale per il convegno del Primo Maggio a San Fruttuoso. Nell'invito c'è scritto chiaramente che gli organizzatori sono due e in calce c'è pure il loro numero di cellulare. Si tratta di due esponenti di Forza Italia: il consigliere comunale Guido Grillo e il consigliere regionale Roberto Bagnasco, che è anche coordinatore provinciale. Hanno organizzato tutto con le proprie forze, hanno pure ingaggiato un'orchestrina e ideato un mercatino di prodotti tipici per attirare più gente. Non hanno chiesto un euro al partito. Forza Italia non c'entra. E quindi perché prendersela con Sandro Biasotti?

Grillo e Bagnasco hanno già fatto varie iniziative con Lara Comi, si sono trovati bene, hanno visto che al Parlamento Europeo non si è premurata solo della sua Lombardia, ha lavorato anche per le altre regioni in cui è stata eletta: Piemonte, Valle d'Aosta e, appunto, Liguria. Hanno deciso di appoggiarla in questa campagna, forse anche ammaliati da quel suo sorriso da educanda.

Affari loro, per fortuna siamo in regime di democrazia. Ha scritto che certe cose non avvengono nemmeno in Iraq e in Egitto. Ha tuonato: "Non sono disposta a tollerare ulteriori gravissime scorrettezze". Ha "ordinato" a Biasotti di includerla nel programma "dandone il dovuto risalto sui media" (perché Biasotti può anche dare ordini a giornali e televisioni?)

Secondo me la Susy ha capito che ormai in Forza Italia ha fatto terra bruciata e si diverte ad  aizzare l'ambiente al grido di "Muoia Sansone con tutti i filistei". Come fa del resto Claudio Scajola che però da vecchio democristiano punta sull'ironia: ha detto che il 25 maggio sarà con Forza Italia che il giorno dopo potrebbe non esserci più.

Mi sembra di sentirli dire, insieme: non ci avete voluti nel Parlamento Europeo? Non ci andrete nemmeno voi!

 

Elio Domeniconi

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