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Gli asparagi di Claudio Scajola

Claudio Scajola

Dopo aver saputo ufficialmente di non essere stato incluso nella lista per le Europee, Claudio Scajola si è dedicato

alla coltivazione degli asparagi nell'orto che circonda la sua villa di Imperia. Poi ha detto alla moglie di preparare la valigia, andranno a farsi una bella crociera.

Non si è fatto trovare dai giornalisti non amici. E ha fatto scrivere ad Ava Zunino su "Il Lavoro-Repubblica": "Lui  ha deciso di non parlare. Niente commenti. Niente dichiarazioni. Così ha detto ai cronisti che lo hanno cercato ieri pomeriggio".

Sicuramente si sarebbe fatto trovare da Massimo Calandri che però era in Texas a seguire i motociclisti. E ha rilasciato una maxi intervista a Marco Menduni del "Secolo XIX". E in campo nazionale ha evidenziato che Forza Italia ha escluso lui ma ha messo in lista personaggi come Fitto e Clemente Mastella.

A Menduni ha fatto sapere che Berlusconi, contrariamente a quello che aveva anticipato al "Secolo XIX", non si è fatto sentire, e quindi non gli ha chiesto di dare una mano al partito per queste Europee. Comunque lui non avrebbe accettato un ruolo da gregario, continuerà a dedicarsi agli asparagi. Ai candidati si limiterà a fare gli auguri. E forse non si dispiacerà se i suoi fedelissimi non voteranno per i rappresentanti di Forza Italia. Tanto più che i candidati liguri di Forza Italia, sono Franco Bonanini, che militava nel Partito Democratico  e che era stato poi travolto dallo scandalo del parco delle Cinque Terre (finendo pure in galera) e Isabella De Martini, in arte Susy, che dopo non essere stata eletta con Forza Italia alle Europee era andata a farsi consolare per le Regionali nelle braccia di Claudio Burlando.

Il coordinatore regionale Sandro Biasotti ha rifiutato ogni commento. Ora però si tratta di vedere se ripeterà l'invito alla base di votare Scajola anche se non è in lizza, perché in questo caso le schede saranno annullate. E in questo caso la sconfitta di Forza Italia sarà più netta di quanto si possa ipotizzare.

Berlusconi, costretto a chiudere la campagna elettorale nella casa di riposo di Cesano Boscone, non ha telefonato a Scajola perché era imbarazzato. Con una domanda retorica l'ex ministro si è chiesto nel colloquio con Menduni: "Magari avrei potuto mettere in ombra qualcuno?". E il bersaglio è evidente. A non volerlo in lista è stato Giovanni Toti, il quale se ci fosse stato Claudio Scajola, sarebbe diventato un capolista dimezzato.

Altro che spirito di gruppo. Per Forza Italia queste Europee si trasformeranno in una lotta intestina. Col risultato che nessun ligure tornerà a Strasburgo con il partito di Berlusconi. Scommettiamo?

 

Elio Domeniconi

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