Berlusconi richiamerà a sé Toti?
L’affermazione della portavoce ligure del Movimento 5 Stelle, che si è detta disponibile ad un’apertura con il PD per le regionali 2020, ha fatto nascere qualche preoccupazione all’interno del centrodestra in Liguria, che non si era mai visto così diviso come in questo periodo.
Questa dichiarazione di Alice Salvatore, oltre a far intendere che il governo giallorosso si farà (e se lo dice lei che è una delle grilline più vicine a Beppe Grillo, bisogna crederci), impensierisce arancioni, azzurri, fratelli (d’Italia) e popolari, in quanto la nuova coalizione formata da PD e M5S potrebbe avere i numeri per vincere le elezioni, soprattutto se in governo giallorosso si dovesse veramente mettere in moto.
In questo caso, in una situazione politica ritornata al bipolarismo, al centrodestra, indebolito anche da un probabile calo della Lega (solo nell’ipotesi di un esecutivo guidato da Zingaretti e Di Maio) non resterebbe che ricompattarsi per evitare la pericolosa dispersione del voto.
Pur di non perdere la Liguria, Berlusconi richiamerà a sé Toti? A fare da paciere potrebbe essere il senatore-coordinatore Sandro Biasotti, amico e fedele di entrambi che non ha mai lasciato Forza Italia, anche se ha seguito da vicino il progetto arancione. A quel punto rimarrebbe un unico ostacolo: Claudio Scajola. Il sindaco di Imperia, che ha dimostrato tutta la sua forza alle recenti comunali, dovrà però passare sopra ai noti rancori sorti proprio in occasione di quella tornata elettorale.
Ma in politica si sa: quando il nemico si fa più forte, gli alleati si devono compattare. Superando vecchi livori.