Che farà Cuocolo?
Sia Maurizio Rossi che Davide Viziano per il loro progetto - che su propone di riunire le varie liste civiche - puntano su una persona: il professor Lorenzo Cuocolo che a meno di trent'anni era già sulla cattedra di diritto costituzionale nella prestigiosa Università Bocconi di Milano.
Entrambi hanno fatto il suo nome. Ma cosa deciderà Cuocolo. Aveva accettato la presidenza di Italia Futura, il movimento ideato da Luca Cordero di Montezemolo e gli era stato proposto di fare il capolista in Liguria di Lista Civica già in occasione delle ultime elezioni. A quest'ora sarebbe a Montecitorio al posto di Roberta Oliaro. Ma dopo una pausa di riflessione aveva deciso di non gettarsi nell'avventura politica per non lasciare l'Università. Un po' come aveva fatto suo padre Fausto all'epoca della Democrazia Cristiana. Aveva preferito restare nel territorio e dopo essere stato presidente della Provincia era passato in Regione dove gli era stata assegnata la carica di presidente del Consiglio Regionale (con Rinaldo Magnani presidente della Giunta). Cuocolo senior aveva rifiutato anche il Consiglio della Magistratura, per trasferirsi a Roma pretendeva la garanzia della vicepresidenza (presidente è il Capo dello Stato). Ma chi poteva dargli la sicurezza. Ricordo ancora il rimpianto dell'amica comune Fernanda Contri: "Fausto ha sbagliato, mi disse, avesse accettato il Csm ne sarebbe diventato vicepresidente".
Ma Cuocolo, in fondo, stava bene a Genova. E per Genova vorrebbe battersi suo figlio Lorenzo, che sulla Genova che muore tempo fa aveva lanciato un grido d'allarme sul "Secolo XIX" di cui è editorialista. Lorenzo Cuocolo ha seguito la carriera paterna perché ha respirato da subito diritto costituzionale: professore suo padre e sua madre, Bernadette Costa, assistente di Paolo Armaroli (poi in Parlamento con i professori voluti da Gianfranco Fini).
Cuocolo junior si è fatto in casa una preparazione formidabile e ha potuto bruciare le tappe della docenza. Da suo padre ha ereditato anche la passione per la politica. Ma stavolta accetterà la candidatura regionale? E si schiererà con il centrodestra di Davide Viziano o con il centrosinistra di Maurizio Rossi?
Questo è il primo dilemma per il senatore e per il costruttore.
Elio Domeniconi