Il borsino della settimana
Chi sale e chi scende tra i politici di casa nostra - di Elio Domeniconi
1-SANDRO BIASOTTI
Dopo la scissione interna non ci sono più dubbi. L'unico deputato ligure dell'ex Pdl è il punto di riferimento della nuova Forza Italia. Lui che non aveva aderito alla prima.
2-LILLI LAURO
Nella scia di Biasotti crescono anche le quotazione della battagliera capogruppo in Comune. La sua candidatura alla presidenza della Regione a questo punto sembra sicura.
3-CLAUDIO SCAJOLA
Non aveva più potere. Ora sta tornando a galla. Dopo aver dimostrato che nel ponente ha ancora un seguito. E' stato lui a convincere i suoi fedelissimi ad aderire alla nuova Forza Italia.
4-SUSY DE MARTINI
Dopo il suo riavvicinamento è probabile che Forza Italia la ripresenti al Parlamento Europeo. Ha capito che solo Berlusconi può riportarla a Bruxelles. Anche se sarà difficile ottenere i voti necessari.
5-MAURIZIO ROSSI
L'editore (in stand-by) di Primocanale si è staccato da Mario Monti e da Scelta Civica. E sta spronando il suo amico Luca Cordero di Montezemolo a sviluppare Italia Futura. Che può andare avanti con le proprie forze.
1-LUIGI GRILLO
Con Berlusconi aveva una carica importante. Con Angelino Alfano è difficile che possa avere un ruolo di rilievo.
2-MICHELE SCANDROGLIO
L'ex coordinatore regionale Pdl è passato a N.C.D. Non spera in un ritorno in Parlamento. Non ha aderito a Forza Italia solo perché Berlusconi ha accettato il ritorno di Scajola. Ormai i due si detestano.
3-ROBERTO BAGNASCO
Prima si è vantato di non aver firmato il documento di Scajola. Poi incontrandolo al buffet gli ha chiesto scusa. Dimostrando che la coerenza non è il suo forte.
4-GIANNI PLINIO
Come vice-coordinatore metropolitano del Pdl aveva una notevole visibilità. Ora che è passato all'Officina di Giorgia Meloni sarà costretto a fare un passo indietro. Soprattutto nei media.
5- GIORGIO BORNACIN
Aveva annunciato di voler creare "qualcosa di destra" con il suo amico Gianni Plinio. Poi invece è rimasto con Berlusconi. Ma che futuro può avere?