Il borsino della settimana
Chi sale e chi scende tra i nostri politici - di Elio Domeniconi
1-CLAUDIO BURLANDO
Colpo d'astuzia del Governatore. Si è reso conto che per lui a Roma non ci può essere futuro. E allora ha deciso di restare sul territorio. Si è saputo che adesso punta all'Autorità Portuale. Vuole essere lui a sostituire Luigi Merlo. Basta non andare in pensione.
2-MAURIZIO ROSSI
L'editore in stand-by di Primocanale è convinto di avere la stoffa del leader. Non ha più voglia di fare il senatore di Scelta Civica. Vuole creare una propria lista per le Regionali. Mira a unire tutte le liste civiche. Ma non ha spiegato se intende unire quelle di destra oppure quelle di sinistra. Eppure il dettaglio sarebbe importante.
3-GIOVANNI BOITANO
Rosario Monteleone voleva farlo fuori con la scusa del turn-over. Dopo le disavventure dei due rappresentanti dell'Udc in Regione sarà lui il punto di riferimento di Pier Ferdinando Casini in Liguria. E come sempre sarà determinante l'azione di Gabriella Mondello.
4-STEFANO BALLEARI
A giudizio unanime il vicepresidente del Consiglio Comunale è il più attivo del Pdl a Palazzo Tursi. Ha già dimostrato di essere pronto per il salto in Regione. Sta già lavorando con questo obiettivo.
5-PIPPO ROSSETTI
Fare l'assessore regionale non gli basta più. Punta alla presidenza e lo dichiara apertamente. Non proviene dall'apparato del Pd. E questo potrebbe essere un punto a suo favore. Dovrebbero votarlo quelli che chiedono un rinnovamento.
1-MARCO DORIA
Il sindaco è sempre più in bilico. Perché si comporta da autentico dittatore. Fa sempre di testa sua. Non si consulta nemmeno con il Pd. Che è stufo di sostenerlo a scatola chiusa. La pazienza ha un limite.
2-ALESSANDRO TERRILE
Il neo-segretario provinciale del Pd aveva chiesto la collaborazione di tutti. Ma il suo rivale sconfitto Michele Malfatti ha rifiutato ogni carica. Preferisce stare all'opposizione.
3-ENRICO MUSSO
Vorrebbe continuare l'esperienza con Oltremare in attesa di tempi migliori. Ha chiesto ai suoi prodi un contributo di 100 euro per il mantenimento della struttura. Ma molti si sono rifiutati di darglieli. Ormai non credono più nel progetto.
4-ROSARIO MONTELEONE
Ora è inguaiato anche per l'acquisto sospetto di un IPad. La commissione controlli l'aveva contestato a Marco Limoncini (capogruppo). Ma ora si è scoperto che l'aveva comprato l'allora presidente del consiglio regionale.
5-MARUSKA PIREDDA
Rimasta l'unica rappresentante dell'Idv in Regione. E' nei guai per aver "sequestrato " una telecamera a una sua collaboratrice Vincenzina Ascanio che voleva registrarla. Ma si è appurato che anche la Piredda spiava l'Ascanio. La sconcertante vicenda è stata definita più comica che giallo.