Lo sconfitto e’ il Presidente Burlando
Claudio Burlando sognava una nuova vita a Roma, scelto come ministro da Matteo Renzi, al quale si è votato
anema e core.
Lui al Governo, ma sempre potente a Genova. Con la nomina della sua pupilla Raffaella Paita alla presidenza della Regione Liguria. E la scelta del sindaco di Mignanego Michele Malfatti per la segreteria provinciale del partito. E tra i suoi progetti c'era anche quello di impedire a Giovanni Lunardon, cuperliano, di diventare segretario regionale.
L'inizio dell'avventura non è però incoraggiante. Per la segreteria provinciale l'ha spuntata Alessandro Terrile, corrente Cuperlo. Una sconfitta anche per Matteo Renzi, il quale - a quanto si dice - comincia a pensare che l'alleanza con Burlando non gli porti fortuna, come i maligni gli avevano predetto.
Ma le quotazioni di Burlando sono in netto ribasso anche per le scelte che aveva fatto come Governatore: prima Marylin Fusco, vice-presidente della giunta, quindi numero due della Regione e poi Rosario Monteleone (che aveva inserito nel suo listino) presidente del Consiglio Regionale. La Marylin almeno accettò il suo invito di mettersi da parte, dopo le intercettazioni delle sue telefonate con amici imprenditori (aveva anche le deleghe all'urbanistica). Rosario, pur finito nello scandalo delle "spese pazze" che aumentano di giorno in giorno, volente o nolente, ha dovuto mollare la poltrona.
Per questo insieme di cose Claudio Burlando difficilmente riuscirà a realizzare il suo ambizioso progetto. Forse gli converrebbe andare in pensione.
Elio Domeniconi