Il ritorno di Scajola
Claudio Scajola per ora comunica via web. Ha inserito su Facebook una sua foto che lo ritrae a un banchetto
da lui improvvisato davanti al Municipio di Imperia, per raccogliere firme sui referendum, secondo le disposizioni di Silvio Berlusconi. Poi ha scritto che sarà lieto di aiutare Berlusconi nella ricostruzione di Forza Italia.
Tutto questo dopo aver sparato su tutti e annunciato che avrebbe costituito un altro partito spiegando di essere fortissimo nelle varie province.
Adesso sembra che non si sia mai allontanato dal Cavaliere, si professa più berlusconiano che mai.
La politica ci ha abituato ai giri di valzer, ma questo ci sembra francamente troppo.
I dirigenti del Popolo della Libertà, imbarazzatissimi, sinora hanno evitato di commentare quest'ultima mossa dell'ex ministro che li ha spiazzati tutti. Ormai gli avevano cantato il de profundis.
Si è scoperto solo il dottor Beppe Costa, ex consigliere comunale, un suo fedelissimo, lieto quindi del suo ritorno. Ma gli altri, anche quelli che gli avevano espresso solidarietà persino nella vicenda della casa romana con vista Colosseo, hanno fatto finta di non aver letto quelle esternazioni nella rete.
Nei conciliaboli a quattr'occhi, però, non si nasconde sconcerto e preoccupazione. La gente chiede volti nuovi, è stufa della vecchia politica. Per questo molti avevano votato Beppe Grillo pur sapendo che il comico genovese si sarebbe limitato a sfasciare.
Non si sa cosa succederà a Berlusconi e quindi occorre andare con i piedi di piombo. Non si può immaginare come la gente valuterà il ritorno di Forza Italia: le minestre riscaldate non entusiasmano mai. L'impressione generale, comunque, è che il centro destra possa rimettersi in carreggiata solo con uomini nuovi.
Elio Domeniconi