Tanti genovesi illustri nel 2012 sono rimasti delusi. Ne ho scelti dieci - di Elio Domeniconi

1-FRANCESCO BELSITO
Un'escalation strepitosa. Da autista in seconda di Alfredo Biondi a Sottosegretario di Stato della Lega. Dal Biscione all'attico nel Quadrilatero. Porsche Cayenne e scorta. Come tesoriere era il numero 2 della Lega, il braccio destro di Bossi. Poi qualcuno ha passato certe carte al "Secolo XIX" e per Francesco Belsito è stato l'inizio della fine.

2-FRANCO PRONZATO
Ora tutti sono saliti sul carro del vincitore. Ma il punto di riferimento di Pierluigi Bersani a Genova era Franco Pronzato detto Ciancio, l'aveva portato con sé a Roma. Poi è saltato fuori che a Natale aveva ricevuto una bustarella di 20.000 euro. Credeva che fosse un regalino per le feste. Ma i giudici l'hanno interpretato come una tangente. E l'avevano messo addirittura in galera. Senza quell'incidente sul lavoro Pronzato sarebbe un probabile parlamentare. Invece politicamente è finito. Fa il pensionato e si interessa solo della Sampdoria.

3-VITTORIO MALACALZA
Il re dell'acciaio si era offeso (giustamente) con Genova quando per la Confindustria, nonostante l'appoggio di Riccardo Garrone, gli era stato preferito Giovanni Calvini, importatore di frutta secca. Per reazione aveva puntato sui milanesi. Ma l'alleanza con Marco Tronchetti Provera è durata poco. E si concluderà in Tribunale.

4-PIERLUIGI VINAI
Come leader è stato una delusione. E' solo un gregario, nonostante l'appoggio dell'Opus Dei. Il suo protettore Claudio Scajola aveva visto giusto quando gli aveva detto: saresti un buon sindaco, ma non porti i voti necessari per diventarlo. Nel Pdl ha un seguito ben scarso. Eppure non molla.

5-ORLANDO PORTENTO
Era stato nominato direttore artistico di Telegenova. Aveva aperto un ristorante con cucina siciliana. Dopo aver creato un suo movimento, si era presentato come candidato sindaco. Un fallimento su tutta la linea. Gli è rimasto solo un blog. E la pensione minima.

6-SARA ARMELLA
Sembrava che il Pd volesse mandarla in Parlamento, magari assieme al suo giovane marito Giovanni Leonardon. Invece è in bilico anche la sua carica di presidente della Fiera. Ma come avvocato va alla grande (ha trasferito lo studio in Piazza de Ferrari) e nel fine settimana può continuare a godersi la villetta di Torre del Mare.

7-SUSY DE MARTINI
Lamberto Dini non l'ha dimenticata. E le aveva procurato una consulenza da 8 milioni al mese. (idem per il marito Castore Palmerini). Sembrava realizzata. Poi la consulenza gli è stata tolta e passata a Enrico Cisnetto un giornalista genovese ora a Roma (dopo aver lasciato Cortina d'Ampezzo)

8-PAOLO DE TOTERO
Il caporedattore del Corriere Mercantile era il pilastro del giornale. E tutti pensavano che sarebbe diventato direttore dopo il pensionamento di Mimmo Angeli che a marzo compirà 76 anni, anche se non li dimostra. Invece Angeli è sempre direttore e Paolo De Totero è stato mandato in pensione. Anche se è nel pieno delle forze.

9-ENRICO MEZZANI
L'imprenditore genovese che ha la residenza a Montecarlo e lavora soprattutto in Albania, voleva tornare alla ribalta nella sua città. Non era riuscito a diventare senatore con la Lega (e la Lega l'aveva proposto invano per la presidenza della Fiera).Voleva acquistare prestigio e potere con la TV e si era lasciato convincere da Franca Brignola a rilevare Telegenova. Ma la Wlf-srl è stata un disastro. Enrico Mezzani ne è uscito in tempo. Ma l'emittente un tempo amatissima dai genovesi sta facendo una brutta fine. Ne è stato chiesto il fallimento.

10-WALTER CHERCHI
Aveva iniziato nel vecchio Lavoro. Poi era riuscito a fare i soldi con la deratizzazione (Ligurcontrol) ma aveva nostalgia per i media. E aveva rilevato il prestigioso mensile "Genova-Zena", col quale ha fatto 4 nuovi giornalisti. Ma il boom di Walter Cherchi è durato poco. "Genova-Zena" non esce più e di conseguenza non si fa più nemmeno il relativo concorso di bellezza (che aveva lanciato Lucia Aliverti come presentatrice). In compenso il giornale gli ha permesso di lanciarsi in politica. Sta ricevendo molti tagliandini nel concorso de "Il Giornale". E così spera di approdare in Parlamento.

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