Cartolina da Dubai
Arrivi a Dubai e sei immediatamente proiettato in un mondo dove efficienza, benessere ed educazione
convivono in totale armonia.
Il primo impatto con il grande e luccicante aeroporto è molto positivo e rassicurante. Il nuovo taxi che ti attende fuori ti porta al centro città con l’equivalente di un nostro cappuccino, il taxi rimane il mezzo più conveniente per muoversi.
Traffico intenso ma disciplinato, qualità del parco circolante molto elevato, è facile vedere Lamborghini, Ferrari e Rolls Royce ferme al semaforo.
Il benessere è palpabile in strada ma anche negli edifici sempre più svettanti e luccicanti che nei grandissimi centri commerciali che offrono di tutto, grandi firme internazionali ma anche generi alimentari e divertimento.
Dubai sempre più si appresta a confermarsi come un punto di riferimento per le mete in medio oriente e snodo di business internazionali.
Il boom immobiliare del 2006 si è decisamente ridimensionato ma il mercato dopo un primo cedimento del 2009 oggi ha recuperato il 19% e siamo certi che proseguirà ancora sino a tornare ai valori di pre crisi.
Tutto a Dubai sembra seguire un suo ordine prestabilito, difficile vedere forze dell’ordine, vigili urbani o poliziotti ma nonostante questo il tasso delinquenziale è vicino allo zero.
Chi visita la città o decide di viverci deve saper rispettare le regole primarie della civile convivialità, nessuno passa con il rosso, getta carte per terra, schiamazza o chiede l’elemosina. Dubai è l’ordine fatto città!
Venendo al piano politico economico vale la pena ricordare che vige una monarchia composta dai sette emiri aggregata in federazione di sette piccoli stati ma con ricchezze enormi frutto del continuo sfruttamento dell’oro nero presente nel sottosuolo. Dubai è considerata un paradiso fiscale poiché non si pagano tasse e la burocrazia è quasi assente, sono queste le ragioni per cui sempre più società europee e mondiali scelgono gli emirati per sviluppare il loro business. Disoccupazione inesistente e PIL in continua crescita.
Consiglio di regalarsi un viaggio in questa città per capire che un altro modello di sviluppo è possibile e che il nostro è fallito.
Walter Pilloni, imprenditore genovese.