Agente della penitenziaria aggredito a Genova, Rosso e Balleari: “La misura è colma! Intervenga il ministro Cartabia”
A tre giorni dall’aggressione subita da agenti di polizia penitenziaria nel carcere di Lucca, nella casa circondariale di Marassi si è verificato l’ennesimo atto di violenza da parte di detenuti ai danni di guardie.
Come per l’episodio di Lucca, i primi messaggi di solidarietà in Liguria arrivano da Fratelli d’Italia, attraverso il commissario regionale Matteo Rosso e il capogruppo in Regione Stefano Balleari.
“Sosteniamo da sempre che la Polizia Penitenziaria abbia bisogno di un aumento di organico e di essere tutelata, il numero di agenti è insufficiente con una situazione di sovraffollamento delle carceri come l’Italia si trova ad affrontare oggi”, così commentano all’unisono Stefano Balleari e Matteo Rosso.
“Siamo di fronte - proseguono i meloniani - ad una situazione paradossale dove gli agenti non possono svolgere adeguatamente il loro lavoro, dalla mancanza di divise ed attrezzature alla carenza di personale senza parlare poi degli orari estenuanti che mettono in predicato la loro sicurezza. A tutto questo va aggiunto che spesso non hanno nemmeno spogliatoi adeguati e sale di ristoro e questa condizione di abbandono li rende privi del diritto di dignità che li pone anche al di sotto dei detenuti stessi”.
“Ogni volta che parlo con l’on. Delmastro (responsabile del Dipartimento Giustizia di FdI) riflettiamo di come questo Governo, ormai agli sgoccioli, abbia abbandonato le Forze dell’Ordine e che si sia dimenticato della questione carceraria – commenta il capogruppo in Regione Liguria Balleari –. In 3 anni Fratelli d’Italia con il grande lavoro di Andrea ha visitato centinaia di carceri rilevando enormi difficoltà per gli agenti che lavorano troppo spesso in condizioni precarie di lavoro e come in tutte le tempeste perfette arriva l’Europa che con la sentenza della corte di Giustizia della UE garantisce e tutela della dignità dei migranti che si rendono responsabili di reati ed atti violenti a cui vanno garantiti mantenimento e soldi. Peccato che non ho mai visto l’Europa garantire dignità, sicurezza e tutela alle Forze dell’Ordine, magari partendo proprio da chi ogni giorno vive le medesime condizioni dei detenuti senza aver commesso alcun reato”.