Strappo Azione-PD, Toti sull’indecisione di Calenda: “Sinistra sì… sinistra boh… sinistra no!”
“Sinistra sì.. sinistra boh… sinistra no! Questo sì che è decisionismo! Quasi una scelta al giorno, una diversa dall'altra. Gli italiani non meritano questi balletti, meritano coerenza, concretezza e responsabilità”. Il presidente di ‘Italia al Centro’, Giovanni Toti, commenta il definitivo (così pare!) strappo tra Carlo Calenda (Azione) e Enrico Letta (PD) parafrasando una grottesca canzone di Elio e le Storie Tese, ‘La terra dei cachi’.
Ancora più duro il commento del coordinatore nazionale di Italia al Centro, il senatore Gaetano Quagliariello, che su Facebook scrive: “La prima qualità di un leader che vuole rappresentare qualcosa di nuovo nella politica italiana è la stabilità psicologica. Non aggiungo altro”.
L’accordo della scorsa settimana tra PD e Azione aveva, di fatto, tarpato le ali al nuovo centro.
L’inaspettata frattura di ieri tra Calenda e Letta dà ora nuove chance ai centristi, a Matteo Renzi in primis. E, a giudicare dalle loro reazioni, ha fatto arrabbiare i totiani che hanno dovuto siglare, in fretta e furia, l’accordo con ‘Noi con l’Italia’ per potersi candidare alle elezioni di settembre. Ma, evidentemente, avrebbero preferito contribuire alla nascita del terzo polo.