Gronda, Rixi: “Basta una firma dal 2019 ma De Micheli e Giovannini non hanno trovato tempo”
“Sulla Gronda di Genova il Governo è stato obbiettivamente fermo. Basterebbe una firma per avviare l’opera, senza la necessità di una nuova legge. Non serve. Una firma che Giovannini non ha mai messo per il motivo che conosciamo: trattasi di infrastruttura che l’attuale ministro e il suo predecessore Paola De Micheli non vogliono che si realizzi. Si tratta di un progetto che va adeguato alle norme e non viceversa. Se manca un allegato basta chiederlo e si ottiene, salvo casi straordinari e urgenti previsti dalle norme europee e costituzionali (tipo il ponte San Giorgio). Lo stesso Giovannini il 5 maggio disse al Secolo XIX che sul progetto della Gronda era “pronto a dare il via libera entro luglio”. Siamo alla fine di quel luglio e tutto tace! Il tempo per una firma c’è, basterebbero 15 minuti del prezioso tempo di Giovannini per cambiare il futuro della Liguria. Sia chiaro che il centrodestra è già pronto a dare il via all’opera appena al governo dopo il 25 settembre. Spiace che ancora una volta si sia voluto perdere tempo prezioso sulla pelle dei liguri”.
Lo dice in una nota il deputato della Lega Edoardo Rixi, componente Commissione trasporti e responsabile dipartimento Infrastrutture.