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2 giugno, Carta costituzionale ed educazione civica

Gian Luca Buccilli

I Padri costituenti approvarono all'unanimità un ordine del giorno (primo firmatario Aldo Moro) che così recita: "L’Assemblea costituente esprime il voto che la nuova Carta trovi senza indugio adeguato posto nel quadro didattico della scuola di ogni ordine e grado, al fine di rendere consapevole la giovane generazione delle recenti conquiste morali e sociali che costituiscono oramai sacro retaggio del popolo italiano".

L'introduzione dell'educazione civica come materia d'insegnamento risale all'anno scolastico 1958/1959 e fu stabilita, con apposito decreto, dall'allora Ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro.

Il "voto" espresso dai Padri costituenti rischia oggi di lasciare il passo ad altre priorità, sicuramente cogenti, quali l'educazione ambientale e quella digitale, da intendersi come l'uso corretto delle piattaforme informatiche sociali (social network) 

Ma è sempre attuale l'appello di Aldo Moro, contenuto nella relazione introduttiva al decreto istitutivo del 1958, "a considerare il profondo legame tra l'educazione civica e la storia, perché solo essa può illustrare il travaglio di tante genti per condizioni di vita e statuti degni della persona umana". 

Sono pagine che appartengono alla "grande storia", da imparare, diffonderne la conoscenza e farne patrimonio comune.

Gian Luca Buccilli
Capogruppo di Civica in Comune a Recco

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