Don Moretti consiglia il voto disgiunto
Don Massimiliano Moretti, parroco della chiesa di Santa Zita alla Foce e animatore della scuola di formazione politica diocesana, con un post su Facebook lancia una pietra nello stagno delle prossime elezioni regionali.
“Lancio una pietra nello stagno... - scrive l'attivissimo prete - alle prossime elezioni regionali, per qualunque partito votiate, scegliete candidati che non abbiano la colla sotto "il sedere". Scegliete gente che serva la comunità e non gente che si leghi alla poltrona per ricevere il lauto stipendio da consigliere. È un compito un po' arduo? Forse sì, ma è un dovere che abbiamo per garantire un deciso cambio di rotta. La possibilità del voto disgiunto, è una possibilità in più che ci viene offerta. Diamoci da fare!”.
Anche se l'invito è all'inizio rivolto a non dare la preferenza a candidati di tutti i partiti incollati col sedere alla poltrona, l'indicazione finale del voto disgiunto chiaramente riguarda il voto al candidato presidente, visto che la doppia preferenza di genere può essere data solo a una coppia di candidati maschio femmina della stessa lista, non di liste diverse.
A quale candidato presidente vorrà riferirsi l'alto prelato quando caldeggia il voto disgiunto?