Diario di bordo
Continua il nostro seducente viaggio “sospeso“ fra due magnifiche regioni così diverse e così simili
quali Liguria e Sardegna. Oggi desidero condividere con voi la magia dell’unione fra il mare e la musica e non solo!
Soltanto la musica è all’altezza del mare diceva Albert Camus… e a bordo i musicisti Paolo e Giusy incantano i passeggeri di ogni età avvolgendoli con ritmo e voci che nulla hanno da invidiare alle star più famose. Ed è così che il viaggio si tramuta in un concerto fra il mare e le stelle ed i visi in sala diventano sognanti, vuoi per il ricordo della vacanza e dei batticuori appena passati o per l’aspettativa di giorni lieti e amori birichini… per tutti, di ogni età, la voglia di ballare è evidente: alcuni si lasciano andare con la mente, il viso e il corpo pur rimanendo seduti, altri vincono la timidezza e si scatenano in pista. Provo una sottile invidia per le coppie “di lungo corso” che si lanciano in un corpo a corpo che nulla lascia all’immaginazione, per poi scivolare in cabina silenziosamente…
Sono liguri Paolo e Giusy, di Lerici lui e Genova lei: un amore grande ed un sodalizio professionale alimentato dal mare. Il loro duo si chiama “I Macedonia“, insieme hanno girato il mondo su i più bei transatlantici ma mai, dicono sorridendo, hanno trovato un ambiente così avvolgente, divertente e famigliare come in questa piccola nave.
Che dire? Concordo: solo un comandante partenopeo “doc“ può creare un’atmosfera così! A lui e al suo equipaggio dedicherò un Diario a parte… non appena la mia conoscenza della lingua napoletana avrà fatto progressi...
Nello studio del Napoletano gareggio con un’altra Ligure: la splendida Micol ventisettenne di Nervi, affascinante da far girare la testa, semplice come tutte le “belle vere“, umile e generosa con tutti. E’ allieva commissaria Micol, alla sua prima esperienza in mare: faceva la barista a Nervi e lì aveva colpito, per grazia e intelligenza, Beppe Grillo che appena salito a bordo l’ha subito riconosciuta e ne ha tessuto le lodi al suo capo, la veneziana purosangue Marina, altra bellissima, che qui ha il non facile compito del “direttore d’orchestra”. Marina , con tocco magico, riesce a coordinare camerieri, baristi, elettricisti, carpentieri, idraulici, cuochi e fornitori esterni… d’altronde i direttori d’orchestra usano la bacchetta, proprio come i maghi!
Ritorno a Micol e alla mia Genova, confesso di esserne stata orgogliosa come una mamma mentre Beppe parlava; temevo, infatti, che i giovani liguri stessero perdendo del tutto l’amore per il mare e le nuove esperienze: brava Micol, sei un esempio per tutti!
Con Beppe e Parvin abbiamo parlato di tempi lontani, quando con Gino e Paola, a volte Maurizio e Carla e la nutrita tribù dei nostri figli piccoli andavamo a sciare tutti insieme: ricordo di una volta nella quale l’influenza e altri acciacchi avevano trasformato i nostri bimbi in feroci e scatenatissimi diavoletti e noi mamme in “casalinghe oltremodo disperate”. Parvin, spontanea come sempre, aveva apostrofato in modo molto “colorito” Beppe che si lamentava di essere rimasto a Genova a lavorare mentre noi eravamo in vacanza finendo con chiudergli il telefono in faccia…. allora scrissi un divertente pezzettino per “Il Giornale”, dall’eloquente titolo: ma non chiamatele vacanze…
Una di noi mamme fece di peggio: scrisse addirittura un libro dal titolo “ ho sposato un deficiente”… era Carla Signoris, la magnifica moglie di Maurizio Crozza!
Alla prossima…
Susy De Martini