Mi fido di Corona
Arnaù - Corona
Fabrizio è l'unico che mi ha convinto (per un breve periodo della mia vita) ad andare a lavorare in giacca e cravatta:
"Sei un direttore, non puoi andare conciato così". E io l'ho fatto per fargli un piacere. ..eppoi ho scoperto che mi piaceva. C'è una sottile soddisfazione a scegliere l'abito per andare a lavorare. E chi mi conosce sa che, al contrario, non c'è nulla di più lontano dal mio modo di vivere la vita che scegliere il colore della cravatta.
Ma Fabrizio è così, sa convincerti. E' un ammaliatore, uno a cui è difficile dire di no. Io gli devo un sacco: due anni folli e divertenti. E il mio primo ruolo da direttore di un settimanale dopo anni e anni di direzioni di agenzie fotografiche. Ho vissuto con lui l'avventura di Corona Star’s. E ho imparato a volergli bene. Ci sono mille cose di lui che non sopporto: odio quella sua mania di circondarsi di cortigiani e yes men. Gente che, a conti fatti, poi ci mette un attimo a cambiare casacca, a trovarsi un altro padrone ed andare a leccare altrove. Spero che questa sia una delle lezioni imparate in carcere. Oltre a quella che, per tutte le cose, esistono dei confini. Confini che non si possono oltrepassare mai. Perché poi arriva l'omino vestito di nero, ti mette le manette ai polsi, e sono cazzi.
Fabrizio non è innocente. Sarebbe un'offesa a lui sostenere una cosa così. Ha fatto tante di quelle cazzate da finire sul Guinnes dei Primati. Ma ha fatto delle cazzate...appunto.
Sono rimasto colpito da una frase di don Mazzi: "Ho avuto qui con me Erica De Nardo che ha ucciso a coltellate la mamma e il fratellino...le hanno dato 16 anni. A Fabrizio 15...e non ha ucciso nessuno". E, sia che vi piaccia,sia che non vi piaccia, è questa la verità: A Fabri l'hanno fatta pagare cara. Troppo cara. Gli hanno fatto pagare i suoi atteggiamenti, i suoi muscoli, il suo essere bello e dannato. E questa, scusatemi, è una vergogna. Perché chi conosce Fabri sa che lui non è quello. Almeno non solo. E' una persona che nel suo lavoro è geniale, è intelligente, affatto superficiale. Nella comunicazione è un genio. Lavora 24 ore al giorno e dà lavoro a un sacco di gente. Insomma, ha tutte le carte in regola per ricostruirsi una vita. Magari diversa, magari più rispettosa delle regole. Io lo conosco, io gli voglio bene, io mi fido di lui...
Forza Fabri!
Luca Arnaù
(direttore di DiTutto)
