Gli elettori di Vanni
Qualche anno fa a Paolo Vanni, l'eclettico direttore artistico del Berio Cafè e di Nuova Set,
era venuta la foglia di entrare in politica.
Aveva accettato l'invito del suo amico Giuliano Pennisi e si era presentato nella lista dei socialisti. Aveva ideato una campagna tambureggiante, promettendo solo a Genova un milione di posto di lavoro per i giovani (non ci sarebbero stati più disoccupati). Però gli avevano creduto solo in 87. Il bello è che dopo le elezioni molti lo fermavano per dirgli che avevano votato per lui.
A questo punto Vanni si era procurato i fogli delle sezioni in cui aveva raccolto i voti. E se uno gli diceva di avergli dato la preferenza. A questo punto tirava fuori i fogli e chiedeva al presunto elettore in che sezione aveva votato. Così poteva sbugiardarlo. Una goduria.
Elio Domeniconi