Berneschi l’erede di Govi
Giovanni "Alberto" Berneschi, raccontato su "La Stampa" da Teodoro Chiarelli,
ex caporedattore del "Secolo XIX":
"Per oltre vent'anni Berneschi, classe 1937, avrà i cordoni della borsa di una banca che in Liguria domina il mercato. Il ragionier Alberto è stato forse l'uomo più potente della Liguria, quello a cui bisognava bussare per finanziare le operazioni più importanti. Carattere ruvido, pochi peli sulla lingua, linguaggio e mimica alla Gilberto Govi, rozzo ma a suo modo geniale, era corteggiato dall'imprenditoria locale, ossequiato e riverito dalla politica, blandito dagli amministratori pubblici. Berneschi e la sua Carige, in stretta sintonia con il reuccio di Imperia Claudio Scajola (il fratello Alessandro piazzato strategicamente in banca come vicepresidente), al PD (ex Ds, ex Pci) di Claudio Burlando in tandem con le potenti Coop rosse, alla Curia di Tarcisio Bertone. Eppoi i rapporti con i "furbetti del quartierino", le operazioni con Giampiero Fiorani, i legami con l'ex governatore Antonio Fazio. Le manovre con Luigi Grillo".
Insomma il Berneschi-Govi cercava di essere amico di tutti.