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Doria, col Nautico senza se e senza ma

Parziale retromarcia del sindaco Marco Doria. Dopo che alcune sue dichiarazioni hanno fatto letteralmente

imbufalire l’ex presidente di Ucina, Massimo Perotti, attuale numero uno dei cantieri San Lorenzo e predecessore dell’attuale massimo dirigente Carla De Maria, ora Marco Doria difende a spada tratta l’importanza del Salone Nautico genovese, messo a repentaglio dalle continue proposte di Nautica Italiana, gli scissionisti di Ucina. Essi, infatti, puntano da tempo su un salone alternativo collegato alla moda a Milano, oppure a Viareggio. Una idea che spaventa il primo cittadino, ben conscio che potrebbe perdere un patrimonio e un vanto per la nostra città. Doria stesso afferma: “Il ruolo che Genova deve continuare a svolgere come sede del Salone Nautico è imprescindibile, esso costituisce un patrimonio e una risorsa per tutta la città e per il Paese. Per questo, anche nel caso – non auspicabile – non si raggiungesse l'intesa tra le associazioni dei produttori, il Comune si impegna a presentare al Governo – d'intesa con le altre istituzioni locali – un progetto credibile perché il Salone possa svolgersi nella nostra città quale rassegna rappresentativa dell'intera gamma produttiva della nautica italiana, senza escludere nessuno. Tale progetto potrà avvalersi delle società operative di cui il Comune è azionista, e quindi di Fiera di Genova”.

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