I grillini contro Signorini
“Benedetto” dal Governatore ligure Giovanni Toti, la nomina ad erede di Giovanni Pettorino e Luigi Merlo
di Paolo Emilio Signorini sulla poltrona più importante di palazzo San Giorgio (sede dell’Authority genovese prossima alla fusione con i cugini di Savona) non piace al Movimento 5 Stelle che rilancia l’attacco al suo indirizzo: <La nomina di Signorini rappresenta una scelta assurda, inopportuna, come avevamo denunciato settimane fa, nel silenzio assordante di tutte le forze politiche, strette intorno a una figura controversa, il cui nome compare in una serie di intercettazioni da cui emerge che nel luglio 2011 si era fatto pagare le vacanze da Giovanni Mazzacurati, patron del Mose, quando ricopriva il ruolo strategico di capo dipartimento del Cipe, ruolo chiave per decidere quali fondi erogare in via prioritaria>.
Per Alice Salvatore, portavoce del MoVimento 5 Stelle Liguria: <In perfetta sintonia, il Partito Unico spinge Incalza al porto, in barba ad ogni ragione di opportunità e agli interessi di un ente strategico per il futuro di Genova e della Liguria. A Toti abbiamo chiesto a gran voce (invano) una spiegazione, quale membro dell’Autorità portuale e primo sponsor di Signorini: perché nominare il delfino di Incalza in un ruolo chiave come il comando di uno dei principali motori di città, regione e Paese?>.