Economia familiare
L'economia delle famiglie italiane era, sino a qualche anno fa, nel suo complesso solida anche se esistevano
inevitabilmente fenomeni di disagio economico, non sempre dovuti a inettitudine o incapacità o pelandronaggine.
Infatti la famiglia, questa insostitubile cellula della società, ha sempre avuto nel nostro paese la capacità di gestire le proprie risorse economiche e di spendere con oculatezza per poter risparmiare. Le famiglie poiché potevano contare sulle loro entrate e sui risparmi non ritenevano necessario ridurre i consumi al minimo e le piccole medie/imprese potevano contare sulla capacità del mercato di assorbire la produzione con benefiche ricadute sull'occupazione e, quindi, sul funzionamento globale del paese.
Per converso lo Stato Italia era costantemente in affanno per la dissennatezza della cosiddetta casta politica e la propensione al saccheggio della maggior parte dei suoi componenti.
La crisi economica internazionale, l'incapacità di applicare nella pratica teorie economiche apprese in sedi accademiche, l'aggressione della finanza internazionale e l'attacco degli statisti francesi, inglesi tedeschi americani (certamente indifferenti alle attività erotiche del cavaliere ma non alla sua politica internazionale diretta a recuperare all'Italia spazi nell'economia mondiale) consapevoli che non sarebbe mancato il plauso di molti italiani (nel nostro Paese il sentimento nazionale storicamente non è generalizzato ed è stato sempre invocato il sostegno straniero per liquidare le questioni interne) stanno mettendo in ginocchio anche il solido tessuto imprenditoriale e familiare del Paese. La reazione elettorale non poteva essere diversa.
In Parlamento non è entrata solo una folata di aria fresca per stimolare il rinnovamento ma un vento di tempesta; ormai non esistono molte alternative: tutti impegnati a ricostruire l'Italia ed il sistema eliminando spese inutili, enti inutili, burocrazia paralizzante, pressione fiscale soffocante, incentivando il rilancio delle piccole e medie imprese e ridando fiato e speranze alle famiglie con conseguenti benefici effetti sui consumi e sui misuratori economici oppure assecondare un vento rivoluzionario che nessuno, neanche i fautori della rivoluzione, è in grado di prevedere dove porterà.
Elio Di Rella