Lella Paita aveva promesso
Aimone Gallotti ha fatto uno scoop sul "Secolo XIX". Ha rivelato che il gruppo tedesco DB Schenker
studia grossi investimenti sul porto di Genova. Ne ha parlato sia con il ministro Graziano Delrio che con il Governatore della Liguria Giovanni Toti.
Entrambi sarebbero felici che arrivassero capitali anche dalla Germania. Ma Gallotti ha rivelato che "l'operatore tedesco sarebbe rimasto impressionato dalla lentezza con cui procede, ad esempio, l'iter per il raddoppio del fascio di binari del terminal Psa di Prà-Voltri".
I tedeschi hanno perfettamente ragione. Il presidente Giuseppe Gilberto Danesi lo chiede da anni. E nel 2013 Raffaella Paita assessore alle Infrastrutture della giunta Burlando assicurò: "Abbiamo intrapreso l'iniziativa dovuta per portare a buon fine l'opera stessa".
Evidentemente contava sul marito Luigi Merlo che era presidente dell'Autorità Portuale. Invece, sono passati più di due anni e non è successo niente. Hanno ragione i tedeschi a chiedere precise garanzie. Non possono fidarsi dei genovesi. Anche se Toti ha spiegato che Paita e Merlo non ci sono più.