Carozzi ignora che Toti ha scelto Biasotti
Gli operatori dello shipping hanno letto con estremo interesse la carrellata sul porto che Giorgio Carozzi
ha fatto sul "Secolo XIX". Carozzi è sempre il numero uno del settore tant'è vero che il giornale oggi diretto da Alessandro Cassinis continua a utilizzarlo anche dopo il pensionamento. Carozzi è sempre informato, ha carisma e quindi autorevolezza. Noi siamo suoi sinceri ammiratori. Ma stavolta dobbiamo muovergli qualche appunto. Carozzi scrive che Lega Nord e Forza Italia non hanno ancora trovato un nome per la presidenza del porto e quindi c'è un pressing sul governo per ritardare l'uscita di Merlo.
A noi risulta invece che gli operatori dello shipping non vedo l'ora che Luigi Merlo tolga il disturbo, nessuno chiederà al ministro Graziano Delrio di farlo rimanere sino a fine gennaio scadenza del mandato.
Carozzi parla di una contrapposizione tra Sandro Biasotti e Cristoforo Canavese, detto Rino. Tra i due non c'è differenza. E lunedì nell'incontro con Delrio il Governatore Toti farà solo il nome di Biasotti.
Secondo Carozzi il prossimo presidente potrebbe anche non essere un genovese. Mentre secondo noi genovese è meglio. Non per campanilismo. Ma perché un genovese ama di più la sua città e conosce meglio il porto e i suoi problemi.
Infine Carozzi si augura che sia un giovane. Ma uno anagraficamente giovane come può avere l'esperienza necessaria per guidare un porto come quello di Genova? Eppoi cosa significa essere giovane? Si può essere vecchi a trent'anni e giovani a sessanta. Lo stesso Giorgio Carozzi ha superato i fatidici "anta". Eppure nello spirito è rimasto giovane.