Anche Negri scarica Merlo
Luigi Negri, detto Gigi, uno dei più importanti imprenditori dello shipping, è sempre stato considerato uno
degli amici più fedeli di Luigi Merlo. Eppure anche lui ora sembra propenso a scaricare il Presidente dell'Autorità Portuale.
Intervistato dal bravo Simone Gallotti del "Secolo XIX" l'ha smentito in più punti. Quando il cronista gli ha fatto notare che Merlo ha dichiarato che il terminal di Calata Bettolo sarà operativo nel 2016 e potrà accogliere le mega navi da 18 mila teu, Negri ha osservato: "Guardi, la Capitaneria ha posto specifici paletti per le navi da 18 mila teu a Bettolo. E anche per quelle da 14 mila teu, le navi che comunque costituiscono l'ossatura principale dei traffici dal Far East all'Europa. Uno di questi paletti è l'apertura dell'imboccatura di ponente, necessaria per operare in sicurezza con portacontainer di quelle dimensioni. Ed è su questo punto che rilevo un'incongruenza: l'imboccatura di ponente, intervento giudicato necessario, mi pare debba avvenire nel 2017, cioè un anno dopo l'apertura del terminal, come dichiarato dal presidente Merlo. Qualcosa non torna".
Traduzione: Merlo racconta delle balle.
Il contrasto camalli-Authority per i lavori in porto. Dice Negri: "Su questo fronte, come sulle manovre ferroviarie, l'Authority è debole".
E sulle manovre ferroviarie: "Questo è il problema del momento. La vicenda già è nata male e l'azienda ne ha subito le conseguenze, ma è colpa dell'Autorità portuale. Il personale è nato nel garantismo, nel senso che è convinto che il proprio lavoro debba essere sempre garantito. Ora l'Autorità portuale fa una gara per affidare il servizio: puoi fare tutte le gare che vuoi, ma se inserisci la clausola sociale che obbliga a farsi carico di tutti i dipendenti oltre al servizio che si dovrà fornire, è chiaro che non si riesce a far stare in piedi l'azienda".
Ma i maligni ipotizzano che quella clausola venga messa apposta. Così l'asta va deserta. E le cose vanno avanti come sono oggi... Questo per la verità.
Elio Domeniconi