Un Merlo travestito da leone
A leggere il "Secolo XIX" - settore economia & marittimo - è difficile capirci qualcosa. Un giorno ti raccontano
che il porto di Genova va a picco, tutto sbagliato, tutto da rifare. E il giorno dopo, che tutto va ben madama la marchesa. Risultati fantastici, progetti da sogno.
A invogliare all'ottimismo, dopo la pagina (pubblicitaria?) dello "speciale porto" è arrivato un altro paginone dedicato a un'intervista al presidente dell'Autorità Portuale Luigi Merlo. A porgli le domande non è stato un Dell'Antico qualunque ma il responsabile del settore, Sua Maestà Francesco Ferrari.
Alcune risposte del (fortunato) marito di Raffaella Paita hanno destato perplessità nel variegato mondo dello shipping.
LA LEGGE EUROPEA
Ferrari gli ha fatto notare:"Le compagnie portuali di Genova e Savona hanno fatto una proposta che lei ha accolto con apparente freddezza".
Risposta del Merlo:" Per quanto riguarda la proposta, che si basa su un modello europeo, ammetto di trovarla molto stimolante. Ma dagli approfondimenti fatti devo ribadire che non è giuridicamente percorribile. Oggi, lo ripeto, l'Autorità portuale non ha il potere di modificare l'assetto esistente scegliendo la normativa europea in totale contrasto con quella italiana".
Ma il signor Luigi, che è uomo di mondo, dovrebbe sapere che la legge europea prevale su quella italiana. A Genova ci sono almeno dieci marittimisti, a cominciare dal mio vecchio amico Gimmi Giacomini, pronti a dimostrargli che l'Autorità portuale ha il potere di modificare l'assetto esistente.
LE ACCUSE DI DANESI
L'amministratore delegato del Vte. ha usato parole pesanti nei confronti dell'Autorità portuale.
E il buon Merlo si è trasformato in un leone: " Sono rimasto molto sorpreso dalle sue dichiarazioni. Non ne ho capito il senso: proprio quest'anno abbiamo risposto in modo chiaro al problema del cono aereo, io personalmente sono andato a Singapore col ministro Lupi a far visita ai vertici di Psa. Quella di Danesi è stata una sortita inaccettabile, da bullismo di periferia, rispetto all'azienda che rappresenta. Dirò di più: o lui chiarisce il significato di quelle parole o lo farò io con i suoi azionisti".
Cos'è un avvertimento, una minaccia? Evidentemente il signor Merlo non conosce il curriculum del grande Danesi, carrarino doc, assunto dal mitico Cirillo Orlandi. Quanto alla spedizione a Singapore, gli addetti ai lavori sostengono che è meglio stendere un velo pietoso. Consideriamola una gita e basta.
I RAPPORTI CON NOVI
Ferrari, naturalmente gli ha ricordato cos'era successo con l'ex presidente Giovanni Novi. E il solito Merlo: "Ho sempre cercato di avere un atteggiamento non personale , ma da istituzione...Mi dispiace che atti che continuo a considerare dovuti, come la costituzione di parte civile, siano stati interpretati da qualcuno come elementi di antagonismo."
Merlo, se non andiamo errati, è laureato. Quindi ha studiato. Perciò dovrebbe sapere che il costituirsi parte civile non è un atto dovuto. Il nuovo segretario della Lega Matteo Salvini ha rifiutato di costituirsi parte civile nei confronti dell'ex tesoriere Francesco Belsito.
Poi, ricordando forse quanto aveva scritto Genova Tremila (avrà chiesto scusa a quel galantuomo di Giovanni Novi?) ha promesso: "Sul piano personale,se ci sarà bisogno di chiarire qualcosa, sono disposto a farlo: capisco che per le persone coinvolte la vicenda sia stata drammatica". E allora chieda scusa a Novi.
LA SOLIDARIETA' A CARENA
"In questi anni, per esempio, ho potuto apprezzare il comportamento esemplare di Alessandro Carena, che ha saputo affrontare una situazione molto difficile con professionalità, stile e profondo senso dello Stato".
D'accordo. Ma chissà quanti vorrebbero essere al posto di Carena. Quando è tornato a Palazzo San Giorgio, il suo posto da segretario generale era ormai occupato. Non ha niente da fare.in compenso continua a ricevere il suo vecchio stipendio di 359mila euro l'anno...
IL FUTURO DEL PRESIDENTE
Non ci pensa ancora. Ha ancora un anno di salario garantito (si dice così). Avrebbe voluto candidarsi alle Europee ma non gliel'anno permesso. E se nascesse un'Autorità Portuale unica Genova-Savona ?" gli ha chiesto ancora Ferrari. E il presidente, sicuro di sé: "Io sono convinto che questo accorpamento non ci sarà. Dopodiché se mia moglie dovesse fare il presidente della Regione, considererei la cosa totalmente incompatibile"
Un Luigi Merlo, insomma, all'insegna dell'ottimismo. Pensa persino che Raffaella Paita, con i suoi grandi orecchini, possa battere addirittura Sergio Cofferati.
Elio Domeniconi