La blue economy
Genova e la Liguria hanno una tradizione di grande qualità nell'ambito della formazione marittima,
un'eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. L'Accademia della Marina Mercantile di Genova (che ha diplomato oltre 500 tecnici superiori nel settore di coperta e di macchina) e la rete degli istituti nautici in tutta la regione (il Nautico di Genova, tra l'altro, è quello con il maggior numero di iscritti in Italia) sono, in tempo di crisi economica e occupazionale, una risorsa per molti giovani che non hanno paura di "prendere il largo" per prendere una qualifica facilmente spendibile in Italia e all'estero.
L'aggiornamento dei progetti didattici dedicati alle professioni del mare e la necessità di rispondere alle esigenze del mercato è oggi all'attenzione del Fondo sociale europeo attraverso il Piano giovani, che ha destinato 15 milioni di euro a progetti legati al mare e alla green economy. Ne ha parlato oggi l'assessore al bilancio e alla formazione Sergio Rossetti in occasione del convegno "Nuove rotte per la formazione marittima" organizzato dal Ministero dell'Istruzione, in collaborazione con la fondazione Accademia Italiana della Marina mercantile e svoltosi a Genova a bordo della "Superba" di Grandi Navi Veloci.
"Come Regione - ha spiegato Rossetti - stiamo coordinando un gruppo di lavoro con aziende per individuare le loro richieste e offrire sbocchi professionali ai ragazzi nell'ambito della blue economy". Dalla cantieristica, al personale di bordo, dalle manutenzioni dell'impiantistica, alle attività logistiche e portuali, dal catering e alle attività nautiche legate ai porticcioli. Saranno queste le prossime specializzazioni lavorative connesse al settore nautico, per gli Istituti tecnici superiori a indirizzo marittimo esistenti in Liguria a cui presto ci aggiungerà un nuovo nautico con sede a Arenzano.