Il rimpasto di giunta secondo Radio Tursi
Nell’ormai imminente rimpasto di giunta, voluto dal sindaco Bucci per portare nuove idee a palazzo Tursi, non sono state comprese alcune scelte (sempre se verranno confermate le indiscrezioni).
Mentre era prevedibile, per i ripetuti scontri caratteriali con il sindaco, l’avvicendamento di Paolo Fanghella, e si sapeva anche del passaggio di mano di alcune deleghe per alleggerire qualche assessore un po’ impulsivo, hanno sorpreso le bocciature di Giancarlo Vinacci e Arianna Viscogliosi e la mancata promozione di Antonino Gambino, tre assessori che hanno lavorato bene, assumendosi anche notevoli responsabilità.
Radio Tursi spiega così queste scelte.
Vinacci “pagherebbe” per la sua ostinata adesione a Forza Italia, poco gradita dal governatore Toti e, nello stesso tempo, mal digerita dagli stessi forzisti che se lo sono ritrovato assessore allo Sviluppo economico per volontà di Berlusconi, dopo che Vinacci aveva appoggiato Elisa Serafini (Lista Bucci) in campagna elettorale. Nessun coordinatore azzurro ha infatti proferito verbo sulla sua possibile sostituzione, seppur questa scelta toglierebbe a Forza Italia il suo unico assessore (Anzalone, Baroni e Lauro sono solo consiglieri delegati e Francesca Fassio è considerata una assessora-tecnica, anche se indicata da FI).
Viscogliosi si era smarcata dalla coppia Capurro-Fitto, che l’aveva proposta come assessore al sindaco, per aderire a Vince Genova. Passando con la lista di Bucci, tutti pensavano che l’assessora al Personale avesse la giusta protezione, ma evidentemente non era così. Per coprire la casella di un partito che ormai non c’è più (Noi con l’Italia, poi Direzione Italia) è stata chiamata Laura Gaggero, consigliera di municipio molto vicina ad Armando Ezio Capurro. Scelta benvista anche dal governatore Toti che, in un’ottica nazionale, manderebbe un segnale anche a Raffaele Fitto, ormai confluito in Fratelli d’Italia.
Su Gambino sono cadute le braccia a parecchi. Il (solo) delegato alla Protezione civile, che ha lavorato giorno e notte sempre in prima linea, anche nei momenti più drammatici post crollo del ponte, per molti meritava di essere promosso. Ma per Bucci non è possibile aggiungere due assessori e quindi, dovendo scegliere, preferirebbe creare quello al Porto (ma non bastava l’Autorità Portuale?), premiando così il totianissimo Francesco Maresca che passerebbe da delegato ad assessore. Tutti i presenti ricordano quando, alla presentazione della lista Vince Genova, Bucci chiamò Maresca con il nome del padre, Maurizio, già presidente dell’Autorità portuale di Trieste e noto avvocato e consulente di governi e regioni italiani. Un lapsus che ha portato bene al giovane Francesco, ormai destinato a fare bene, almeno quanto papà.
Se così stanno le cose, ci pare un rimpasto politico-caratteriale.