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Economia

Scalinata Borghese, tra Viziano e Travaglini finisce a Fokaccia (100%) in faccia

Super User 27 Dicembre 2020 3472 Visite

E’ rottura tra i due principali protagonisti della rinascita di Scalinata Borghese: il costruttore Davide Viziano e il ristoratore Massimo Travaglini, patron di Fokaccia 100%, il locale di Largo San Giuseppe a Genova che punta su focaccia e piatti liguri.
 
Mentre per il momento Viziano tace, Travaglini su Facebook ha pubblicato un post per raccontare il suo punto di vista.

“Buongiorno a tutti scrivo per chiarire alcuni punti su una dichiarazione a mezzo stampa che è uscita il 23/12 su Scalinata Borghese.

Premetto che io non ho mai detto o scritto niente in merito per rispetto educazione e professionalità.... ma visto che sono stato tirato in mezzo direi poco elegantemente e visto anche cosa ho passato in quel periodo ...mi sento di dire la mia per tutelare il mio nome è il mio marchio “Fokaccia”

In merito all’articolo evidenziato su Genova 24 del 23/12 ritengo opportuno dire la mia visto che sono stato tirato in causa senza stile dal sig. Davide Viziano.

Ho partecipato con entusiasmo alla nascita di Scalinata Borghese, e ho messo tanto impegno e denaro nella costruzione di questo locale, che ai miei occhi sarebbe potuto e dovuto diventare il più bello di Genova.

Purtroppo le mie iniziative e le mie idee sono sempre state ostacolate ed impedite da parte degli altri soci che avendo idee diverse, senza peraltro alcuna competenza nel campo della ristorazione, mi hanno messo nella condizione di allontanarmi dalle scelte aziendali. (Per fortuna ho testimoni)

Tengo a precisare che i miei locali hanno sempre funzionato e sono sempre stati frequentati ed apprezzati da tante persone.

Ci sono varie ragioni per cui Scalinata Borghese non è mai decollata, e forse sarebbe meglio fare una bella riflessione su se stessi piuttosto che scaricare colpe ad altri”.

All’interno del gioiello liberty, restaurato in tempi record con grande orgoglio della giunta Bucci, prossimamente aprirà un ristorante giapponese. Un nuovo sushi. Alla faccia della focaccia, delle trofie e del pesto.

L'assessore regionale Ilaria Cavo, il sindaco Marco Bucci e il costruttore Davide Viziano all'inaugurazione dei lavori di Scalinata Borghese 

“Io compro nel mio quartiere”, l’iniziativa del Club Genova Meravigliosa per aiutare i negozi di prossimità

Super User 13 Dicembre 2020 1477 Visite

In un momento così difficile per tutti i piccoli esercizi commerciali, schiacciati dalle regole anti Covid e dal sempre più diffuso commercio on-line, il “Club Genova Meravigliosa” si schiera dalla parte dei negozianti di prossimità.

“Io compro nel mio quartiere” è l’iniziativa organizzata dal Club di Forza Italia che ha preso il via ieri, sabato 12 dicembre, con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza a comprare nel proprio quartiere, in vista delle feste natalizie e non solo.
Indossando la mascherina con il logo del “Club Genova Meravigliosa” e lo slogan “Io compro nel mio Quartiere", soci del club, simpatizzanti e abitanti faranno acquisti nei quartieri genovesi, per non lasciare sola una categoria così importante per la tenuta sociale della città.

“Una goccia nel mare, ma anche un segnale con cui si vuol provare a dare il proprio contributo e dimostrare la vicinanza a quelle categorie così fortemente colpite dalle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria”, hanno detto i componenti il direttivo del Club Genova Meravigliosa (nella foto): Massimo Molinari (presidente), Remo Viazzi (vicepresidente), Alessandro Lionetti (segretario e coordinatore regionale dei Club Forza Silvio), Paolo Cosso e Arianna Viscogliosi.

Fagioli, completato l’imbarco della turbina a gas più grande mai costruita in Italia

Super User 10 Dicembre 2020 1210 Visite

Fagioli, società di engineering leader mondiale nei trasporti, spedizioni, sollevamenti e movimentazioni eccezionali, ha completato con successo l'imbarco nel porto di Genova della turbina a gas ad alta efficienza GT36, soprannominata "Monte Bianco", la turbina più potente e performante mai realizzata in Italia e prodotta da Ansaldo Energia.

Le operazioni di trasporto e movimentazione in banchina hanno impiegato carrelli semoventi SPMT (Self-Propelled Modular Transporter) combinati in 2 linee per una portata di oltre 1.000 tonnellate.

La turbina raggiungerà la centrale termoelettrica Edison di Marghera Levante dove gli ingegneri della Fagioli hanno previsto lo sbarco con l'utilizzo di una chiatta oceanica, il trasporto mediante SPMT e infine l'installazione con l'utilizzo di gantry cranes della portata combinata pari a 1200 tonnellate.

Le operazioni di sbarco e di posa sulle fondazioni della turbina saranno ultimate entro la fine del 2020, mentre la centrale termoelettrica Edison a Marghera Levante entrerà in esercizio nel 2022 e sarà l’impianto più efficiente d’Europa.

Un progetto che conferma e consolida ulteriormente l’esperienza e la competenza di Fagioli nel settore del Power in Italia e all’estero.

Iren emette il quarto Green Bond, per complessivi 300 milioni di euro

Super User 10 Dicembre 2020 1015 Visite

In data odierna Iren S.p.A. ha concluso con pieno successo l’emissione di un Green Bond, rafforzando ulteriormente il percorso intrapreso nell’ambito della Finanza Sostenibile e risultando la prima multiutility italiana per numero di strumenti emessi in questo formato con 4 Green Bond per complessivi 1.800 milioni di euro.

Il collocamento obbligazionario effettuato (rating atteso BBB per Fitch in linea con quello di Iren) si caratterizza per un importo complessivo di 300 milioni di Euro a valere sul Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) da 4 miliardi di Euro rinnovato in data 9 Dicembre 2020, depositato presso il mercato regolamentato della Borsa Irlandese (Euronext Dublin) dove è quotato l’EMTN Program.

I titoli, che hanno un taglio unitario minimo di 100.000 euro e scadono il 17 Gennaio 2031, pagano una cedola lorda annua pari a 0,25 % e sono stati collocati a un prezzo di emissione pari a 99,030%. Il tasso di rendimento lordo effettivo a scadenza è pari a 0,348% corrispondente ad un rendimento di 64 punti base sopra il tasso midswap. La data di regolamento è stata fissata per il 17 Dicembre 2020. Si prevede che il nuovo green bond sia quotato sul mercato regolamentato della Borsa Irlandese (Euronext Dublin) e sia ammesso a negoziazione sul sistema “ExtraMOT PRO” organizzato e gestito da Borsa Italiana nel segmento dedicato agli strumenti di tipo green.

L’operazione ha fatto registrare una domanda complessiva superiore a 675 milioni di Euro alla comunicazione della final guidance (adesioni oltre 2 volte l’ammontare offerto) con un’elevata qualità, un’ampia diversificazione geografica e con una significativa partecipazione (circa il 70 %) da parte dei c.d. Investitori Socialmente Responsabili (SRI).

Il Green Bond emesso in data odierna è destinato al finanziamento di progetti che concorrono alla realizzazione degli obiettivi di sostenibilità definiti nel Piano Industriale Iren al 2025. Si tratta, in particolare, di progetti focalizzati sul recupero per dare nuova vita alla plastica, sullo sviluppo del teleriscaldamento e sul miglioramento dei processi depurativi, che concretizzano la visione di Multicircle Economy che caratterizza la strategia di Iren, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite al 2030.

L’impegno di Iren ad uno sviluppo sostenibile è evidenziato anche dal recente ingresso nella A list del CDP che ha riconosciuto il valore delle azioni e delle strategie messe in campo per ridurre le emissioni, mitigare i cambiamenti climatici e sviluppare un'economia a basse emissioni di carbonio. 

L’elenco dei progetti rifinanziati dal Green Bond è stato definito da Iren e la sua corrispondenza a precisi criteri ambientali è assicurata da un ente esterno, DNV GL.

Le informazioni relative sono disponibili sul sito di Gruppo https://www.gruppoiren.it/green-bond.

L’operazione di collocamento è stata curata da Unicredit.

“L’emissione odierna – afferma Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Iren – conferma ulteriormente l’impegno di Iren a raggiungere gli obiettivi fissati nel piano industriale comunicato a fine settembre, nel quale oltre 2 miliardi di euro sono destinati a progetti sostenibili coerenti con la nostra visione di Multicircle Economy. I fondi raccolti permetteranno di finanziare progetti che contribuiranno ad incrementare la redditività del Gruppo, raggiungere i target di sostenibilità di medio e lungo termine e migliorare la qualità della vita nei nostri territori. Il successo dell’emissione obbligazionaria odierna è un segnale forte da parte dei mercati che riconoscono al Gruppo un forte profilo di sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale. Oggi Iren è l’unica multiutility italiana ad aver emesso quattro Green Bond che rappresentano, congiuntamente con altri strumenti di finanza sostenibile, circa il 57 % del debito totale.”

Edilizia, Regione Liguria presenta proposta di proroga di due anni del superbonus al 110%

Super User 10 Dicembre 2020 798 Visite

La Regione Liguria ha presentato una proposta di proroga dei termini previsti dall’articolo 119 del Decreto Rilancio relativo al “Superbonus 110%”. “Presentiamo, in qualità di capofila nella Conferenza delle Regioni - afferma l’Assessore Regionale all’ Edilizia Marco Scajola - un emendamento per proporre la proroga massima compatibile con la Legge di Bilancio di due anni, quindi al 31 dicembre 2023, dei termini previsti per la richiesta del “Superbonus 110%”. Un’ estensione fondamentale per diversi motivi: in primo luogo perché la tempistica necessaria per l’iter, dalla fase progettuale all’esecuzione materiale dei lavori fino alla cessione dei bonus a soggetti terzi, in molti casi è superiore a quella prevista dalla normativa in vigore. In secondo luogo, come risulta dalla ricerca effettuata da CRESME per la Camera dei Deputati, le regioni del nord-ovest risultano essere quelle che maggiormente ricorrono agli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica". "Vanno evidenziate inoltre - prosegue Scajola - le ricadute positive su occupazione ed economia (pari ad un punto percentuale di PIL ogni anno) e un incremento di 64.000 posti di lavoro nel settore edile, senza considerate l’indotto. Infine, incentivare opere che consentono da una parte una migliore capacità antisismica degli edifici (ricordo che molti comuni liguri sono in zona sismica due), dall’altra l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, migliora la qualità della vita dei cittadini e la loro sicurezza". "La Conferenza delle Regioni ha approvato questo emendamento - conclude - aspettiamo, quindi, che il Governo recepisca la nostra proposta e che vengano prorogati i termini previsti”.

Chiusura accordo tra terminalisti portuali e Culmv, Toti: “Segnale molto positivo”

Super User 07 Dicembre 2020 798 Visite

“La chiusura dell’accordo tra terminalisti e Compagnia unica è un’ottima notizia per Genova e per la Liguria. Era importante raggiungere questo risultato in un momento così delicato per il mondo del lavoro e anche per un settore strategico della nostra economia”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti esprime soddisfazione per la conclusione della trattativa.

“L’accordo era un aspetto particolarmente importante per un settore di straordinaria importanza come quello portuale – aggiunge Toti – Lo scalo di Genova in questi anni ha continuato a crescere e a rafforzarsi, affermandosi come il principale snodo logistico del Mediterraneo. Oggi, e nell’immediato futuro, abbiamo di fronte una serie di possibilità, dal Terzo Valico al nodo di Genova per citarne solo alcuni, che possono rappresentare un volano ineguagliabile per fare di Genova e del suo porto ancora di più uno dei protagonisti a livello mondiale. Per questo chiudere l’accordo era fondamentale per procedere senza conflittualità e poter affrontare le nuove sfide che si presenteranno da una base ancora più solida. Sempre per questo abbiamo seguito con attenzione gli sviluppi delle ultime ore e incontrato tutte le parti in causa. Di certo – conclude Toti – lo sblocco di oggi è un segnale molto positivo, una vittoria del buon senso in nome del futuro di Genova”.

Aperti per chi? Se lo chiedono le aziende agricole e agrituristiche liguri

Super User 06 Dicembre 2020 754 Visite

“E’ inspiegabile la limitazione degli spostamenti al solo comune nelle tre giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio – sottolinea Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria -.  Una visione “città centrica” che colpisce tutte le aziende che hanno adottato regole, rispettato norme, riadattato locali e servizi anche con spese ingenti. Sembrano norme fatte solo per fermare i “ soliti furbetti” quando invece abbiamo corpi di vigilanza di grande competenza che sono in grado di effettuare i controlli”.

Una scelta pensata per le grandi città ma insostenibile quando applicata alle decine di Comuni, molti con poche centinaia di abitanti, dove però sono collocate numerose attività agricole ed agrituristiche che subiscono una beffa: aperte ma irraggiungibili.

“La limitazione della Zona Gialla, comprendente il territorio regionale, pur penalizzante per chi come noi opera con molti turisti che provengono da fuori regione, è un limite comprensibile  - aggiunge Aldo Alberto -.  Ma l’irrigidimento sui tre giorni festivi più significativi non ha motivazioni valide.  Queste decisioni rischiano di avere un effetto devastante sui bilanci delle aziende”.

Anche perché i ricavi di queste giornate rappresentano oltre il 50% del fatturato di dicembre.

“Tra i nostri associati serpeggia lo sconcerto per una decisione irragionevole – commenta Federica Crotti, presidente di Turismo Verde Cia Liguria che raggruppa numerosi agriturismi liguri -. Non si riesce a capire la differenza tra accogliere gli ospiti in una semplice domenica, oppure a Natale o Capodanno. Nessuno ha intenzione di stravolgere in quei tre giorni le regole, dai tavoli solo per 4 persone alla capienza limitata, che le nostre imprese hanno sempre dimostrato di rispettare. Senza contare che con queste decisioni aumentano i rischi di assembramento nelle grandi città. Noi intanto abbiamo investito soldi, siamo aperti. Ma non arriverà nessuno”.

Economia mondiale, l’autorevole parere di Sara Armella nell’intervista al Corriere della Sera

Super User 27 Novembre 2020 1217 Visite

Il Corriere della Sera ha intervistato l’avvocato genovese Sara Armella, esperta di diritto doganale, sui temi economici mondiali all’indomani dell’elezione di Joe Biden a presidente degli americani.
Nell’intervista al quotidiano, l’avvocato Armella fa un'approfondita analisi sui rapporti fra gli Stati Uniti e il resto del mondo. Un'autorevole lezione di politica ed economia che vi segnaliamo (leggi).

Francesco Maresca: “Blue District cabina di regia per riforme marittime nazionali”

Super User 21 Novembre 2020 1062 Visite

“Il Blue District sarà la torre di comando genovese per proposte di riforme marittime nazionali. Infatti al suo interno si svolgerà il tavolo porto città del Comune di Genova con le associazioni di categoria e rappresentanti del Parlamento per migliorare le normative esistenti, risolvere problematiche, fare progetti e aiutare il comparto marittimo. Il Blue District è un’antenna delle riforme nazionali sulla blue economy. Dobbiamo preparare il tessuto normativo idoneo a sviluppare progetti innovativi”. Così l’assessore allo Sviluppo economico del porto di Genova, Francesco Maresca, sul polo nato ai Magazzini dell’Abbondanza, nel cuore del Porto Antico, per sviluppare idee, start up e competenze innovative legate all’economia del mare.

FOS convoca l’assemblea dei soci e allarga il Consiglio di Amministrazione

Super User 16 Novembre 2020 1055 Visite

Fos S.p.A (“FOS” o la “Società”), PMI genovese di consulenza e ricerca tecnologica, quotata al segmento AIM di Borsa Italiana, attiva nella progettazione e nello sviluppo di servizi e prodotti digitali per grandi gruppi industriali e per la pubblica amministrazione, rende noto che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data odierna, ha deliberato la proposta di incremento del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione dagli attuali 4 (quattro) a 5 (cinque) membri, integrandolo con un secondo componente dotato dei requisiti di indipendenza previsti dall’art. 147-ter, comma 4, del TUF, con l’obiettivo di aumentare la dialettica consiliare e beneficiare di ulteriori competenze e professionalità in grado di supportare la Società nelle future scelte gestionali.

A tal proposito, a seguito di una attività di valutazione interna a cura del management della Società, è stato proposto l’allargamento del Consiglio di Amministrazione a un nuovo candidato dotato delle competenze funzionali tali da apportare valore alla Società e al Gruppo, individuando per tale scopo l’Ing. Remo Giuseppe Pertica. l’Ing. Pertica ha ricoperto, tra gli altri, i ruoli di Amministratore Delegato di Marconi S.p.A., condirettore generale di Finmeccanica S.p.A., oggi Leonardo S.p.A., nonché di membro del board dell’Istituto Italiano di Tecnologia e Presidente AIAD (Associazione delle Industrie per la Difesa e per l’Aerospazio), e oggi ricopre, tra gli altri, gli incarichi di Amministratore Delegato del SIIT Scpa – Distretto Tecnologico Ligure sui Sistemi Intelligenti Integrati e Tecnologie e di membro del consiglio generale della Compagnia di San Paolo. Si precisa che la candidatura dell’Ing. Remo Giuseppe Pertica è stata preventivamente valutata positivamente da Integrae SIM S.p.A., Nomad della Società, secondo quanto disposto in merito dal Regolamento Emittenti AIM Italia, ferma restando in ogni caso la facoltà dei soci di proporre diverse candidature di loro gradimento.

In ragione di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha pertanto deliberato di convocare l’Assemblea Ordinaria dei soci in data 9 dicembre 2020, in prima convocazione, ed occorrendo, in data 10 dicembre 2020, in seconda convocazione. L’avviso di convocazione assembleare corredato dalla relazione illustrativa sulle proposte concernenti le materie all’ordine del giorno sarà messo a disposizione del pubblico nei modi e nei tempi prescritti dalla normativa, anche regolamentare, applicabile.

Italmobiliare entra in “Casa della Salute”

Super User 14 Novembre 2020 2803 Visite

Italmobiliare prosegue l’attività di diversificazione degli investimenti in società italiane innovative e di grande potenziale, entrando nel settore dell’healthcare tramite l’acquisizione del 92,5% del capitale di Casa della Salute per 24 milioni di euro. L’Amministratore delegato e fondatore Marco Fertonani mantiene la restante quota del 7,5% del capitale, nonché le piene deleghe di gestione.

L’ingresso nel capitale di Casa della Salute da parte di Italmobiliare è finalizzato a supportare nell’arco dei prossimi anni un ambizioso percorso di crescita dell’azienda avviata nel 2014 con l’apertura del primo poliambulatorio di Busalla e che attualmente opera in Liguria e Piemonte, con 8 centri dislocati a Genova, Busalla, Manesseno, Alessandria, Albenga e Biella.

Italmobiliare con questo investimento realizza l’ingresso nel dinamico segmento dei centri per prestazioni di diagnostica per immagini, specialistica ambulatoriale, analisi di laboratorio, fisioterapia riabilitativa, con un asset di qualità e ad elevato potenziale di crescita grazie al suo approccio innovativo e ad elevata digitalizzazione e orientato alle esigenze dei pazienti.

“Casa della Salute rappresenta un modello di successo capace di rispondere ad una domanda crescente nel settore dell’healthcare, caratterizzandosi per uno staff medico qualificato, attrezzature di ultima generazione, ridotti tempi d’attesa e prezzi in molti casi vicini al costo del ticket pubblico” evidenzia il Consigliere Delegato di Italmobiliare, Carlo Pesenti. “Per società innovative e capaci di intercettare e guidare le trasformazioni in corso in alcuni settori produttivi e di servizi, Italmobiliare può rappresentare, attraverso un rapporto di partnership strutturato, un importante volano di crescita e un sostegno per progetti di investimento di lungo termine. Con questa operazione Italmobiliare amplia ulteriormente il proprio portafoglio di partecipazioni in settori diversificati proseguendo l’identificazione di aziende italiane con alto potenziale di crescita, con le quali avviare un percorso comune attraverso la condivisione del proprio know-how e dei propri modelli di sviluppo e governance”.

“Siamo estremamente soddisfatti dell’ingresso di Italmobiliare nel capitale di Casa della Salute” dichiara Marco Fertonani, amministratore unico di Casa della Salute. “Grazie a questa operazione il progetto intrapreso nel 2014 risulta rafforzato dalla presenza di un solido e stabile partner che ci supporterà nell’ulteriore espansione del Gruppo”.

Dal 2017 ad oggi Italmobiliare ha realizzato investimenti in sei realtà industriali note come Tecnica, Caffè Borbone, Iseo, Autogas, Capitelli e Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, costruendo un portafoglio di partecipazioni, che ha dimostrato anche un bilanciamento in grado di affrontare una fase di severa criticità congiunturale come quella attuale, con la parte preponderante del portafoglio rappresentata da società che operano in settori legati alla filiera alimentare e al comparto energetico, al quale ora si aggiunge il settore dell’healthcare.

Italmobiliare è stata assistita nell’operazione dallo studio Giliberti Triscornia e Associati per gli aspetti legali, dallo studio Alonzo Committeri & Partners per la parte fiscale, da EY per la due diligence finanziaria e da EY-Parthenon per la due diligence commerciale.

Casa della Salute è stata assistita nell’operazione nonché sugli aspetti strategici e di business da Partners S.p.A. quale financial advisor e da Ashurst per gli aspetti legali.

L’esecuzione del contratto non è soggetta a condizioni sospensive ed è prevista entro la fine dell’anno.

FOS Spa: sottoscritto accordo vincolante per l’acquisizione di InRebus Technologies

Super User 12 Novembre 2020 1303 Visite

Fos S.p.A (“FOS” o la “Società”), PMI genovese di consulenza e ricerca tecnologica, quotata al segmento AIM di Borsa Italiana S.p.A., attiva nella progettazione e nello sviluppo di servizi e prodotti digitali per grandi gruppi industriali e per la pubblica amministrazione, rende noto di aver sottoscritto in data odierna un contratto relativo all’acquisizione del 100% del capitale sociale di InRebus Technologies S.r.l. (“InRebus Technologies”).

InRebus Technologies è una PMI innovativa, con sede in Torino, attiva nel settore delle applicazioni delle tecnologie ICT e in quello dei progetti di digital learning, ed è presente sul mercato da più di vent’anni, in particolare nel settore automotive e finance. La società può contare su 30 collaboratori, un fatturato di 2 milioni di Euro, un EBITDA Adjusted di circa il 12% del fatturato ed una PFN pari a 42 mila Euro positiva (cassa) al 31 dicembre 2019.

FOS si pone l'obiettivo di potenziare la crescita di InRebus Technologies integrando le attività di servizi informatici sul territorio piemontese nella linea di business Information Technology favorendo l'evoluzione dei servizi in ricorrenti e outsourcing, in linea con il modello di business; ampliando l'offerta digitale di FOS con una nuova linea dedicata al Digital Learning; attivando una nuova presenza territoriale come presidio per le altre linee di business aziendali (Communication Technology, Automation & Solution, Engineering & Technology Transfer).

L’Amministratore Delegato di FOS Enrico Botte ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di poter confermare al mercato che il nostro percorso di crescita, sostenibile e profittevole, si rafforza ancor più con la crescita per linee esterne. A un anno dalla quotazione, focalizzandoci su innovazione tecnologica e sostenibilità, rafforziamo la nostra offerta con le competenze ed il know-how di InRebus in un’area di business in forte crescita e ampliamo il mercato territoriale di riferimento su tutto il Nord Ovest con l’obiettivo dello sviluppo di lungo termine”.

I soci venditori, nonché amministratori delegati di InRebus Technologies, Stefania Grossi e Andrea Romano hanno commentato: “Siamo contenti di unirci all’organizzazione di FOS, collaborando allo sviluppo di un progetto industriale di lungo termine e valorizzando la nostra esperienza nel segmento del Digital Learning. Questa operazione ci consentirà di far crescere ulteriormente il nostro capitale umano e le nostre competenze tecniche a servizio del mercato”.

TERMINI DELL’OPERAZIONE
Il contratto relativo all’acquisizione di InRebus Technologies (l’“Accordo Quadro”) prevede che, all’eventuale closing dell’acquisizione, FOS acquisti la totalità delle partecipazioni detenute dai due attuali soci di InRebus Technologies.

Il prezzo per il 100% di InRebus Technologies è stato determinato dalle parti, a seguito di un'approfondita due diligence tecnico/commerciale svolta da FOS e dai suoi consulenti, in Euro 1 milione e non è stato previsto alcun meccanismo di aggiustamento del prezzo a seguito dell’eventuale closing dell’operazione.

Le parti prevedono di pervenire al closing dell’operazione - compatibilmente con l’avveramento delle condizioni sospensive previste dall’Accordo Quadro e che rappresentano uno standard per questa tipologia di contratti - non prima del 15 dicembre 2020 ed entro il 15 gennaio 2021.

L’Accordo Quadro prevede che il prezzo sia corrisposto in parte in danaro e in parte in natura. Con riferimento alla parte del prezzo da pagarsi in danaro, è previsto che, alla data del closing, FOS verserà ai soci venditori un importo corrispondente al 60% del prezzo, ossia un corrispettivo pari a Euro 600 mila. Successivamente, alla scadenza del 36° mese successivo al perfezionamento dell’operazione, FOS corrisponderà ai venditori un ulteriore importo in danaro, pari al 30% del prezzo pattuito, pari cioè a Euro 300 mila.

Quanto alla restante parte del prezzo, le parti hanno previsto che un importo corrispondente al 10% del corrispettivo pattuito, ossia pari a Euro 100.000, verrà corrisposto indicativamente entro 30 giorni dalla data del closing, mediante trasferimento ai soci venditori delle azioni proprie di FOS da essa acquistate con i primi Euro 100.000 investiti nell’acquisto di azioni proprie, sulla base del piano di buy-back deliberato dall’assemblea ordinaria della Società nel mese di aprile 2020 e per il quale il Consiglio di Amministrazione ha disposto l’avvio in data odierna, come meglio dettagliato infra. A tal riguardo, i soci venditori si sono impegnati, fino alla scadenza del 18° mese successivo al closing, a non trasferire, né in tutto né in parte, le azioni proprie di FOS ricevute ai sensi dell’Accordo Quadro.

Al fine di concorrere il più possibile alla crescita della società medesima e mostrando fiducia nella crescita del Gruppo FOS, l’Accordo Quadro prevede, infine, che i soci venditori, nonché attuali amministratori delegati di InRebus Technologies, continuino a svolgere, all’interno della stessa, una funzione strategica anche successivamente al closing dell'operazione e, a tal riguardo, i venditori hanno entrambi assunto degli impegni di stabilità di durata triennale a partire dalla data del closing, oltre a specifici obblighi di non concorrenza.

FOS è assistita nell’operazione da LCA Studio Legale per gli aspetti legali e per i profili capital markets e da Deloitte & Touche S.p.A. per la parte contabile. InRebus Technologies è assistita nell’operazione da dMTV Studio Legale per gli aspetti legali e dalla società Docfin S.r.l. per gli aspetti M&A.

PIANO DI BUY-BACK
Il Consiglio di Amministrazione ha dato avvio al piano di acquisto e disposizione delle azioni proprie a partire dalla data odierna, in forza dell’autorizzazione conferita dall’assemblea ordinaria della Società dello scorso 30 aprile 2020.

Il piano di buy-back, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente e delle prassi di mercato ammesse riconosciute da Consob, consentirà alla Società di acquistare e disporre delle azioni ordinarie con il fine ultimo, tra gli altri, di efficientare l’impiego della liquidità della Società in un’ottica di investimenti nel medio e lungo termine.

L’acquisto di azioni proprie potrà avvenire, in una o più volte, fino ad un controvalore complessivo massimo di Euro 350.000 e comunque fino ad un numero massimo che, tenuto conto delle azioni FOS di volta in volta detenute in portafoglio dalla Società e dalle società da essa controllate, non sia complessivamente superiore al 2% del capitale sociale della Società. Inoltre, gli acquisti, che saranno effettuati sul sistema multilaterale di negoziazione AIM Italia, verranno realizzati ad un prezzo né inferiore né superiore di oltre il 15% rispetto alla media dei prezzi di riferimento registrati dal titolo nelle ultime cinque sedute di Borsa precedenti ogni singola operazione, nel rispetto in ogni caso dei termini e delle condizioni stabilite dalla normativa anche comunitaria applicabile e dalle prassi di mercato ammesse tempo per tempo vigenti. A tal proposito, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato in data odierna di nominare Integrae SIM S.p.A. come intermediario incaricato dell’esecuzione dell’operatività.

Si specifica infine che la Società e le società da essa controllate non detengono ad oggi azioni proprie in portafoglio.

Genova capofila nazionale delle richieste di aiuto per le attività marittime

Super User 11 Novembre 2020 763 Visite

“Genova è ormai la capofila delle proposte di riforma delle leggi nazionali sul comparto marittimo”. Lo ha dichiarato l’assessore comunale allo Sviluppo Economico Portuale e Logistico Francesco Maresca al termine della riunione di aggiornamento del “Tavolo Permanente Porto-Città”.

Al tavolo hanno partecipato le associazioni di categoria del settore e l’onorevole Edoardo Rixi, componente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, per mettere a punto un piano di azione da proporre al Governo nazionale e inserire il comparto marittimo nel Decreto Ristori che si discuterà nelle prossime settimane in Parlamento. Tutte le parti presenti si sono fatte promotrici di proposte da presentare alle prossime discussioni parlamentari, anche in merito al riordino della Legge Del Rio.

“Il nostro obiettivo, come Comune del più importante porto italiano, è quello di tradurre in proposte concrete le esigenze di tutto il comparto marittimo. Per questo motivo, nel corso della riunione di oggi abbiamo chiesto a tutte le associazioni di categoria di produrre le proposte da portare in Parlamento per dar voce al comparto marittimo all’interno del Decreto Ristori. La blue economy rappresenta una parte importante del Pil nazionale. Ultimamente il Governo si sta dimenticando di questo settore fondamentale. Per questo Genova, in quanto capitale della blue economy, vuole dare un segnale chiaro al paese”.

Il tavolo, istituito con Deliberazione di Giunta lo scorso 14 maggio su proposta dell’assessore Maresca, si propone quale sede consultiva di confronto costante tra l’ente e i soggetti socio-economici coinvolti nello sviluppo economico portuale della città.

Genova presidente del gruppo di lavoro Eurocities

Super User 09 Novembre 2020 1065 Visite

Nel biennio 2021-2022 Genova sarà presidente del gruppo di lavoro "City Branding and International Economic Relations" di Eurocities, ruolo già ricoperto nel periodo 2012-2018 e riconfermato nell’Assemblea Generale del 4 e 5 novembre scorsi. 

Eurocities, la cui sede è a Bruxelles, è la rete europea più importante delle città di medio-grandi dimensioni. Attualmente annovera 193 membri di 39 Paesi europei. Fra i suoi obiettivi spiccano lo scambio di esperienze e buone pratiche, l'attività di lobby (in rappresentanza delle città) verso le Istituzioni europee e lo sviluppo di progetti comuni.

Nella congiuntura storica attuale e la crisi pandemica che sta attraversando il mondo, la scelta della nostra città rende questo mandato particolarmente importante e rappresenta un altrettanto forte riconoscimento per il lavoro svolto sinora. Ora più che mai le politiche di promozione, marketing territoriale, city branding e attrattività (non solo turistica, ma anche di talenti e investimenti) saranno cruciali per la ripresa economica dei centri urbani e delle aree metropolitane all'indomani della crisi. Genova, insieme alle città vice presidenti Barcellona, Terrassa, Gent e Grenoble, coordinerà un programma di lavoro per portare questi temi all'ordine del giorno dell'agenda europea, anche attraverso l'organizzazione di eventi e incontri di respiro internazionale.

«È con grande piacere e orgoglio che accolgo questa elezione – dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico Turistico e Marketing Territoriale Laura Gaggero -. Le odierne difficoltà ed incertezze globali della pandemia Covid-19 impongono visioni tanto ampie quanto innovative. La nostra Amministrazione guarda al futuro operando anche in maniera sinergica e trasversale per rendere le proprie azioni di sostegno e di sviluppo del turismo sempra più efficaci. Nel 2021, ad esempio, ospiteremo il meeting dei massimi esperti europei di city pass organizzato da ECM-European Cities Marketing, il network che raggruppa gli enti turistici e uffici di promozione cittadina di tutto il continente. Nell’ambito del city branding e delle relazioni economiche internazionali Genova può vantare esperienze e capacità assolute che saranno confrontate e messe a disposizione delle altre città europee per crescere ancora e farci trovare pronti ad affrontare al meglio le prossime sfide».

Genova è membro di Eurocities dal 1998 consolidando uno storico ruolo di leadership all'interno della rete. Dopo aver ricoperto tre mandati di successo all’interno del Comitato Esecutivo (2003-2012) ed ospitato l'Assemblea Generale nel 2011, la sua attività si è concentrata sulla presidenza di importanti gruppi di lavoro e commissioni tematiche che hanno evidenziato le connessioni tra relazioni internazionali, promozione della città e sviluppo economico.

La rielezione di Genova cade in un anno di particolare importanza per le città italiane. Proprio nel corso dell’ultima Assemblea Generale, infatti, il sindaco di Firenze Dario Nardella, è stato eletto presidente di Eurocities riportando in Italia il massimo incarico del network, non accadeva dal 1996 con Bologna. Genova ha sostenuto con forza la candidatura di Firenze, nell'auspicio che ciò possa contribuire al rafforzamento della visibilità e importanza del ruolo delle città italiane all'interno di Eurocities.

Al via la terza edizione (on-line) del Silver Economy Forum

Super User 05 Novembre 2020 1274 Visite

Ha preso il via questa mattina e durerà fino al 7 novembre il Silver Economy Forum, l'evento nazionale che affronta i temi legati all'etàing society, organizzato da Ameri Communications. Il Forum, giunto alla 3 ° edizione, si svolgerà interamente online attraverso la piattaforma Cisco Webex. Il programma prevede 50 autorevoli relatori nazionali e internazionali e 9 sessioni tematiche. Dopo i saluti del Sindaco di Genova, Marco Bucci e dell'Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Liguria Andrea Benveduti ha interverrà la Sottosegretaria alla Salute, onorevole Sandra Zampa.

Il tema di quest'anno è la prevenzione: il Covid-19 ha evidenziato la necessità di sviluppare la prevenzione per la tutela e la salute della popolazione in particolare dei silver. Verranno trattati i temi legati alla ricerca e lo sviluppo in ambito sanitario, alle nuove tecnologie compreso lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, all'uso dell'e-health e alla telemedicina, allo sviluppo di startup, ai servizi e all'ecosistema economico del settore. Il Silver Economy Forum è recentemente entrato a far parte dell'Ufficio regionale dell'OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) per l'Europa.

Tra le novità della 3 ° edizione del Silver Economy Forum, la presenza di importanti network internazionali che operano nell'ambito dell'invecchiamento della popolazione (Francia, Belgio, Gran Bretagna e Stati Uniti) che si confronteranno sulla situazione attuale della ricerca e dell ' innovazione nell'ambito della silver economy e della silver care.

Spazio anche a tendenze e consumi con la presentazione della nuova ricerca dell'Osservatorio Silver Trends, ideato da Ameri Communications e Lattanzio Monitoring & Evaluation, che ha lo scopo di intercettare i gusti, le tendenze e le esigenze del nuovo pubblico over 65. In questa edizione sarà presentato lo studio sull'utilizzo, dall'inizio della pandemia, lockdown compreso, sino a oggi, dei dispositivi digitali, dell'e-health e dell'e-commerce. 

L'invecchiamento della popolazione crea nuove esigenze a livello territoriale e nazionale. Il Silver Economy Forum ha aperto il confronto sullo sviluppo economico nel settore e si impegna annualmente nel divulgare e promuovere i cambiamenti in atto in Liguria e in Italia, le esigenze legate alla popolazione argento ei possibili modelli di risposta e di intervento attuali e futuri, in un settore che sta evolvendo in maniera esponenziale e che offre ottime opportunità di lavoro per i giovani.

“La silver economy, con tutte le attività ad essa collegate, crea, per Genova, uno degli asset di sviluppo. Per le peculiarità climatiche e ambientali, per i servizi che offre la nostra città rappresenta una reale opportunità di sviluppo economico su cui l'amministrazione comunale intende continuare a puntare. Ed è giunto il momento di condividere i progetti dei singoli ambiti di competenza in un cluster genovese e ligure 'Silver Economy District', con l'obiettivo di sviluppare le condizioni economiche di crescita del territorio.Creare così un vero e proprio incubatore di innovazione grazie all'integrazione tra Università, centri di ricerca, imprese tecnologiche, sistemi sanitari e assistenziali e ricerca medica così da rendere la Silver Economy di più ampia e forte riconoscibilità a livello nazionale ed internazionale.

“Con quanto sta accadendo nel mondo a causa del Covid-19 non potevamo non occuparci in questa 3 ° edizione della Silver Care, intesa come attenzione al benessere dei cittadini tutti ma in particolar modo verso i senior. C'è bisogno di fare un passo in avanti: occorre creare un sistema multidisciplinare un sostegno della prevenzione a disposizione sempre non solo nelle urgenze ”ha commentato Daniela Boccadoro Ameri, direttrice del Silver Economy Forum e presidente di Ameri Communications.

“Stiamo lavorando insieme al Sindaco Bucci e alla Regione Liguria per rendere il capoluogo di Genova un centro di eccellenza nazionale e internazionale per la ricerca e l'innovazione sull'invecchiamento della società, valorizzando le grandi competenze delle diverse realtà del territorio genovese e ligure. Il progetto prenderà forma nei prossimi mesi con la programmazione di incontri e piani condivisi nei diversi ambiti: valorizzazione patrimonio immobiliare - residenze diffuse - accessibilità - cultura e turismo a favore dello sviluppo di opportunità di lavoro per le fasce più giovani ”conclude Ameri.

Genova e la Liguria rappresentano i territori con il più alto indice di invecchiamento in Italia e in Europa. La Liguria è la regione più longeva d'Italia con il 28,5% degli anziani. A Genova gli over 65 sono poco più di 242 mila (il 28,4% del totale). Oggi la Silver Economy in Italia vale 200 miliardi, quasi un quinto dell'intero ammontare dei consumi delle famiglie. E nel 2030 la quota varrà circa il 25% del totale e nel 2050 il 30%.

Il forum è fruibile interamente online grazie a Liguria Digitale, partner tecnologico della manifestazione. Per registrarsi gratuitamente all'evento e consultare il programma completo: www.silvereconomyforum.it

Gli imprenditori incontrano la politica

Super User 24 Ottobre 2020 1376 Visite

Intervista di Vittorio Sirianni a Sebastiano Gattorno, vicepresidente esecutivo Interglobo, e a Edoardo Rixi, deputato, responsabile infrastrutture e segretario ligure della Lega.

Turismo, Liguria presente con uno stand al TTG di Rimini

Super User 14 Ottobre 2020 935 Visite

“La Liguria guarda al futuro e continua a puntare sul turismo, il più importante motore della sua economia. Per questo siamo qui con uno stand al TTG di Rimini, al fianco dei nostri coraggiosi operatori, che come noi si stanno organizzando per affrontare le sfide che ci riserva il domani, per continuare a essere sempre più competitivi e presenti nel panorama turistico nazionale e internazionale”. Così il commissario straordinario dell’Agenzia In Liguria, Pierpaolo Giampellegrini, questa mattina alla grande fiera dedicata al turismo di Rimini.
“Il nostro stand - aggiunge Giampellegrini - ha registrato, come tutta la manifestazione, un grande interesse: siamo qui per continuare il nostro lavoro di promozione del territorio, era importante farlo all’appuntamento più rilevane nel panorama italiano”.

Axpo Italia inaugura la sua nuova sede smart nel centro di Genova

Super User 02 Ottobre 2020 2004 Visite

Inaugurati oggi, negli ex spazi della Rinascente, al numero 1 di via XII Ottobre, i nuovi uffici del quartier generale di Axpo Italia sono l’unione di design innovativo e rispetto per l’ambiente.

Pensati, già prima della pandemia, per essere il connubio di flessibilità, dinamismo e sostenibilità, gli uffici genovesi si uniscono a quelli, sempre in pieno centro, della sede di Corso Italia a Milano.

Uno spazio versatile, funzionale, luminoso. Grandi open space che si ispirano allo stile newyorchese, zone relax e la stupenda terrazza che domina Piccapietra. Axpo Italia inaugura la sua nuova sede di Genova, negli spazi della ex Rinascente, in via XII Ottobre.

Per Axpo si tratta di un ritorno in centro in occasione dei suoi 20 anni di attività nel nostro Paese. La prima sede era infatti in piazza Dante, seguita poi da quella di Fiumara e di Sestri Ponente, in via Albareto. Un ritorno in bello stile che non solo mira a portare un contributo concreto al nuovo sviluppo della città e di una delle zone che, particolarmente negli ultimi anni, avevano visto un ridimensionamento in termini di importanza nel contesto cittadino, ma che rivaluta una palazzina storica e conosciuta da tutti gli abitanti.

«Dopo quasi due anni dalla chiusura del grande magazzino La Rinascente e di diverse altre attività storiche, vogliamo che questa parte del cuore della città torni a vivere. Axpo ha deciso di portare qui i suoi uffici contribuendo a dare nuova energia a questo quartiere. Uno degli obiettivi che si lega a questo nostro trasloco è la volontà di un rilancio di una realtà ferita e che deve ritornare a vivere», spiega Simone Demarchi, amministratore delegato Axpo Italia. «Questa Regione, e Genova nello specifico, ospitano la nostra sede principale da ormai da vent’anni, e abbiamo l’obiettivo di portare avanti un percorso di crescita dell’area limitrofa ai nostri nuovi uffici, di concerto con le istituzioni e con tutte le realtà che insistono in questa zona, e al contempo di continuare ad essere in prima fila nello sviluppo economico della Liguria e del Paese in ottica di sostenibilità e nell’interesse di tutta la collettività».

A ripensare gli spazi che ospitano Axpo - esattamente il settimo, ottavo e nono piano della palazzina cui si aggiunge la meravigliosa terrazza che offre una vista panoramica di uno scorcio di città – è stato lo studio Vemworks, lo stesso che ha progettato la sede di Milano.

«Il nuovo spazio di lavoro è concepito in maniera molto differente rispetto a quanto siamo abituati a vedere alle nostre latitudini. Nasce per sostenere l’interazione tra le persone in un’ottica di networking», spiega l’architetto Emanuele Corte, membro di Vemworks. «Con questo intervento Axpo e Vemworks rendono omaggio all’importanza che il progetto riveste nell’idea della riorganizzazione aziendale, dove lo spazio è un mezzo per mettere in condizione le proprie risorse, la vera energia, di rendere al meglio. Abbiamo sviluppato un progetto in cui lo spazio viene definito e costruito intorno alla persona, per andare incontro alle esigenze della realtà che cambia (nell’accezione Eraclitéa del termine). Il luogo di lavoro non può essere legato agli antichi stilemi dell’ufficio fatto solo di scrivanie, ma deve essere uno spazio organico, versatile, multifunzionale, per far esprimere al meglio i suoi attori».

Benché separati, non si percepisce troppo la distinzione tra spazi di rappresentanza e zone operative. Pareti di vetro che lasciano intravedere ciò che c’è oltre, impianti a vista, trattamenti parietali che rappresentano il funzionamento interno di parti elettriche e meccaniche. Questa scelta ha anche reso possibile far penetrare l’illuminazione naturale derivante dalle ampie superfici finestrate perimetrali.

Il settimo piano ha un’impostazione più tradizionale, dovendo dare privacy a diverse divisioni operative dell’azienda e i piani ottavo e nono richiamano il medesimo schema.

Particolare cura è stata dedicata al cuore pulsante del quartier generale di Axpo Italia: la trading room. Centro nevralgico di Axpo, è pensato e realizzato per essere al contempo accogliente e funzionale dotando i trader delle migliori tecnologie con 8 schermi per postazione e il collegamento costante con news di finanza e meteo da tutto il mondo.

Ma gli uffici di Axpo Italia non sono solo aree operative e sale riunioni: in ogni piano troviamo una zona kitchenette, molti phone boot dove poter telefonare in totale privacy, box dove poter lavorare e intrattenere conversazioni private, oltre alle zone relax.

Un relax garantito anche dalla creazione di spazi ludici dove rilassarsi e allenare la creatività: un tavolo da ping pong è sistemato al nono piano accanto alle aree operative e nella stessa zona trova spazio un calcio balilla, rigorosamente brandizzato Axpo e due videogiochi arcade all’insegna del vintage.

Al decimo piano, troviamo uno spazio multifunzionale: sala eventi oppure sala riunioni e zona di decompressione, dove poter lavorare in un ambiente più disteso. Gli spazi di questo piano sono completati da aree, in terrazza anche con copertura, dove poter consumare break e lunch all’aperto, particolarmente adatte all’esigenza attuale di distanziamento sociale. Qui si trova infine la Situation Room per i meeting di strategia aziendale.

Intorno allo spazio coperto, recuperato da un ex-archivio, una terrazza con vista a 360° sui tetti di Genova, allestita anch’essa per essere multifunzionale.

Efficienza energetica
Il nuovo impianto ad espansione diretta progettato e realizzato nei nuovi uffici di Axpo Italia è caratterizzato da altissimi valori di efficienza energetica. L'efficienza media stagionale dei nuovi condensatori esterni è circa 250% in raffrescamento e 170% in riscaldamento. Questo significa che l'energia frigorifera e termica prodotta durante l'anno è sempre maggiore rispetto all'energia elettrica consumata. Il sistema utilizzato è del tipo a recupero di calore, in grado cioè di trasferire l'energia termica derivante dal raffrescamento di alcuni ambienti in altre zone in cui è attivo il servizio di riscaldamento. Questo consente di riscaldare e raffrescare contemporaneamente ambienti con esigenze interne differenti garantendo sempre il massimo comfort possibile.

Impianto illuminazione Il progetto ha visto l’installazione di un sistema DALI per consentire una facile riconfigurazione rispetto alla disposizione iniziale, qualora gli spazi dovessero cambiare per mutate esigenze interne.  Un sistema che oltre agli aspetti energetici, elettrici e di climatizzazione, permette innovazioni interessanti in termini di building management complessivo, notevoli vantaggi di performance economica e di comfort ambientale.

Tutte le postazioni operative sono realizzate in Fenix, superficie anti impronta ad alta resistenza abrasiva con speciale coating superficiale antibatterico, facilmente lavabile.

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