Giovanni Origone
Il pittore delle colline del Gavi e di Voltaggio - di Diana Bacchiaz
Tra i vitigni del Gavi, nel verde di queste prospere colline e tra un bicchiere di buon bianco e l’altro, ecco Giovanni Origone, con cavalletto e colori che assieme a Natale De Luca, il sempre allegro suo amico e maestro, celebre artista genovese, lo vede andare tra le fasce dei preziosi grappoli, fermarsi nel verde a dipingere dal vero. Ed ecco nascere questi intimistici e poetici capolavori, con forme colori nati proprio dalla natura, ma con una interpretazione fortemente personale e notevoli connotazioni astratte. Il suo percorso nasce trent’anni fa, la sua anima poetica e sensibile attratta dalla spirituale essenzialità di Morandi che studia con attenzione, splendidi infatti alcuni studi su Morandi, con tonalità azzurro grige di sottile malinconica poesia, in cui la trasparenza e la luce rappresenta il fondamento delle sue opere. Usare pochissimi colori è una sua particolare caratteristica, che lo rende poetico e surreale soggetti, si può notare come essi non perdano di realismo, ma acquistino in sottile spiritualità e poesia.
Passa quindi alla natura, con studi sul Cezanne impressionista. Abile nel ritrarre la forma e nell’uso del colore, estraendo dalla natura, dalle verdi colline, spiritualità e interiorità, nei silenzi della campagna, l’utilizzo sapiente del colore e le vibrazioni della luce, una particolare vibrazione luminosa. È la luce che crea questa sintesi tra volume e spazio. I paesaggi sono, tra la produzione di Origone, quella più emozionante e poetica. Vi dominano i colori verdi, distesi in infinite tonalità diverse, tra cui si inseriscono tenue tinte di colore diverso. Sono paesaggi che nascono da una grande sensibilità d’animo e che cercano nella natura la serenità e l’equilibrio senza tempo.
Ed ecco poi stravolgere il bagaglio di una vita, e affrontare l’informale con forza e capacità tecnica, passare dalle piccole dimensioni, alle grandi astrazioni informali ricche di grigi e forti rossi.
Nato a Genova nel 1944, da sempre affascinato dalla pittura e da ogni forma artistica, inizia un percorso solitario e da autodidatta che sfocerà in una sua ricerca personale e poi nell’amicizia con il ben noto De Luca, che lo spingerà ad una maggiore ricerca informale.
La bella mostra personale a Voltaggio è negli spazi della galleria il Castello, curata e presentata da Diana Bacchiaz, ottiene un bel consenso di pubblico e di critica. Per ottobre altra grande mostra alla galleria Il Punto a Genova.
Le opere