Pasolini e il passaggio dalla società contadina all’omologazione consumistica
Pierpaolo Pasolini fu un intellettuale poliedrico. Oltre che scrittore, poeta, regista, drammaturgo fu anche sociologo e antropologo.
Al Pasolini attento osservatore della grande trasformazione che investì l’Italia dagli anni Cinquanta è dedicato il ciclo di incontri che inizia mercoledì 19 gennaio.
Paolo Giovannini e Filippo Buccarelli, parleranno a partire dalle ore 17.30 sul tema “Italia in trasformazione: la lettura antropologica di Pasolini”. L’appuntamento è in Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale.
La rassegna, curata da Luisa Stagi e organizzata in collaborazione con Università degli Studi di Genova, è collegata alla mostra Pier Paolo Pasolini. Non mi lascio commuovere dalle fotografie in corso nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale
La grande trasformazione cui assistette Pasolini fu il passaggio radicale e repentino da una società-contadina a una nuova modalità produttiva, a nuovi stili di vita, a nuovi valori e orientamenti culturali.
Pasolini si schierò contro il travolgente processo di omologazione sociale e culturale che ha il suo centro nel consumismo come fenomeno di massa universale, un processo che ha cancellato le tradizioni, disperso e annientato enormi patrimoni culturali.
Il ciclo proseguirà con il seguente calendario:
- 26 gennaio – Luca Caminati e Giovanna Trento, Pasolini per l'Africa
- 2 febbraio – Francesco Pivetta e Luisa Stagi, Ogni diritto è crudele
- 9 febbraio – Alfonso Amendola e Ercole Giap Parini, Non lasciamo che uccidano i poeti”. Produzione culturale, società, conoscenza e lavoro intellettuale in Pier Paolo Pasolini
Nel rispetto delle norme vigenti per accedere alla sala è richiesto il Green Pass rafforzato verificato attraverso la app nazionale Verifica C19. Obbligo di mascherina FFP2.
Tutti gli incontri potranno essere seguiti, oltre che in presenza, anche in diretta streaming sul canale youtube della Fondazione per la Cultura (www.youtube.com/c/PalazzoDucale )