Serafini sui tifosi della Samp a Villa Croce
Elisa Serafini, assessore alla Cultura del Comune di Genova, spiega con un post perché ha concesso
l’uso di Villa Croce ai tifosi della Sampdoria.
“Un grande saluto alla Genova che mugugna da parte di Gloria, Federico, Serena, Davide, Christian e tutti i piccoli tifosi della Sampdoria che hanno scoperto in questi due giorni il Parco e il Museo di Villa Croce, nonostante i boicottaggi, nonostante le strumentalizzazioni, nonostante tutto. In tutto il mondo le squadre di calcio, basket o football sono parte dell’identità di una città, e sono integrate nelle politiche di promozione e aggregazione, in modo intelligente e costruttivo, senza preclusioni o pregiudizi. Se vi foste trovati a Chicago, non sareste stati incuriositi dalla festa dei Chicago Bulls? O magari dei Dolphins di Miami? L’unico errore commesso - con la massima buona fede degli organizzatori - è stato quello di appendere alcuni striscioni: rimossi dopo poche ore dalla segnalazione. Ma solo chi non fa nulla, non può mai sbagliare. In due giorni nessun danno al museo o al parco, ordinanze e limiti rispettati, 2000 persone da Genova, Italia e Francia nel Parco, 700 accessi al Museo, una valanga di bambini, famiglie, musica dal vivo, la promessa di una raccolta fondi per Parco e Museo e, infine, un solo grande messaggio: questo luogo non sapevamo neanche che esistesse: ci torneremo”.
La festa dei tifosi a Villa Croce
Gli striscioni della Sampdoria