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Borsino della politica

Borsino della politica, chi sale e chi scende tra i politici genovesi

SILVIA SALIS
La candidata sindaca del centrosinistra è data dai sondaggi in vantaggio di 3 punti, ma di poco sotto al 50%, soglia che le permetterebbe di vincere al primo turno. Domani, presenterà ufficialmente la sua corsa per Palazzo Tursi. Ha convinto tutto il campo largo e diversi esponenti che erano nel centrodestra.

PIETRO PICIOCCHI
Il sindaco reggente sta recuperando lo svantaggio che ha ereditato da Bucci alle scorse regionali, allora il centrodestra era andato sotto di 8 punti a Genova, ora è a -3. Dovrà però correre ancora di più, per portare avanti i tanti impegni amministrativi e la campagna elettorale. Lunedì, insieme alla deputata Ilaria Cavo, sua possibile vice, aprirà il point in via Ceccardi.

FILIPPO BIOLE’
L’avvocato civico è dato al 2,5%: i punti che servirebbero a Silvia Salis per vincere al primo turno, almeno stando ai sondaggi. In caso di ballottaggio, potrebbe essere dunque l’ago della bilancia. E avere, in caso di vittoria dell’ex lanciatrice del martello (apparentamento più probabile), un posto in giunta.

ILARIA CAVO
La deputata di Noi Moderati ha accettato di candidarsi e di assumere il ruolo di vice sindaco, naturalmente in caso di vittoria di Piciocchi. Nelle precedenti tornate elettorali aveva fatto faville: oltre 7500 preferenze alle regionali del 2020 e vittoria sulla rivale di ‘ferro’ Katia Piccardo alle politiche del 2022.

SILVIA PERICU
La figlia dell’ex sindaco Beppe Pericu ha deciso di candidarsi a sostegno di Silvia Salis. A differenza del padre, che è passato alla storia come uno dei più apprezzati primi cittadini di Genova, la docente universitaria e architetto non è molto conosciuta all’elettorato. Ma probabilmente si punta su nome e fattore emotivo.

ANNA PALMIERI
Dopo il drammatico crollo della palma, avvenuto in piazza Paolo Da Novi e constato la vita a una donna di 57 anni, restano dolore e responsabilità. La presidente del Municipio Medio Levante (FdI) ha messo subito in chiaro di aver avvisato Aster della pericolosità della pianta. “La stiamo monitorando”, era stata la risposta della partecipata del Comune.

 

 

GIANCARLO VINACCI
Come ad ogni tornata elettorale, all’ex assessore forzista della prima giunta Bucci, fatto fuori al primo rimpasto per volere di Toti (allora Toti, che era Toti, era in rotta con Forza Italia) è venuto il maldipancia (politico, s’intende). E’ uscito da Fratelli d’Italia per schierarsi con la candidata Salis. Ma ha specificato che non vuole poltrone, perché ne ha già avute parecchie. Nel campo largo lo hanno preso alla lettera: “Non si preoccupi!”.

TIZIANA LAZZARI
Chi la pensa struccata, a volte disordinata e con l’eskimo ha uno stereotipo della femmina di sinistra sbagliato, o quantomeno superato: si può essere donna progressista anche essendo una stimata e curatissima professionista (da 700mila euro annui, fonte sito Comune di Genova). Come nel caso della dermatologa e chirurgo estetico con il foulard griffato sempre attorno al collo. L’ex vice presidente di Palazzo Ducale e consigliera comunale (prima Lista Toti, poi FdI) è rimasta evidentemente delusa dal centrodestra, che le aveva fatto promesse (un assessorato) poi non mantenute. Così ha scelto la “persona Salis”.

GIOVANNI TOTI
Dopo il Liguria-gate, altri guai giudiziari per l’ex governatore, che da poco ha iniziato i servizi socialmente utili preso la Lega tumori. Secondo chi indaga, l’ex presidente avrebbe dato incarichi in Regione ad un imprenditore balneare per poter entrare gratuitamente in uno stabilimento di Ameglia. “Ho sempre pagato”, si è difeso. Ma al di là della vicenda giudiziaria, resta nella storia del giornalismo il botta e risposta tra il giornalista Mediaset e il direttore del Secolo XIX, avvenuto sulle pagine dello stesso quotidiano.

GIACOMO GIAMPEDRONE
L’assessore regionale alla Protezione civile, unico totiano in Giunta, è indagato insieme a Toti (stessa spiaggia stesso mare, di guai?) per aver favorito lo stesso imprenditore balneare di Ameglia. Per il momento, non si parla di dimissioni. E il presidente Bucci gli ha rinnovato la fiducia.

LILLI LAURO
La consigliera regionale di Fratelli d’Italia si è attirata le ire di tutti i giornalisti liguri. “Il giorno dopo, i giornali servono solo per fasciare le patate”. Questa la frase incriminata, seguita poi da inevitabili scuse. In passato (e allora la carta da giornale conteneva pure piombo), i quotidiani vecchi si usavano per fasciare i pesci. Ma, evidentemente, la meloniana ha citato il tubero per non passare per una pescivendola.

FEDERICA CAVALLERI
Dopo la rinuncia del presidente Andrea Carratù, il leghista ha deciso di candidarsi per Palazzo Tursi, nel Municipio Centro Est (il più importante di Genova) la decisione sul candidato presidente del centrodestra spetterebbe a Fratelli d’Italia, come maggior forza della coalizione. Ma ad insidiare la consigliera delegata, da poco meloniana, ci sarebbe Andrea Grasso, portavoce della deputata Ilaria Cavo.

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