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Aree di crisi industriali, firmato protocollo d’intesa tra Regione Liguria e sindacati

Super User 03 Ottobre 2023 439 Visite

Con un sistema economico ligure duramente colpito negli ultimi anni prima della pandemia da Covid e successivamente dalla crisi energetica, Regione Liguria, nella persona dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, ha sottoscritto con i sindacati - CGIL, CISL, UIL Liguria - un protocollo d’intesa sulla necessità di sostenere gli investimenti produttivi e la buona e stabile occupazione.

In particolare, per agevolare investimenti produttivi nell’area di crisi industriale complessa savonese e nelle aree di crisi industriali non complesse del restante territorio ligure, è stato concordato, in riferimento ai bandi di prossima emanazione a valere del PR FESR Liguria 2021-2027, di finalizzare il rilancio industriale, la salvaguardia e l’incremento della qualità e dei livelli occupazionali, tutelando il principio di parità di genere e il sostegno all’occupazione giovanile e a quella dei lavoratori svantaggiati.

"Un costante e fruttuoso dialogo con il mondo sindacale è alla base del raggiungimento di un obiettivo di comune interesse, cioè quello di rafforzare e stabilizzare l'occupazione, per un ambiente di lavoro sempre più sicuro e produttivo - sottolinea l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti - A dimostrazione di ciò, il rinnovato accordo firmato oggi, che prevede agevolazioni regionali a sostegno delle imprese dell'area di crisi industriale complessa del savonese e nelle aree di crisi industriali non complesse sulla base del criterio di proporzionalità tra investimenti da realizzare e quantità e qualità dell'occupazione prevista, è un grande risultato, in continuità con quanto fruttuosamente fatto in passato, per la reindustrializzazione di questi territori".

"Siamo confidenti - aggiunge l'assessore - che questo rapporto di collaborazione possa proseguire anche in futuro sui tanti temi che ci uniscono negli obiettivi comuni, di interesse nazionale, al fine di rafforzare l'occupazione e l'economia ligure".

Lotta alla burocrazia, Botta (Spediporto): “Ci ha fatti retrocedere nella serie B dell’economia mondiale”

Super User 03 Ottobre 2023 508 Visite

Un tema di stringente attualità, come confermano i numeri che il direttore generale Giampaolo Botta snocciola non senza preoccupazione: “La burocrazia grava sulle imprese per qualcosa come 90 miliardi di extra costi. Una situazione insostenibile, certificata anche dalla World Bank e che ha fatto scivolare l’Italia al 19° posto nel ranking economico internazionale. Insomma, è come essere in serie B”.

Botta è preoccupato non solo per le conseguenze per le imprese ma anche per tutti i cittadini: “La burocrazia è un vero e proprio “ergastolo amministrativo” – dice - che colpisce le aziende serie ma anche tutte le persone oneste, che ne restano imprigionate a vita. Poi, però, ci sono i “furbetti” che, invece, le regole non le rispettano”.

Il direttore generale di Spediporto lancia, dunque, l’ennesimo, accorato appello alla politica: “Basta lacci e lacciuoli, cominciamo ad aiutare le imprese in modo che possano lavorare in modo più semplice. Rendiamo l’Italia più competitiva, visto che, proprio per le lentezze burocratiche legate ai servizi, abbiamo ormai un gap importante rispetto agli altri paesi del G7”.

Semplificazioni indispensabili, come ha detto il presidente Alessandro Pitto durante l’assemblea pubblica di Fedespedi, che potrebbero aiutare in modo significativo anche lo sviluppo del Porto di Genova, visto dai cittadini (come certifica un recente sondaggio Tecnè per Primocanale) sempre più come risorsa fondamentale per lo sviluppo della città. 

“E’ un importante passo in avanti culturale – osserva Botta – Il porto è cuore pulsante di Genova, sia che lo si legga come centro gravitazionale per turismo e blue economy che come industria. Salutiamo, dunque, con favore questo cambio di mentalità: fino a qualche anno fa il porto era un ospite scomodo per Genova, ora è, invece, riconosciuto come risorsa fondamentale per lo sviluppo della città”.

E a proposito del futuro di Genova, Spediporto sarà uno degli attori della Genoa Shipping Week 2023, in programma dal 9 al 14 ottobre. In particolare, martedì 10, dalle 16.00, a Palazzo San Giorgio si svolgerà un convegno dedicato al progetto della Green Logistic Valley, sviluppato da Spediporto per coniugare, in Valpolcevera, sostenibilità, inclusione sociale e logistica.

Un’idea presentata, con grande successo, anche durante il recente Salone Nautico, dove Spediporto era presente con uno stand e nel cui ambito si è svolta una tavola rotonda legata proprio a queste tematiche.

Sanità, il bilancio di fine estate di Enrico Mazzino (Azione)

Super User 03 Ottobre 2023 991 Visite

“Siamo arrivati ormai ad un punto di profonda crisi. Sono necessari più che mai una serie di interventi strutturali sui quali Azione ha fatto proposte concrete. Queste sono state sintetizzate in dieci punti, oltre ad una ulteriore serie di proposte mirate a risolvere i problemi legati alla condizione di caos in cui continuano a versare i pronto soccorso e le liste d'attesa che spingono sempre più i cittadini verso il privato”. Così esordisce in una nota Enrico Mazzino, economista sanitario e docente all’Università di Genova nonché responsabile regionale del Dipartimento sanità ligure di Azione.

“Siamo arrivati - prosegue Mazzino - ormai ad un punto di crisi, senza interventi strutturali e siamo destinati ad un drammatico declino che porterà ad uno smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale per come lo conosciamo oggi. Anche in queste settimane, come Azione, stiamo dicendo in maniera molto chiara e netta che la sanità dovrebbe essere una priorità assoluta per il governo in vista della prossima legge di Bilancio”.

“Io credo - aggiunge l’esponente di Azione - si debba puntare sul personale sanitario che dovrebbe essere rafforzato sia dal punto di vista numerico che delle remunerazioni. Per poter ampliare le dotazioni di organico si deve però contestualmente affrontare un altro problema, ossia quello della scarsa attrattività del SSN, specie per alcune specialità. Medici ne abbiamo e con i dovuti incentivi il SSN non avrebbe grandi problemi a reperirli. Di infermieri invece proprio non ce ne sono. Come risulta anche dai dati OCSE mancano decine di migliaia di infermieri, siamo di fronte ad un vero problema strutturale anche in questo caso”.

“Come Azione - si legge nella nota - abbiamo sintetizzato in 10 punti gli interventi necessari. Tra le azioni politiche, la ridefinizione dei rapporti istituzionali e di governance tra Stato, regioni e province autonome anche nella prospettiva di un’Unione europea della salute e l’aumento del finanziamento del SSN nei prossimi tre anni insieme ad una razionalizzazione della spesa; la ridefinizione degli obbiettivi di salute nazionali e regionali e conseguente revisione del sistema dei LEA, dei LEP e degli standard ospedalieri ex DM 70/2015 con gestione attiva delle liste di attesa.

Quanto alle azioni governative, invece, il varo di un piano straordinario di assunzioni per il personale sanitario e offerta di adeguate motivazioni agli operatori sanitari garantendo un maggiore livello di professionalità, prospettive di carriera chiare e un migliore equilibrio tra vita lavorativa e privata; la riorganizzazione e regolamentazione del rapporto tra pubblico e privato e costituzione di un’Agenzia Europea per le emergenze di salute pubblica; il riordino delle aziende Ospedaliero-Universitarie e IRCSS ridisegnando i rapporti tra ricerca, didattica e clinica, investendo in ricerca almeno il 3% del Fondo Sanitario Nazionale, con particolare attenzione alla ricerca applicata e al miglioramento del sistema con l’introduzione della “Value Based Medicine”, concetto proposto dalla Harvard Business School che segnerebbe il passaggio da una logica basata sulle prestazioni sanitarie e i volumi di attività, ad una logica incentrata sui concreti risultati di salute per il paziente, tenendo conto di tutti i costi diretti e indiretti sostenuti per raggiungere tali risultati. Ancora, l’istituzione di una Agenzia Nazionale di Sanità Pubblica (ANSP) con status di organo unitario tecnico-scientifico, strutturato a livello nazionale ma con articolazioni regionali, con Dipartimenti per aree e servizi, anche per rilanciare il Piano Nazionale per la Prevenzione.

Infine tra le azioni gestionali, il monitoraggio dell’applicazione del DM 77/2022 con correzioni delle eventuali criticità emergenti per garantire la continuità assistenziale e l’integrazione attiva tra servizi sanitari e sociali; l’attivazione di un Piano Nazionale per la formazione alla Leadership e al Management per la dirigenza del SSN in collaborazione con le scuole italiane di Sanità pubblica e gestione dell’Albo Nazionale dei Direttori Generali con maggior trasparenza e miglior valutazione delle competenze; la trasformazione digitale del Servizio Sanitario Nazionale, come previsto dal PNRR, con lo sviluppo di applicativi informatici efficaci per fini epidemiologico-statistici e amministrativi e per le attività cliniche (telemedicina e intelligenza artificiale); il monitoraggio dell’applicazione del PNRR rispetto all’ammodernamento logistico, tecnologico e edilizio delle strutture sanitarie per garantire l’umanizzazione delle cure, la sicurezza delle pratiche e il contenimento delle infezioni correlate all’assistenza.

Ultimamente sono state presentate due proposte per affrontare il problema riguardante il caos dei pronto soccorso e quello delle liste di attesa che è ben lontano dall’essere risolto, come ha affermato anche il nostro responsabile nazionale Walter Ricciardi che sarà a Genova il prossimo 23 ottobre al convegno sanitario di Azione che ho organizzato insieme alla mia squadra.

L’Italia registra anche una spesa ‘out of pocket’ sopra la media europea, segnale che le richieste di salute dei cittadini non trovano risposte nel SSN; deteniamo inoltre il record mondiale della spesa sanitaria non intermediata quindi senza nessun valore di sistema. Tutto questo lascia ben trasparire il tentativo disperato dei cittadini di sopperire alle difficoltà di accesso ai servizi con liste d’attesa lunghissime, soprattutto diagnostiche e chirurgiche.

Servono 21 miliardi in più per mettere in sicurezza la sanità pubblica in Italia, a rischio collasso. Il governo ha appena annunciato invece un taglio di 4 miliardi e un piano di razionalizzazioni (un modo elegante per dire che saranno di meno) per esami, farmaci e posti letto.

A questo si deve aggiungere il fatto che ad inizio agosto è arrivata anche la prima sforbiciata sui fondi PNRR previsti per la realizzazione degli Ospedali e delle Case di Comunità.

E in Liguria questo taglio dove colpirà? Quante saranno le strutture definanziate? Delle 76 strutture sanitarie finanziate coi fondi comunitari, quante salteranno in Liguria? In Italia sono a rischio una struttura su quattro. E in Liguria che succede? Secondo i documenti che la Regione ha inviato al governo ci sono 4 strutture che sono di "nuova costruzione" e che quindi rischiano di essere definanziate”.

“Il governo Meloni continua a ridurre gli investimenti e i finanziamenti alla Sanità pubblica, che nei prossimi anni scenderà sotto il 6,5% del PIL: il Servizio Sanitario Nazionale è a rischio collasso, mancano fondi e servono nuove assunzioni. Anche in Liguria la situazione è drammatica, un buco enorme nei conti della Sanità, con un numero assai preoccupante di fughe verso altre regioni.

In conclusione, credo sia fondamentale, sia a livello regionale che nazionale, investire sulla Sanità pubblica per garantire a tutti il diritto alla cura, senza essere costretti a rivolgersi al privato, che potrà curare solo chi può permetterselo, aumentando le disuguaglianze e le distanze tra la popolazione. Lavoreremo molto su questo, è una promessa”, hanno affermato Enrico Mazzino e Roberto Donno, segretario regionale di Azione Liguria.

Festival delle regioni, assessore Scajola relatore al tavolo per lo sviluppo territoriale

Super User 03 Ottobre 2023 387 Visite

‘Per lo sviluppo. Opere pubbliche, logistica, porti, aeroporti, digitalizzazione, innovazione, tecnologia, ricerca’: questo il tema del tavolo a cui ha preso parte ieri pomeriggio all'Archivio di Stato di Torino l’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia di Regione Liguria Marco Scajola in qualità di Coordinatore vicario della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni, nell'ambito dell'iniziativa 'L'Italia delle Regioni'.

In particolare Scajola ha tenuto una relazione con l’obiettivo generale di far emergere un’agenda delle priorità infrastrutturali fatta di proposte concrete da portare all’attenzione del Governo, con un focus sul ruolo cardine delle Regioni e sulla corretta pianificazione delle risorse: dal Pnrr ai fondi strutturali e di coesione.

“Un confronto importante, un tavolo nazionale dove ci siamo rapportati tra rappresentanti delle Regioni per fare il punto e sottolineare l’importanza della nostra coesione per affrontare le sfide di questi tempi - dichiara l'assessore Marco Scajola -. Nell’occasione ho ribadito l’importanza di avere al più presto una nuova legge nazionale sulla rigenerazione urbana, ferma in Commissione nonostante l’approvazione della Conferenza delle Regioni avvenuta ormai circa due anni fa. La rigenerazione costituisce infatti la più importante risorsa per lo sviluppo urbanistico, abitativo, territoriale e culturale attraverso cui conseguire la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, dei centri storici, ma anche delle aree periferiche più degradate. L’esempio virtuoso di tutto ciò è proprio la Liguria che, negli ultimi anni, è diventata trainante a livello nazionale in campo urbanistico: grazie alla legge regionale 23/2018 ha potuto fare grandi cose fornendo un contributo fondamentale ai suoi Comuni e finanziando, a oggi, ben 123 progetti per un totale di circa 25 milioni di euro e la progettazione di 24 varianti urbanistiche per oltre 400mila euro. Ritengo fondamentale dunque far sentire la voce delle Regioni, unica e compatta, per avere al più presto la succitata legge nazionale che colmerebbe una lacuna normativa e soprattutto un ritardo pluriennale in un campo strategico che ha il duplice valore di riportare in vita aree abbandonate e, al contempo, evitare nuovo consumo di suolo”.

L’assessore Scajola ha infine ricordato gli investimenti, senza precedenti, fatti negli ultimi anni da Regione Liguria in materia di rigenerazione urbana, edilizia scolastica e residenziale pubblica con finanziamenti europei, nazionali e soprattutto regionali attraverso il Fondo Strategico che, dal 2017 al 2023, ha garantito risorse per circa 300 milioni di euro.

Pedaggi A26, Piana (Lega): “Finalmente cashback rinforzato con rimborsi fino al 100%”

Super User 02 Ottobre 2023 544 Visite

“Sulla tratta Genova Pra’-Masone-Ovada dell’A26, che territorialmente presenta particolari complessità orografiche e infrastrutturali, oltre a volumi di traffico caratterizzati da una forte componente pendolare, finalmente arriva il cashback rinforzato con pedaggi rimborsati fino al 100% per i veicoli di categoria A e B se i transiti saranno in ritardo”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della III commissione Attività produttive Alessio Piana.

“A seguito di vari incontri con i responsabili di Autostrade per l’Italia e dell’ordine del giorno della Lega approvato dal Consiglio regionale - prosegue Piana - siamo riusciti ad avviare sperimentalmente il rimborso del 100% per tutti i transiti che hanno come origine o destinazione Ovada o Masone se saranno registrati più di 10 minuti di ritardo per almeno tre transiti al mese e il rimborso del 75% per i primi due transiti al mese sulla stessa tratta, sempre se saranno registrati più di 10 minuti di ritardo (se saranno oltre 15 minuti entro 29 chilometri il rimborso salirà al 100% e se saranno oltre 30 minuti per 30-49 chilometri il rimborso sarà comunque del 100%). La sperimentazione parte da oggi. La svolta sui pedaggi autostradali in A26 è stata presentata ai sindaci della Valle Stura dai responsabili di Aspi e dal viceministro del Mit Edoardo Rixi, che ringrazio per il proficuo lavoro”.

“Si tratta di un ottimo risultato e di un segnale importante per il territorio che è stato raggiunto nell’interesse dei residenti, studenti, lavoratori, pendolari, imprese ed Enti locali che da anni subiscono forti disagi e non potevano più sopportare la beffa di continuare a pagare per un servizio inaccettabile”, conclude il consigliere regionale della Lega.

FSC: 4,6 milioni per riqualificare tre impianti sportivi a Genova, Rapallo e Camporosso

Super User 02 Ottobre 2023 605 Visite

Ammonta a 4,6 milioni di euro il contributo del FSC (Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027) destinato all’impiantistica sportiva ligure, in base a quanto previsto dall’accordo firmato a Genova lo scorso 22 settembre tra il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il ministro degli Affari Europei e Politiche di coesione Raffaele Fitto e il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. La Liguria è stata la prima Regione d’Italia a sottoscrivere l’intesa col Governo per la programmazione del Fondo.

“I contributi del FSC 2021-2027 saranno impiegati per coprire parte dei costi per gli interventi di riqualificazione e adeguamento di tre impianti sportivi del territorio – spiega l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro. “Si tratta di lavori per i quali Regione Liguria aveva già stanziato o programmato un cofinanziamento: grazie all’accordo con il Governo l’Ente potrà destinare i fondi a nuovi interventi”.

Nel dettaglio, l’importo del contributo FSC è suddiviso in: 2,4 milioni di euro per l’intervento di riqualificazione dell’impianto sportivo “Nico Sapio” a Genova; 1,6 milioni di euro per il consolidamento strutturale, l’adeguamento impiantistico e l’efficientamento energetico del Centro natatorio comunale del Poggiolino a Rapallo; 600mila euro per l’intervento di riqualificazione dell’impianto sportivo “Zaccari” a Camporosso.

Fondi FSC, oltre 42 milioni di euro per interventi sulle strade e le piste ciclabili della Liguria

Super User 02 Ottobre 2023 464 Visite

Degli oltre 265 milioni di euro del FSC-Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 destinati alla Liguria, per i quali il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il ministro degli Affari Europei e Politiche di coesione Raffaele Fitto e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti hanno firmato l’accordo lo scorso 22 settembre, oltre 42 sono destinati a interventi infrastrutturali su strade e piste ciclabili.

“La Liguria – commentano il presidente della Regione Toti e l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone – è stata la prima regione a sottoscrivere questo accordo sui progetti finanziati con le risorse della programmazione regionale FSC 2021-2027: un risultato importante, che non solo premia il lavoro svolto fino a oggi e conferma la nostra elevata capacità di utilizzo dei fondi, sia nazionali che europei, ma che permetterà un utilizzo ancora più funzionale delle risorse”.

“I fondi destinati alle infrastrutture, ben 42 milioni di euro, permetteranno di avviare ben 42 interventi sul territorio, da Ponente a Levante, tutti immediatamente cantierabili, con progetti esecutivi già pronti – aggiungono Toti e Giampedrone – Si tratta di interventi di particolare valenza per la rete stradale secondaria ligure, sulle viabilità e di messa in sicurezza, in particolare sui Comuni dell’entroterra, particolarmente attesi e rilevanti per i tanti cittadini che ogni giorno le percorrono e per una regione come la nostra, tanto bella quanto fragile e delicata dal punto di vista idrogeologico. Si tratta di interventi strategici che fanno sistema con le azioni messe in campo da Regione Liguria, dal punto di vista dello sviluppo economico e della promozione turistica ed enogastronomica anche per contrastare lo spopolamento del nostro entroterra. Oltre a questo, una quota rilevante di questi fondi saranno utilizzati per realizzare importanti tratti del grande progetto di ciclovia che andrà a collegare Ventimiglia con Sarzana e, grazie alla collaborazione con le regioni Toscana e Lazio, Ventimiglia con Roma: anche su questo fronte – concludono – non solo lavori importanti per promuovere la mobilità sostenibile, ma anche dal punto di vista turistico, visto il crescente valore che l’outdoor ha per questo settore”.

Per l’area della città metropolitana di Genova i fondi ammontano a oltre 7 milioni e 900mila euro per interventi sulle strade:

- Circa 545mila euro per il primo lotto dei lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza della viabilità del comune di Rondanina a servizio della frazione di Retezzo

- Circa 450mila euro per la messa in sicurezza di un tratto di strada comunale (via Ex Guidovia) a Ceranesi;

- Circa 300mila euro per il secondo lotto dei lavori di messa in sicurezza di una frana a Lavaggi nel Comune di Moconesi;

- Circa 340mila euro per opere di messa in sicurezza stradale a Isola Soprana di Borgonovo Ligure, nel comune di Mezzanego;

- 1milione e 550mila euro per un Intervento di messa in sicurezza e consolidamento di un tratto di strada comunale in via Benedetto Chiappe a Cogorno;

- 375mila euro per il Consolidamento strutturale della carreggiata stradale in via Maggiolo a Cogorno.

- Circa 1,5 milioni di euro per un intervento di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico e della viabilità verso le frazioni Baestre e Vaccarezza nel comune di Propata;

- Circa 886mila euro per lavori di messa in sicurezza e adeguamento normativo di via Brodolini a Sant’Olcese;

- 1milione e 85mila euro per lavori di regimazione delle acque meteoriche a tutela delle frazioni Tre Pexi e Canciano e relativa viabilità comunale a Sant’Olcese;

- Circa 880mila euro opere di messa in sicurezza e consolidamento statico di strade comunali nel Comune di Avegno;

 

Per l’area della Provincia di Savona i fondi ammontano a oltre 4,2 milioni di euro per interventi sulle strade:

- 450mila euro per interventi di manutenzione straordinaria del ponte sul torrente Arroscia a Villanova d’Albenga;

- Oltre 2,9 milioni di euro per 4 diversi lotti di intervento di ripristino funzionalità ed efficienza delle reti viarie a Loano (Da Pietra Ligure a via Minniti; da via Minniti a via dei Gazzi; da via dei Gazzi al confine con Borghetto; via delle Caselle - via dei Gazzi - via Matteotti)

- 324mila euro per lavori di sistemazione strutturale ed infrastrutturale di via della Cornice e via Ranzi a Pietra Ligure

- 510mila euro per la sistemazione strutturale ed infrastrutturale di viale Repubblica a Pietra Ligure;

 

Per l’area della Provincia della Spezia i fondi ammontano complessivamente a oltre 14,6 milioni di euro per interventi sulle strade (7,8 milioni) e sulle piste ciclabili (oltre 6,8 milioni).

Per quanto riguarda le strade:

- Oltre 390mila euro per lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della strada comunale Mattarana - Carrodano Superiore a Carrodano;

- Oltre 870mila euro per lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di via XXV Aprile e via Giovato a Piano di Arcola;

- 950mila euro per il secondo lotto interventi di sistemazione del torrente Castagnola e della viabilità in sponda sinistra dal ponte della ferrovia al mare a Framura;

- 325mila euro per il terzo lotto dei lavori di contenimento del dissesto idrogeologico lungo le vie che portano alla Fortezza Castruccio Castracani a Sarzana;

- Oltre 800mila euro per la Manutenzione straordinaria della sede stradale e la realizzazione cunette della strada Vezzanelli-Collefiorito a Zignago;

- 427mila euro per Opere di mitigazione delle criticità idrauliche in località Chiappa a Varese Ligure;

- Oltre 2milioni e 250mila euro per 5 diverse opere di mitigazione delle criticità idrauliche in diverse località del Comune di Varese Ligure;

- 1milione e 780mila euro destinati alla Provincia della Spezia per diversi interventi su strade provinciali (730mila per lavori di messa in sicurezza sulla provinciale 14 in località Bastremoli a Follo; 500mila per interventi sulla provinciale 530; 550mila per lavori di messa in sicurezza della provinciale 51 a Fontanelle in Comune di Vernazza);

Per quanto riguarda le piste ciclabili:

- Oltre 5,8 milioni di euro destinati a Regione Liguria per la realizzazione di un nuovo tratto della Ciclovia Tirrenica dal centro di Sarzana a Santo Stefano Magra;

- 1 milione di euro destinati a Regione Liguria per la realizzazione di un nuovo tratto della Ciclovia Tirrenica all’interno del comune di Sarzana, lungo il canale lunense e villa Orlandini;

 

Per l’area della Provincia di Imperia i fondi ammontano a complessivamente oltre 15,8 milioni di euro per interventi sulle strade (2 milioni) e sulle piste ciclabili (oltre 13,8).

Per quanto riguarda le strade:

- 355mila euro destinati alla provincia di Imperia per l’integrazione della protezione contro la caduta massi della provinciale 68 di Rocchetta Nervina;

- 440 mila euro destinati alla provincia di Imperia per il ripristino della transitabilità lungo la provinciale 69;

- 500mila euro destinati alla provincia di Imperia per lavori di ripristino della sede stradale lungo la provinciale 28 a Caravonica;

- 400mila euro destinati alla provincia di Imperia per lavori di ripristino della sede stradale della provinciale 24 a Borgomaro;

- 300mila per un intervento di recupero strutturale del tratto di viabilità tra il centro di Vallebona e località Ciaudauda;

Per quanto riguarda le piste ciclabili i fondi, tutti destinati a Regione Liguria, riguarderanno la realizzazione della ciclovia tirrenica e, in particolare:

- 8,6 milioni di euro per il completamento degli interventi di messa in sicurezza dell’Incompiuta;

- 1,8 milioni di euro per la realizzazione della ciclovia tra la ex stazione ferroviaria di Diano Marina e l'incrocio tra via Sanzio e Via della Rovere;

- 1milione e 570mila euro per la realizzazione della ciclovia sul dell’Incompiuta tra Imperia e Diano Marina

- 1,7 milioni di euro per la realizzazione della ciclovia tra San Bartolomeo al Mare e Diano Marina;

Torino, la Liguria protagonista al Festival delle regioni

Super User 01 Ottobre 2023 543 Visite

Regione Liguria protagonista al festival “L’Italia delle Regioni” che ha preso il via a Torino, ideato e organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

In particolare, la Liguria è presente al Villaggio delle Regioni in piazza Castello con il proprio stand, dedicato ai suoi Borghi tra i più Belli d’Italia e insigniti della Bandiera Arancione.

Nella giornata inaugurale, il vicepresidente della Regione Liguria e assessore all’Agricoltura e Promozione dei prodotti liguri Alessandro Piana ha partecipato oggi alla prima delle iniziative organizzate da Regione, uno spettacolo e degustazione di basilico genovese, olio della riviera ligure e vini DOP-IGP liguri a cura dei Consorzi di tutela e dell’Enoteca regionale.

"Desideriamo rinnovare in questo appuntamento la narrazione della Liguria - spiega il vice presidente Piana - delle sue eccellenze così connaturate al territorio. Grazie al lavoro sinergico con Assaggia La Liguria, i Consorzi di Tutela ed Enoteca Regionale sveliamo ancora una volta la qualità e la tracciabilità del basilico, dell'olio, dei nostri vini a cui si aggiunge il dinamismo e l'altissima professionalità dei nostri produttori".

Domani, domenica 1° ottobre, sempre in piazza Castello Regione Liguria organizza alle 11.30 uno spettacolo musicale di rievocazione storica ‘Viaggio nel medioevo’ a cura del Gruppo di Finalborgo “Ssonagli di Tagatam".

Alle 21 il presidente della Regione Liguria e assessore alla Cultura Giovanni Toti sarà presente allo spettacolo in programma presso l’Auditorium RAI di Torino con l’esibizione di due musicisti del Carlo Felice, il soprano Marika Colasanto e il pianista Marco Zambelli.

Paestum, si conclude oggi la tre giorni di Forza Italia nel nome di Silvio Berlusconi

Super User 01 Ottobre 2023 725 Visite

Si conclude oggi a Paestum la tre giorni di Forza Italia nel nome del suo fondatore, Silvio Berlusconi.

“Questa mattina si sta svolgendo il consiglio nazionale a cui abbiamo preso parte per apportare alcune importanti modifiche allo statuto. Un caloroso ringraziamento ai tantissimi militanti che dalla Liguria hanno raggiunto la Campania, per essere presenti all’evento e consolidare il ruolo centrale del nostro partito nel panorama nazionale”, ha detto il coordinatore ligure Carlo Bagnasco.

Carlo Bagnasco (a destra) e Giorgio Tasso

Turismo a Genova +3%, Toti e Bucci: “Svolta storica, città sempre più vivace e attrattiva”

Super User 30 Settembre 2023 755 Visite

Dopo aver battuto il record di turisti nel mese di agosto con 74.000 presenze tra italiani e stranieri segnando un 3% rispetto al 2022, anche settembre per la città di Genova si sta rivelando un mese particolarmente positivo per il comparto, grazie anche al Salone Nautico Internazionale che ha chiuso martedì con 118.269 visitatori, +13,9% dello scorso anno. Mentre gli hotel più piccoli e i bed and breakfast hanno fatto registrare il sold out e i più grandi hanno avuto un riempimento intorno all’85% a spiccare è stato soprattutto il turismo di qualità, gran parte a carattere internazionale.

“Genova sta segnando una svolta storica dal punto di vista turistico e i numeri di questo settembre lo stanno dimostrando – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Il Salone Nautico, manifestazione indissolubilmente legata alla nostra città, è stata la ciliegina sulla torta e ha sancito ancora una volta l’importanza della destagionalizzazione del nostro turismo. Questo salone non ha rappresentato soltanto un’ulteriore spinta per l’indotto del settore alberghiero ma anche per i ristoranti e tutte le nostre attività commerciali”. 

L’anno scorso Genova ha superato, per la prima volta, i 2 milioni di presenze. Nel 2023 invece nei primi sette mesi i turisti che sono venuti a soggiornare nel capoluogo ligure sono già un milione 300.000, con una crescita dell’11% rispetto al 2022 da record, dovuto alla crescita dei visitatori stranieri. Dall'1 al 17 settembre Genova ha avuto 115.600 presenze già in linea con lo stesso periodo dello scorso. Mentre gli italiani sono rimasti invariati (660.000 come lo scorso anno), le presenze straniere infatti sono cresciute di ben 130.000 unità. 

“Siamo orgogliosi di questi dati - aggiunge il sindaco di Genova Marco Bucci -, Genova risulta sempre più attrattiva dal punto di vista turistico. I numeri confermano la vivacità della nostra città e sono il frutto di un grande lavoro effettuato da tutte le istituzioni. Dopo un’estate di altissimo livello anche in questi primi giorni di autunno le vie di Genova sono piene di turisti affascinati dalle sue bellezze. Il Salone Nautico ha portato ancora una volta la nostra città al centro dei flussi turistici mondiali. Sarà solo l’inizio, le prossime settimane e i prossimi mesi saranno ricchi di appuntamenti imperdibili. I numeri registrati fino ad oggi rappresentano solo un punto di partenza: Genova e la Liguria dimostrano di essere sempre più apprezzate.” 

“Come in tutta la Liguria continua anche la crescita costante negli ultimi anni di francesi, tedeschi, svizzeri e britannici, gli anni post pandemia segnano il ritorno massiccio degli statunitensi, 48% in più, pari a 50 mila presenze complessive – aggiunge l'assessore regionale al Turismo Augusto Sartori - Un altro segnale importante di interesse verso la Liguria è stato manifestato da mercati storicamente secondari per la nostra regione, come quello dell’Australia, del Canada, della Cina e del Brasile che hanno tutti superato le 10 mila presenze con crescite che vanno dal 75% di Canada e Brasile ad oltre il 200% in più di Cina e Australia. Risultati ottimi ma non bisogna però dormire sugli allori: è fondamentale continuare ad investire in offerte sempre più diversificate con nuovi e accattivanti prodotti turistici che solo un territorio coeso dalla stretta collaborazione pubblico-privato può garantire”.

Corteo a Pra’, M5S Genova: “I cittadini del Ponente sono contrari a ulteriori servitù portuali”

Super User 30 Settembre 2023 561 Visite

“Migliaia di cittadini sono scesi anche oggi in strada per dire no alle servitù portuali e noi, come M5S Genova, abbiamo marciato al loro fianco. La battaglia avviata sia nelle piazze che in Aula, tanto nei Municipi quanto in Comune con iniziative, interrogazioni e mozioni, va avanti compatta e convintamente sosterremo i genovesi che combattono per salvaguardare la loro casa dalle servitù che Bucci vuole imporre al territorio. La risposta di oggi replica quella del 25 marzo: sfidiamo l’amministrazione e il Commissario a dire che il Ponente deve sacrificarsi un’altra volta. Il Ponente ha già dato. Il Ponente merita una riqualificazione nel nome della salubrità ambientale dove vivere e far crescere i propri figli senza lo spettro delle polveri sottili e dell’inquinamento acustico”. Lo dichiarano i consiglieri municipali con il capogruppo comunale del M5S Fabio Ceraudo a margine della manifestazione di oggi organizzata dai comitati del Ponente, ribadendo la centralità del M5S nelle battaglie contro le servitù.

All’apericena alla genovese di Maresca e Garassino c’erano anche Toti e Bucci

Super User 30 Settembre 2023 1525 Visite

Circa 150 persone hanno partecipato giovedì scorso all’apericena alla genovese, con piatti tipici e alla romana, organizzato da ‘Liguria si muove’ e ‘Cultura e sviluppo Genova’, associazioni che fanno riferimento all’assessore comunale al porto Francesco Maresca e al suo capo di gabinetto ed ex assessore alla Sicurezza Stefano Garassino, presso il ristorante Punta Vagno, alla Foce.

Il totiano Maresca e il leghista Garassino, che da tempo fanno da collante tra i loro due partiti, hanno radunato i propri sostenitori con questa motivazione: “Per augurarci un anno solare indimenticabile e continuare a costruire Genova”. In realtà l’aperitivo a molti è sembrato l’avvio di una campagna elettorale in vista delle future chiamate alle urne: il prossimo anno si voterà per le europee e per il rinnovo di diverse amministrazioni comunali, molte anche liguri.

A rafforzare questa tesi sono state le presenze del presidente Giovanni Toti e del sindaco Marco Bucci. Ma mentre il primo cittadino ha fatto un intervento amministrativo, nel quale ha evidenziato i tanti lavori in programma: “Stiamo preparando la città per i nostri figli e i nostri nipoti”, il governatore ha preferito vestire i panni del leader che governa la regione, lasciando intendere che quel “Avanti Liguria” potrebbe non restare un semplice slogan ripetuto insistentemente sui social ma diventare presto un movimento politico. Obiettivo: terzo mandato.

Alla serata hanno partecipato: l’assessore comunale Marta Brusoni, la consigliera regionale Lilli Lauro, gli assessori municipali Teresa Lapolla, Lorella Fontana e Luca Rinaldi, i consiglieri municipali Fulvia Musso e Fabio Formichella e il coordinatore di Liguria si muove Christian Scarso.

Tra gli ospiti: l’armatore Ignazio Messina, il presidente dell’Accademia italiana della Marina mercantile Eugenio Massolo, l’ad di Cospe Alberto Pezzotta, i notai Francesco Felis e Piero Biglia di Saronno, il presidente di Fulgis Massimo Lusuriello, il cofondatore della Barabino & Partners Roberto Stasio, il direttore sanitario dell'Ambulatorio dentistico di Genova Uberto Piccardo e Alberto Pozzo di Stazioni Marittime.

Alla fine tutti si sono complimentati con Maresca e Garassino per la bella serata. Alla genovese.

 

Antincendio boschivo, Regione Liguria stanzia oltre 600mila euro

Super User 29 Settembre 2023 560 Visite

La Giunta regionale della Liguria ha deliberato, per la prevenzione e lotta agli incendi boschivi, l’erogazione dei contributi ai Comuni per le attività svolte dai propri gruppi comunali e intercomunali del Volontariato di Antincendio Boschivo impegnati in attività di spegnimento e pattugliamento nell’anno 2022.

Il contributo concesso ai Comuni provvisti di un Gruppo comunale o intercomunale che nel corso del 2022 ha effettuato ore di spegnimento e bonifica sugli incendi o ore di pattugliamento programmato del territorio è pari a euro 189.000 euro mentre il contributo concesso alle organizzazioni di volontariato per gli interventi svolti nelle attività di antincendio boschivo è pari a euro 88.000. La Giunta regionale ha anche stanziato altri 347.000 euro per la colonna mobile regionale supportata dai quattro Coordinamenti provinciali del volontariato di protezione civile e dalle cinque associazioni nazionali convenzionate con la Regione.

“Il sostegno finanziario della Regione Liguria – spiega l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone – ai gruppi comunali e alle organizzazioni di volontariato sia per operazioni di spegnimento sia di prevenzione sia monitoraggio viene stabilito in base alla loro operatività. Si tratta di un lavoro estremamente prezioso per la loro conoscenza del territorio ma anche per la grande disponibilità e spirito di collaborazione, che permette di rendere ancora più efficienti le operazioni di antincendio”.

Per il riparto delle risorse disponibili a favore delle Organizzazioni che nel corso dell’anno 2022 hanno effettuato attività di antincendio boschivo sono stati applicati i parametri indicati dal citato Piano regionale, assegnando un costo di euro 10/ora per le attività di spegnimento/bonifica sugli incendi e di euro 5/ora per le attività di pattugliamento programmato del territorio.

Inoltre, al fine di sostenere l’importante ruolo del volontariato antincendio boschivo nella difesa del territorio e del patrimonio forestale della Liguria la somma a bilancio residua è stata assegnata, distribuita equamente tra le organizzazioni di volontariato, per le spese obbligatorie e ricorrenti (assicurazioni, manutenzioni, ecc.).

“Quarant’anni al servizio della comunità”, una tre giorni per celebrare il volontariato

Super User 28 Settembre 2023 1099 Visite

Sono passati ormai quarant’anni da quando, a Genova, nascevano le SCAB – Squadre circoscrizionali antincendio boschivo. Le squadre nascevano dall’esigenza di rispondere in modo proattivo al problema degli incendi boschivi. E proprio da questa prima esperienza, negli anni Novanta, si è venuta a delineare la struttura del Sistema di Protezione civile, con i gruppi comunali che iniziarono a sviluppare competenze sempre più specifiche insieme alla necessità di contemperare la vicinanza al territorio municipale con il coordinamento centrale, per far sì di essere in grado di operare in ogni zona della città. 

Così sono nate le Unità di intervento comunali che, nel 2010, sono diventate Gruppo comunale.

E proprio per celebrare questa storia, per ricordare il lavoro di uomini e di donne che nel corso di questi quarant’anni hanno messo a disposizione le loro capacità al servizio della città, che è stato pensato di organizzare un evento che potesse essere una vera e propria testimonianza di come sia possibile sviluppare sul territorio una forza di volontari. 

Da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre, infatti, in città e più specificatamente in Porto Antico tra Calata Mandraccio e i Magazzini del cotone, si alterneranno eventi che faranno conoscere alla cittadinanza l’operato della Protezione civile, anche con dimostrazioni pratiche e con la presenza della colonna mobile.

«Il sistema della Protezione Civile è riconosciuto un’eccellenza a livello nazionale – dice l’assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile Sergio Gambino -. I volontari del “Gruppo Genova”, in particolare, da 40 anni lavorano al fianco dei genovesi per il benessere e la sicurezza della nostra città. Un gruppo che si è sempre dimostrato di fondamentale importanza, nel quotidiano come nella gestione e delle situazioni di crisi. In questo contesto desidero esprimere il mio profondo ringraziamento alla Protezione Civile per l'incessante impegno, la dedizione, il coraggio e per aver spesso messo a rischio la loro incolumità per garantire la nostra».

«Questo anniversario ci offre l’occasione di ringraziare ancora una volta tutti gli uomini e le donne della Protezione Civile genovese e ligure – afferma l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone - che costituiscono un supporto prezioso per la nostra sicurezza e rappresentano una sorta di ‘esercito di pace’ sempre a disposizione dei cittadini e dei territori. Regione Liguria è e sarà sempre in prima linea per sostenere l’impegno di chi ogni giorno protegge, aiuta e informa i cittadini in caso di pericolo. Negli ultimi anni la nostra Protezione civile è stata profondamente rinnovata fino a diventare un modello per tutto il Paese, affrontando diverse emergenze, dalle alluvioni alla devastante mareggiata del 2018, dal crollo di ponte Morandi alla pandemia da Covid-19. Questo è stato possibile grazie all’omogeneizzazione del sistema d'allerta nazionale a colori, all’attivazione della sala operativa della Protezione civile disponibile 24 ore su 24 per affrontare le emergenze. Il più sentito grazie va quindi alla nostra Protezione Civile – conclude Giampedrone - che da anni rappresenta un fondamentale supporto per la sicurezza del territorio».

 

I NUMERI DELLA PROTEZIONE CIVILE 

I volontari di Protezione civile sul Comune di Genova sono 320.

Nel 2023 (dati aggiornati al 27 settembre) sono state lavorate 2091 giornate per un totale di 10.500 ore.

Nel 2022 sono state lavorate 2928 giornate per un totale di 16.200 ore.

Nel 2021 sono state lavorate 3325 giornate per un totale di 18.290 ore. 

Nel 2020, in piena emergenza Covid, sono state lavorate 5361 giornate per un totale di 32.500 ore.

 

IL PROGRAMMA

Venerdì 29 settembre 

09 Arrivo della Colonna Mobile (Mezzi e volontari) presso l’area di Calata Mandraccio 

09.30 Laboratorio: “Come si costruisce un campo per accogliere le persone” 

10 Dimostrazione: “Costruzione di un campo accoglienza” 11,00 Laboratorio: “Alluvione - buone norme di protezione civile” 

12 Dimostrazione: “Interventi in corso di evento di protezione civile - monitoraggio ed interventi” 

15 Allestimento campo 

15 Laboratorio: “Incendi boschivi ed incendi di interfaccia - attività di prevenzione” 

16 Dimostrazione: “Interventi di lotta attiva” 

 

Sabato 30 settembre  

09 Convegno: “Da 40 anni al servizio della Città” 

14 Dimostrazioni: - “Definizione della logistica del campo, smontaggio e montaggio tende” - “Utilizzo carrello idrogeologico e motopompe” - “Interventi di lotta attiva incendi boschivi” 

  

Domenica 1 °ottobre 

09 Dimostrazioni: - “Definizione della logistica del campo, smontaggio e montaggio tende” - “Utilizzo carrello idrogeologico e motopompe” - “Interventi di lotta attiva incendi boschivi”

15 Smontaggio campo

Alle attività parteciperanno le scolaresche genovesi.

Filse, 950mila euro dal Fondo di rotazione dedicato alla locazione

Super User 28 Settembre 2023 491 Visite

Ammonta a 948mila euro la cifra ancora disponibile per il Fondo di garanzia – sezione locazione gestito da Filse. Si tratta di un fondo di rotazione finalizzato a ridurre il rischio, per il proprietario, derivante dall’insolvenza del conduttore, ma anche utile come sostegno temporaneo a chi non riesce a pagare l’affitto. 

Il Fondo si attiva rimborsando al proprietario l’importo dei canoni non pagati dal conduttore, sino a un massimo pari a 12 mensilità, a partire dal verificarsi dell’inadempienza relativa alla terza mensilità, previa messa in mora senza esito di pagamento. Le garanzie sono emesse per la durata di cinque anni al termine dei quali i soldi ricevuti andranno restituiti al suddetto fondo.

“Parliamo di un fondo rotativo rilevante – dichiara l’assessore regionale all’Edilizia Marco Scajola -. Ha infatti una duplice funzionalità perché, da un lato, permette agli affittuari di avere un supporto concreto per superare un momento di difficoltà e, dall’altro, tutela i proprietari che possono così avere il canone di locazione garantito. Per gestire al meglio queste risorse ci avvaliamo del prezioso sostegno dei Comuni e delle Arte che svolgono un grandissimo lavoro su tutto il territorio ligure”.

Da sottolineare che la richiesta deve essere presentata al gestore da parte del proprietario, con l’eventuale mediazione di Arte o di un Comune, corredata da una attestazione rilasciata da parte del soggetto attraverso cui è stato individuato il conduttore, secondo le modalità di cui alla DGR n. 68/13.

Ok del governo a finanziamento per prolungamento metro, l’assessore Campora ringrazia il ministro Salvini

Super User 28 Settembre 2023 594 Visite

«Il via libera ai 74,5 milioni di euro da parte del governo per il prolungamento della metropolitana fino a Rivarolo e per il completamento dei parcheggi a servizio della stazione Martinez-Terralba consente di procedere sui cantieri già aperti e quindi sull’implementazione della rete metropolitana, nel Levante e nella Valpolcevera. Ringrazio il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il viceministro Edoardo Rixi: dare risposte in tempi certi sulle progettualità in corso con certezza nei finanziamenti è fondamentale per procedere nei cantieri e arrivare all’ultimazione delle opere nei tempi che ci siamo dati». Lo dichiara l’assessore alla Mobilità Matteo Campora.

Il Teatro Modena di Genova ospiterà il workshop di Heart Global Arts

Super User 27 Settembre 2023 868 Visite

Per la prima volta un laboratorio di Heart Global Arts si terrà in Italia. Ad ospitarlo sarà Genova, nelle date 1-2-3 ottobre, con gli studenti del Liceo Deledda e del Deledda International School.

Le prime due giornate di laboratorio si terranno alla palestra PGS Auxilium in via Cagliari e lo spettacolo finale sarà al Teatro Modena di Sampierdarena alle ore 20.

Heart Global Arts, organizzazione internazionale no profit, ha come missione quella di creare connessioni globali e supportare i giovani di tutto il mondo nei loro anni di crescita (6-20 anni) grazie alla musica.Giovani artisti e insegnanti volontari internazionali conducono laboratori musicali in lingua inglese della durata di 3 giorni nelle scuole e comunità di tutto il mondo.

I biglietti per lo spettacolo saranno in vendita a partire dalle 19.30 della sera dello spettacolo.

Sanità e formazione, Brunetto: “Via libera a protocollo d’intesa tra Regione e Università”

Super User 27 Settembre 2023 549 Visite

“Regione Liguria e Università degli Studi insieme per migliorare ulteriormente il servizio sanitario regionale, potenziando l’offerta formativa e allargandola alle diverse strutture sanitarie del territorio, dalle Asl agli ospedali pubblici e privati. In particolare, l’allargamento della formazione alle Asl del Ponente e Levante ligure porterà sul territorio non soltanto i professori universitari dell’Università di Genova, ma anche gli specializzandi che, in un immediato futuro, rimarranno nelle strutture sanitarie periferiche contribuendo così a ridurre il problema della grave carenza di medici nelle ‘ali’ territoriali della sanità ligure”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto.

“Sono soddisfatto - prosegue Brunetto - che l’Assemblea legislativa della Liguria abbia approvato il Protocollo generale d’intesa fra i due Enti, che prevede una fattiva collaborazione con ‘l’obiettivo di ottimizzare la qualità dell’assistenza sanitaria basata sulla centralità della persona e di promuovere la formazione delle figure sanitarie basata sulla centralità dello studente’. La formazione è fondamentale e il connubio tra mondo sanitario e Università porterà una migliore offerta delle attività sanitarie in tutta la Liguria. Anche grazie alle audizioni in II commissione Salute e Sicurezza sociale e a seguito delle discussioni fra i colleghi consiglieri siamo riusciti ad arrivare a un ottimo risultato che prevede una perfetta sinergia tra sanità regionale e Università”. “Un accordo che garantisce ai liguri che le attività dei nostri sanitari possano essere svolte al meglio nell’interesse dell’intera nostra comunità”, conclude il consigliere regionale della Lega.

“Staffetta della rinascita”: a Genova le bandiere del mondo per un messaggio di coesione tra i popoli

Super User 27 Settembre 2023 593 Visite

Sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre torna, per il terzo anno consecutivo, la Staffetta della Rinascita, l’iniziativa organizzata dal Consorzio delle Pro Loco di Genova insieme alle Pro Loco cittadine, con il sostegno e la collaborazione del Comune di Genova, Regione Liguria, Camera di Commercio di Genova e Unpli Nazionale.  

La Staffetta della Rinascita è stata ideata con lo scopo di sensibilizzare e coinvolgere la città su problemi importanti che condizionano la vita sociale e culturale, e per veicolare un messaggio di forte speranza e coesione, facendo “viaggiare” bandiere, invece di fiaccole, attraverso gli staffettisti che, da varie località le porteranno fino al centro della città di Genova. 

Dopo la prima edizione dedicata alla “rinascita” post pandemica e la seconda alle vittime di guerra nel mondo, la Staffetta 2023 è dedicata alle comunità che soffrono ingiustizie sociali, in particolare quella Ucraina, in rappresentanza di tutti i popoli invasi e oppressi. Quest’anno, inoltre, l’evento ricorderà anche la campagna nazionale della lotta contro il cancro al seno e alle associazioni come AISM, Telethon, Wall of Dolls sarà dedicato il “Villaggio del volontariato” in Largo Pertini il 1° ottobre. 

Le bandiere delle staffette sono già partite da varie parti del mondo e ogni staffetta, quindi, porterà a Genova la bandiera ufficiale dell’evento ed una bandiera proveniente direttamente da una località italiana o straniera, firmata dalle autorità dei singoli Paesi. 

Sabato 30 settembre due bandiere partiranno rispettivamente da Nizza e dal Principato di Monaco per poi proseguire verso Genova, fermandosi per delle tappe a Ventimiglia, Cervo, Loano, Finale Ligure, Celle Ligure, dormendo una notte al Santuario di Arenzano, per poi ripartire il giorno seguente in auto storica verso Voltri. Contemporaneamente, partirà la bandiera proveniente da Mumbai (India) dal Comune della Spezia per essere portata a Genova da Telethon. Nel tardo pomeriggio, infine, ci sarà una cerimonia a Camogli (a cura del Comune e della Pro Loco locale) per l’arrivo della Bandiera di Tristan da Cunha.

Sempre sabato 30 settembre partirà da piazza de Ferrari alle 15 anche “La Staffetta dei Bambini” un percorso ad anello che coinvolgerà le scuole primarie cittadine. 

Il 1° ottobre la staffetta della rinascita partirà da cinque punti diversi: il percorso Nord Est da Bargagli (bandiera Ucraina), il percorso Nord Ovest 1 dal Santuario della Guardia (bandiera Colombia), il percorso Nord Ovest 2 da Crocefieschi (bandiera della Nuova Zelanda), il percorso ovest (bandiere della Francia, Principato di Monaco, Ecuador e Carloforte), il percorso Est da Camogli (bandiera dall’isola britannica dell’Atlantico Tristan da Cunha e India). A queste si uniranno anche due staffette via mare in barca a vela dagli estremi est –ovest della città (Prà e Nervi) che si ricongiungeranno davanti al Museo Galata. Spazio anche a un percorso realizzato in bicicletta (tra Sestri Ponente e il Parco della Memoria).

Tutti i territori inseriti nel percorso saranno animati da eventi in ogni tappa del passaggio di testimone. Gran finale poi in piazza De Ferrari e nel centro città, dove dalle 18 si svolgeranno eventi, balli del Perù, Bolivia, Ecuador e Colombia oltre a quelli occitani, sfilate di abiti ecosostenibili, il tutto a cura di molteplici associazioni etniche. 

«Le Pro Loco sono associazioni di promozione sociale, per cui oltre alla valorizzazione del territorio, alla salvaguardia delle radici e delle tradizioni, portano con sé anche i valori etici e sociali di attenzione alle fasce più deboli della società. Genova ha ben 11 Pro Loco, alcune attive da molto tempo e altre più giovani ed è importante sostenere le loro iniziative, segno di una vivacità dei territori e dei volontari» dichiara l’assessore alle Pro Loco e Tradizioni del Comune di Genova Paola Bordilli 

«Lo sport si conferma uno degli strumenti di maggior efficacia per veicolare significativi messaggi sociali – commenta l’assessore allo Sport di Regione Liguria Simona Ferro – La “Staffetta della Rinascita” è nata proprio con l’obiettivo di restituire fiducia e speranza alla collettività in un periodo storico tristemente segnato dalla pandemia. L’edizione 2023 avvicinerà ancora una volta i popoli con una preziosa attività di sensibilizzazione su importanti tematiche come la lotta alle ingiustizie sociali e la ricerca sui tumori. Ancora una volta, attraverso una manifestazione virtuosa, lo sport si dimostra capace di unire centinaia di persone nel segno della solidarietà e della fratellanza».

«La terza edizione della Staffetta della Rinascita - dichiara Enrico Mendace, presidente del Consorzio Pro Loco - porterà in giro per la Liguria e Genova in particolare, un messaggio di fratellanza e coesione sociale, attraverso il passaggio di bandiere provenienti da tutti i continenti, allo scopo di testimoniare l’unità delle popolazioni contro le guerre, le ingiustizie, contro le sofferenze umane. Sabato ci sarà la Staffetta dei Bambini e domenica, oltre alla Staffetta principale, il Villaggio del Volontariato in centro città». 

«Un messaggio di vicinanza e coesione - ha detto il Segretario Generale della camera di Commercio Maurizio Caviglia - ma anche un messaggio che ricorda Genova protagonista del mare, delle scoperte e della capacità di raccontare il proprio saper fare in giro per il mondo e di apprendere nuove culture e tradizioni, facendole proprie. Questo è l'animo della nostra Città e la staffetta della rinascita, con le pro loco promotrici di questo sentimento di unione e capacità di fare, è una bellissima iniziativa che rispecchia la storia del territorio. Un messaggio che arriva da ogni parte del mondo e che deve essere portato in ogni parte del mondo».

Test di IT-alert, in Liguria 2 milioni di smartphone hanno ricevuto il messaggio

Super User 27 Settembre 2023 397 Visite

Oggi alle 12:01 circa 2 milioni di smartphone, quelli agganciati alle celle telefoniche operanti sul territorio ligure, hanno ricevuto il messaggio di test di IT-alert, il nuovo sistema di allertamento nazionale della Protezione civile.

Sono state solo 7, in un’ora, le telefonate effettuate al numero unico di emergenza 112 di persone, per lo più anziani, allarmate dal test.

IT- alert è lo strumento di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione che, una volta entrato in funzione, diramerà ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso, in particolare su 6 eventi di competenza del Servizio nazionale di Protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali o precipitazioni intense.

Il questionario reso accessibile durante la prova di oggi è funzionale a fornire feedback sul sistema e renderlo così ancora più preciso e utile.

"Il test del sistema di allarme pubblico IT-alert il Liguria è andato a buon fine - commenta l'assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - confermandosi uno strumento in più per la Protezione Civile. La capillarità del segnale è stata verificata dalla prova odierna e, anche se dovremo attendere qualche ora per avere i dati complessivi, possiamo già dire che non sono state riscontrate criticità: un risultato raggiunto anche grazie al lavoro puntuale che ha preceduto la giornata di oggi. È inoltre in corso un dialogo con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile sulla possibilità di declinare una parte del sistema IT-alert all'utilizzo territoriale, come ulteriore supporto alle allerte meteo, che già conosciamo e applichiamo su scala regionale. IT-alert si attiverà in caso di piogge intense, alluvioni, maremoti a seguito di eventi sismici, incidenti industriali ed emergenze nucleari: queste sono le codifiche su cui il Dipartimento regionale ha lavorato insieme a quello nazionale, ma la declinazione territoriale, qualora verrà messa in campo, potrà riguardare situazioni ancora più puntuali. IT-alert è frutto di un percorso avviato tre anni fa che ha ricevuto il via libera, tra gli altri, dai garanti della privacy e il cui unico scopo è salvare delle vite: nessun dato dei cellulari che ricevono il messaggio viene in alcun modo raccolto, archiviato o consultato".

Il sistema IT-alert non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle.

“Con la Liguria si va verso la chiusura del ciclo di sperimentazioni regionali del nuovo sistema – spiega Cosimo Versace, Direttore IT della Fondazione Cima e project manager di IT-alert – Si è trattato di una fase molto importante perché effettuare test su larga scala è molto diverso rispetto a quanto si è potuto fare nel nostro laboratorio di Savona, dove si lavora per forza di cose un numero molto limitato di celle. Grazie a queste prove si verifica l’effettiva funzionalità del sistema e, infatti, diverse criticità emerse con i primi test dello scorso giugno sono già state risolte. Ci muoviamo a grandi passi verso la piena operatività di IT-alert, prevista per il mese di febbraio del 2024”.

Ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere un messaggio IT-alert: non è necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione, e il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un'area il più possibile corrispondente a quella interessata dall'emergenza.

In futuro, quando IT-alert sarà in funzione, potrà accadere che un messaggio indirizzato a un’area possa raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa oppure in aree senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test servono proprio a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.

Nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene in alcun modo raccolto, archiviato o consultato né dal Dipartimento della Protezione Civile né dall’operatore telefonico di riferimento. I messaggi IT-alert viaggiano infatti attraverso il sistema di cell-broadcast, una tecnologia che consente agli operatori telefonici di inviare messaggi a chiunque si trovi in prossimità dell’area interessata coperta da specifiche celle di trasmissione della rete cellulare di uno specifico territorio.

Il sistema è unidirezionale, dall’operatore telefonico al dispositivo.

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