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Sgarbi: Toti può convivere con Forza Italia

Super User 19 Agosto 2019 1592 Visite

Vittorio Sgarbi, deputato alla Camera, commenta l’evolversi della crisi di Governo e lancia il modello (senza litigi) delle regionali per le politiche.
Il pensiero del critico va poi all’amico Giovanni Toti, che aveva ascoltato dalla prima fila del teatro Brancaccio.

“Mai momento - dice il parlamentare del gruppo Misto - fu più favorevole. La sinistra, grazie a Renzi, è divisa, e l’unione con i 5 stelle sarebbe la dimostrazione della fine della politica, come principi e valori, in nome della sopravvivenza e dell’opportunismo. Questo è chiaro a tutti, e soprattutto a Zingaretti che non può abdicare.

Al contrario, il centrodestra non è mai stato così unito. E non occorre pensare ai segretari nazionali, a Salvini, a Berlusconi, alla Meloni, ma alle realtà regionali, con Forza Italia articolata anche in fruttuose liste civiche.

La soluzione è semplice, e Mattarella non la può disconoscere: occorre trasferire il modello elettorale delle elezioni regionali sul piano nazionale.

“C’era conflitto al Governo, ed è esploso, e c’è armonia nelle Regioni - aggiunge Sgarbi - con amministrazioni politiche coese, nel fertile dialogo tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia e le altre liste concordi, in Piemonte, in Lombardia, Veneto, Liguria, in Basilicata, in Molise, in Sardegna, perfino in Sicilia.

Perché non si litiga in Liguria? Propongo, quindi, agli amici di Forza Italia - conclude Sgarbi - il modello Molise senza esclusioni e “damnatio memoriae”

Toti come ha vissuto fino ad oggi, può continuare a convivere con Forza Italia.

Come Iorio o Patricello in Molise.

Berlusconi deve puntare alla conciliazione di tutte le componenti restando in Europa.

Ha fatto una storia importante, è stato riabilitato da Renzi, ma non può essere il numero 2 di Salvini”.

La reazione di Salvini al post dell'ex assessora Fiorini

Super User 18 Agosto 2019 1173 Visite

“Ex assessore, sinistra e “democratica”, del Comune di Genova dichiara al mondo che infilerà spilloni in un bambolotto con la mia faccia. Ormai sono arrivati ai riti voodoo!”. Così ha reagito il vicepremier Matteo Salvini al post dell'ex assessora del Comune di Genova Elena Fiorini (articolo precedente)

Toti ormai parla come Salvini

Super User 18 Agosto 2019 1368 Visite

“L’emergenza sanitaria a bordo della nave Open Arms pare che non ci sia. Il Primo Ministro spagnolo Sanchez ora offre un porto sicuro: d’altra parte la nave è spagnola, dove altro sarebbe dovuta andare? Ma la Open Arms rifiuta l’offerta: troppi sette giorni di navigazione (che secondo me sono anche di meno, ma pazienza). Mi chiedo: visto che la nave da ormai 17 giorni sta davanti alle coste di Lampedusa, la soluzione sarebbe stata semplice fin dall’inizio! Forse è l’organizzazione umanitaria che usa i migranti salvati come ostaggi per la sua battaglia politica, sennò sarebbero già tutti comodamente e da giorni sul suolo spagnolo!”. Il post è del governatore Giovanni Toti, anche se sembra scritto dal vicepremier Matteo Salvini.

Beppe Grillo raduna i suoi a Bibbona

Super User 18 Agosto 2019 1055 Visite

Beppe Grillo, garante del M5S, ha radunato i suoi per decidere cosa fare nei prossimi giorni cruciali per il governo.
All’incontro, che si è svolto oggi a pranzo nella villa del comico di Bibbona, hanno partecipato Luigi Di Maio, Davide Casaleggio, Roberto Fico e Alessandro Di Battista, Francesco D’Uva, Stefano Patuanelli e Paola Taverna.
Durante il vertice i grillini avrebbero deciso di troncare definitivamente con Matteo Salvini.

Toti sulla situazione politica: che casino!

Super User 18 Agosto 2019 889 Visite

“Buongiorno e buona domenica dalla spiaggia della Liguria. Leggere i giornali in queste ore sciupa un po’ anche i pochi momenti tranquilli dell’estate: Renzi che si accorda con Grillo, Prodi che ritorna, la sinistra estrema che resuscita, Forza Italia che un po’ vuole votare, ma anche un Governo istituzionale tutto sommato... potrebbe andare. Chi salva e chi perde la poltrona! Che casino.
Pochi parlano di quello che serve all’Italia che non cresce. La soddisfazione per noi è vedere la Liguria che cambia e cresce, nonostante i tanti problemi che abbiamo affrontato e i troppi che remavano contro per interesse politico. Oggi spiagge piene e Genova invasa dai turisti, con tanti negozi aperti. Fare squadra paga. Per questo vogliamo CAMBIARE anche il Paese, partendo dai problemi e dalle cose da fare, non dai compromessi e dalle poltrone!”. E’ il post su Facebook del governatore Giovanni Toti.

Amarcord. Berlusconi, Biasotti e Toti insieme

Super User 18 Agosto 2019 1125 Visite

Era il 27 maggio 2015. Pochi giorni prima delle elezioni regionali del 31 maggio, Silvio Berlusconi scese a Genova per sostenere il suo consigliere politico Giovanni Toti nella corsa per la presidenza della Regione Liguria contro la candidata del PD renziano Raffaella Paita.
Nella foto vediamo Berlusconi tra Sandro Biasotti e Giovanni Toti. I tre potevano ancora sedere allo stesso tavolo. Sono trascorsi solo quattro anni, ma sembra passata un'eternità.
Allora non era certamente prevedibile che Biasotti avrebbe poi scritto una lettera al leader degli azzurri chiedendogli di fare un passo 'in alto' nel suo partito. Tantomeno che Toti si sarebbe addirittura fatto un movimento tutto suo staccandosi da Forza Italia.
L'unico segno premonitore poteva essere la cravatta arancione di Toti. Anche Biasotti le portava identiche durante le sue campagne elettorali per le regionali liguri, finite bene, nel 2000, e male, nel 2005. Eppure, ancora oggi il senatore è in Forza Italia.

Chi è lo spin doctor di Toti?

Super User 17 Agosto 2019 1444 Visite

Tra gli arancioni la domanda è ricorrente: chi consiglia nelle sue scelte Giovanni Toti?
Molti sono curiosi di sapere chi gli ha consigliato di accettare l'incarico (fallimentare) di Coordinatore Nazionale di Forza Italia in abbinata con Mara Carfagna e chi ha condiviso con lui il pollice verso sull'avventura azzurra, chi gli ha imbeccato il tormentone delle primarie o chi gli ha dato qualche dritta sui ritocchi al simbolo di “Cambiamo!” che è stato cambiato 3 volte con sempre meno arancione e sempre più azzurro.
Al netto della famiglia, che senz'altro una voce in capitolo l'avrà avuta, i principali indizi si concentrano non su Giampellegrini, segretario generale della Regione Liguria, ma su un altro "Giampe", l'assessore regionale Giacomo Giampedrone, il vero anchorman del Teatro Brancaccio.
Non a caso con lui e solo con lui il governatore ligure ha trascorso il Ferragosto a Veppo, frazione del Comune di Rocchetta Vara, presenziando alla 40° edizione della 'Festa dell'emigrante'.
Giampedrone, nominato nel listino alle scorse regionali e candidato mancato alle scorse politiche nel collegio 5 del Tigullio andato all'onorevole Roberto Bagnasco, come spin doctor sicuramente ha un avvenire.

Berrino: soppressione treni ingiustificata

Super User 16 Agosto 2019 1195 Visite

“E’ assolutamente ingiustificabile la soppressione di oltre dieci treni regionali, attuata da Trenitalia nella mattinata odierna. Ancora di più se si considera che siamo nel pieno del ponte di ferragosto con la Liguria visitata da migliaia di turisti e comunque in un giorno anche lavorativo. Nessuna sanzione che commineremo a Trenitalia potrà ripagare del danno di immagine inferto”. Non usa mezzi termini l’assessore regionale ai trasporti e al Turismo Gianni Berrino di fronte alla cancellazione di oltre dieci convogli regionali avvenuta questa mattina da parte di Trenitalia.
“Il contratto di servizio a cui Regione Liguria contribuisce pagando il trasporto regionale è chiaro – prosegue Berrino – i treni sono previsti anche il 16 agosto, un periodo molto importante per la nostra regionale e per l’impatto che può avere sui turisti. Quanto avvenuto questa mattina ha creato un grave danno a utenti e turisti che non potrà essere coperto nemmeno dalle sanzioni che Regione Liguria comminerà a Trenitalia. Serve che l’azienda garantisca il servizio per cui Regione Liguria paga e che in futuro fatti di questo genere non avvengano più”.

Toti cambia nuovamente il simbolo. E’ il terzo

Super User 16 Agosto 2019 1502 Visite

Giovanni Toti ha cambiato nuovamente, è la terza volta, il simbolo di Cambiamo.
Dopo la trofiata-trenette con Salvini, evidentemente il governatore ha voluto dare più spazio all’azzurro.
Se nella futura coalizione di centrodestra dovesse mancare il logo di Forza Italia, gli elettori avrebbero comunque un simbolo azzurro sul quale mettere la croce.

Siri a Di Maio: il mio pc in cambio del voto subito

Super User 16 Agosto 2019 1136 Visite

L’ex sottosegretario ai Trasporti Armando Siri (da Genova) ha proposto al Movimento 5 Stelle il suo “ricercato e famoso” pc in cambio di elezioni immediate.
“Dopo mesi di calunnie e diffamazioni – ha scritto Siri su Facebook - a mezzo stampa prive di qualsiasi fondamento, riannodo i fili dell'assurda vicenda che è stata strumentalmente costruita. Ho colto l'occasione per proporre un patto a Di Maio, di onore e lealtà verso i cittadini italiani. È un problema il mio pc? Ve lo consegno anche ora, ma poi al voto subito. Ci stai?”.

Bagnasco, Cassinelli e Muzio in visita al carcere di Marassi

Super User 15 Agosto 2019 913 Visite

Domani mattina, alle ore 10:00, una delegazione di Forza Italia composta dagli onorevoli Roberto Cassinelli e Roberto Bagnasco, membri rispettivamente della Commissione Giustizia e della Commissione Affari Sociali della Camera, e dal consigliere regionale Claudio Muzio, segretario dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa della Liguria e membro della Commissione Sanità, faranno visita alla casa circondariale di Genova Marassi.
La visita si inserisce nel quadro dell’iniziativa promossa a livello nazionale dal Partito Radicale e dall’Osservatorio Carceri dell’Unione Camere Penali, finalizzata a porre l’attenzione sulla situazione delle carceri in Italia.

Il puntaspilli dell’ex assessora Elena Fiorini

Super User 15 Agosto 2019 2820 Visite

L’avvocato Elena Fiorini, assessora ai Diritti e alla Legalità della giunta Doria, ha mostrato su Facebook il suo ultimo acquisto: una bambolina (tipo vudù) puntaspilli con l’immagine del ministro Matteo Salvini.
“Ho appena fatto un acquisto F-O-N-D-A-M-E-N-T-A-L-E! Li vendono a Lisbona eh, e si sono raccomandati di piantarci tanti spillini... E niente, a me mancava giusto un puntaspilli, manco a farlo apposta”, ha commentato l’ex assessora.

Ponte Morandi, un anno dalla tragedia

Super User 14 Agosto 2019 1034 Visite

11:36 del 14 agosto 2018, 11:36 del 14 agosto 2019. E' passato un anno ma sembra essere passata una vita, anzi 43 vite. Quelle stroncate da un incredibile, assurdo crollo di un ponte autostradale tra i più importanti d'Italia. Nello stesso istante di un anno fa, oggi, le campane di tutte le chiese di Genova hanno fatto sentire i loro rintocchi a lutto e tutte le sirene sono state messe in funzione. Un momento di sublime tristezza ma anche di speranza nella Fede, come Papa Francesco ha indicato nella lettera ai genovesi per l'occasione. Mentre il cardinale Angelo Bagnasco, nell'omelia della messa in suffragio, celebrata in un capannone poco distante dal ponte della morte e presente il presidente Mattarella, ha definito “angeli tra le braccia di Dio, affacciati dalla finestra del cielo a pregare per tutti”, le vittime di quello che il porporato ha definito “apocalisse che ci ha lasciati senza respiro”.
Commossa e determinata ha chiesto giustizia Egle Possetti, rappresentante delle famiglie delle vittime, indicando come sotto quelle macerie abbiano perso una parte del loro cuore. Le vittime, ha detto, sono state “condannate a morte” per unica colpa di essere stati in quel momento su quel ponte. Allo Stato ha chiesto di avere maggiore attenzione nell'affidare strutture pubbliche ai privati e comunque maggiore vigilanza su queste e chi le gestisce. “Tragedia del genere – ha detto la donna – non devono più accadere”. Ed ha invocato giustizia, la stessa che hanno indicato essere indispensabile i vice premier Salvini e Di Maio, con quest'ultimo che ha ribadito la volontà di revocare la concessione agli attuali gestori.
Parole commosse ed assicurazione che lo Stato è con Genova, sono venute poi dal premier Conte, che ha ricordato come sia più volte venuto a Genova per seguire l'iter prima di demolizione, poi di ricostruzione già peraltro iniziata. Voci sincrone poi quelle del sindaco di Genova e commissario straordinario alla ricostruzione Marco Bucci e del governatore ligure Giovanni Toti. Entrambe le massime cariche locali hanno ricordato come tutta la città, in tutti i suoi vari aspetti, abbia lavorato all'unisono per superare questa criticità, forse unica al mondo. Da sottolineare il messaggio di pace e fratellanza venuto da Alfredo Majolese, presidente della Lega europea musulmana, che ha affermato come i morti sia tutti tristemente uguali, non ci siano morti di una o dell'altra religione.
Unanime e convinta la gratitudine ed il consenso di tutti all'opera dei soccorritori, in divisa o volontari, andata oltre ogni dovere. Opera svolta, ha sottolineato l'arcivescovo, con amore.
Mentre invece una delegazione di Autostrade presente alla cerimonia non è stata gradita ai parenti delle vittime, che hanno chiesto a Conte di farla allontanare; di qui la decisione di andarsene. In una nota sarà poi spiegato come i rappresentanti dei gestori abbiano deciso di lasciare il capannone dove si celebrava messa per non creare imbarazzo.

Dino Frambati

Morandi, Toti: chiediamo verità e giustizia

Super User 14 Agosto 2019 857 Visite

“Oggi è il giorno del dolore, perché ricordiamo le 43 vittime, per le quali speriamo e pretendiamo che ci sia presto una giustizia , ma è anche il giorno dell’orgoglio perché un anno dopo Genova si è risollevata e tutto quello che poteva essere fatto, è stato fatto”. Sono le parole pronunciate dal presidente della Regione Liguria e commissario per l’emergenza Giovanni Toti nel corso della commemorazione per le vittime del crollo del ponte che si è svolta questa mattina nell’area dove sta sorgendo il nuovo viadotto, nei pressi della pila 9, ad un anno di stanza dal 14 agosto 2018. Alla commemorazione che è stata officiata dal cardinale di Genova arcivescovo Angelo Bagnasco, nell’hangar trasformato in chiesa, erano presenti i 200  familiari delle vittime insieme al Presidente della Repubblica, il premier Conte, i vicepremier Di Maio e Salvini, i ministri Tria, Stefani, Bonafede e il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci.
“Il primo abbraccio di ogni donna e uomo della Liguria – ha continuato Toti -  va a chi oggi è qui e ha perduto un familiare in quel tragico crollo di un anno fa. Vi assicuro che ogni giorno di questo anno abbiamo lavorato tutti per essere all’altezza del vostro dolore e di quel ricordo, per una morte assurda e inspiegabile che è diventata una terribile fatalità per voi”.
“Poi è il giorno del dolore – ha aggiunto il presidente della Regione Liguria -  io credo che il vostro dolore non si sanerà mai, come non si sanerà mai il dolore per chiunque abbia vissuto quella giornata. Mi rivolgo pertanto a lei Presidente della Repubblica che ha seguito giorno dopo giorno la nostra vicenda con tanta cura. Il dolore dell’Italia si può lenire solo con la verità che un tribunale può pronunciare. La strage di Genova non può rimanere uno dei troppi avvenimenti italiani dove c’è poca verità. Il dolore della Repubblica si sanerà quando sapremo cosa è successo e conosceremo le responsabilità”.
“Ma oggi è anche il giorno dell’orgoglio – ha proseguito - perché quest’anno abbiamo fatto tanto insieme, abbiamo lavorato ognuno con le sue differenze. Ringrazio pertanto tutte le Istituzioni dello Stato, i Vigili del Fuoco che sono intervenuti per primi e tutte le divise, fino a tutti coloro che hanno lavorato con grande generosità per far sì che la nostra Regione e la nostra città si riprendessero in fretta”.
Il Presidente Toti ha citato per ultimo “la pila, un termine che è diventato famoso”, ha detto,  “e che vediamo crescere alle nostre spalle, il simbolo di ciò che si può fare quando si lavora tutti insieme. E la rappresentazione del sogno di una comunità che può diventare realtà. Quindi con il dolore di oggi vi dico continuiamo a sognare insieme perché il traguardo non è lontano”.

Serafini: tenerissimi i politici che reclamano meritocrazia

Super User 13 Agosto 2019 1620 Visite

“Trovo tenerissimi i “politici” che in queste ore, dopo essere stati nominati dai partiti in Parlamento, inseriti nei listini bloccati alle regionali, candidati presidenti o sindaci senza primarie, e nominati in ruoli amministrativi senza alcun merito o esperienza, reclamano meritocrazia e rinnovamento della classe dirigente. Sbaglio o sono gli stessi che senza i giusti “accompagnamenti” e le opportune obbedienze, non sarebbero stati eletti neanche all'assemblea del condominio?”. E’ il post su Facebook dell’ex assessora comunale Elisa Serafini, rivolto evidentemente a quei politici nominati (e miracolati) che ora chiedono un sistema diverso da quello di cui sono stati i primi beneficiari.

Morandi, Cassinelli: Genova esempio sulle emergenze

Super User 13 Agosto 2019 1060 Visite

“Un anno fa il crollo di Ponte Morandi ha provocato 43 vittime e numerosi feriti. Una cicatrice indelebile per Genova e per l’intero Paese. Da allora è stato fatto molto. Una corsa contro il tempo per la ricostruzione come mai prima, mentre la giustizia fa il suo percorso per rilevare e punire le relative responsabilità. Genova e la Liguria hanno dimostrato orgoglio e senno, un esempio per il Paese su come affrontare emergenze di queste dimensioni”. Lo ha detto il deputato Roberto Cassinelli di Forza Italia.

Maresca rompe il silenzio degli arancioni

Super User 13 Agosto 2019 1355 Visite

“Io sono con Toti, ma di quello che chiede Berlusconi a Salvini mi frega meno di zero, a me interessa solo lavorare per il bene della mia città e della mia regione. Io provengo dalla scuola Bucci, il resto sono chiacchiere da divano”. Con questo post Francesco Maresca ha rotto il silenzio che avvolgeva gli arancioni da qualche giorno, da quando sono venuti a conoscenza della trattativa tra Salvini e Berlusconi che in qualche modo potrebbe penalizzarli.
Per il consigliere delegato al Porto, che è stato uno degli arancioni più attivi a palazzo Tursi, sono solo chiacchiere da divano. E non pettegolezzi di Ferragosto sotto l’ombrellone.
Maresca poi con un video invita Berlusconi a stare "a fianco dei nipoti che hanno bisogno di un nonno più presente".

Domani la commemorazione delle vittime del Morandi

Super User 13 Agosto 2019 773 Visite

A un anno esatto dal crollo del Ponte Morandi, che ha causato 43 morti e grande commozione in tutto il Paese, l’Amministrazione comunale ha previsto una cerimonia commemorativa per ricordare quella tragedia e manifestare ancora una volta il cordoglio, la solidarietà e la vicinanza dei genovesi ai parenti delle vittime.
Presenti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, rappresentanti del Governo, rappresentanti dei Familiari e numerose autorità civili e militari. L’Arcivescovo di Genova Cardinale Angelo Bagnasco officerà alle ore 10 presso il capannone della nuova Pila 9 del viadotto Polcevera (via Greto di Cornigliano), una Messa in suffragio e – dopo gli interventi istituzionali del sindaco di Genova Marco Bucci, del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, dei rappresentanti Familiari delle Vittime e del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte – la città di Genova si fermerà per un minuto di raccoglimento alle ore 11.36, nel momento esatto del crollo. Il suono delle campane delle chiese cittadine e il fischio delle sirene delle navi attraccate nel porto renderanno questo momento ancora più toccante.
La cerimonia civile e religiosa verrà trasmessa in diretta dalla Rai radiotelevisione italiana, ma – proprio perché si tratta di una commemorazione di tutta la città – i genovesi potranno prendervi parte in prima persona. Verranno infatti posizionati due maxi schermi sul lato nord e sul lato sud di via 30 Giugno grazie ai quali sarà possibile seguire la Messa e gli interventi delle autorità.
Per agevolare l'accessibilità ai partecipanti, il Centro commerciale La Fiumara ha messo a disposizione a partire dalle 6 di mattina, il proprio parcheggio che funzionerà – dunque – da vero e proprio parcheggio di interscambio. L’Amt ha infatti raddoppiato – dalle ore 7.30 fino alla fine della manifestazione – le corse della linea 63 e i cittadini potranno raggiungere l’area della cerimonia utilizzando la fermata posizionata in via Pieragostini.
Anche il servizio di trasporto passeggeri della linea della Metropolitana è stato intensificato: a partire dalle ore 8 del mattino i convogli transiteranno con una frequenza di soli 5 minuti e i genovesi dall’uscita della stazione di Brin potranno raggiungere il luogo della manifestazione con un percorso pedonale che da via Fillak e via Campi conduce, grazie ad una passerella, in via 30 Giugno.
Per garantire l'accessibilità e la sicurezza dei partecipanti, sono state inoltre modificate la sosta e la viabilità in alcune strade, quali via 30 Giugno, via Greto di Cornigliano, via Tea Benedetti, via Perlasca, via Bagnasco, secondo le modalità di seguito elencate, comprese le operazioni di preparazione, già a partire da martedì 13 agosto. 

Ecco, nel dettaglio, le disposizioni adottate dalla direzione Mobilità del Comune di Genova:
- via 30 Giugno in entrambe le direzioni nel tratto compreso tra ponte Mons. Romero e Via Sandonà di Piave e via Al Ponte Polcevera nel tratto che adduce alla via 30 Giugno stessa è istituito il divieto di circolazione e sosta veicolare con rimozione coatta dei veicoli inadempienti dalle ore 21,00 di martedì 13 agosto alle 14,00 di mercoledì 14 agosto;
- via Greto di Cornigliano, è istituito dalle ore 00,00 alle ore 14,00 di mercoledì 14 agosto il divieto di circolazione e di sosta veicolare con rimozione coatta dei veicoli inadempienti.
- via Tea Benedetti, in entrambe le direzioni, nel tratto compreso tra Ponte Mons. Romero e via Bagnasco, è istituito il divieto di circolazione dalle ore 7,00 alle ore 14,00 di mercoledì 14 agosto; 
- via Perlasca nel tratto compreso tra Ponte di Cornigliano e Ponte Mons. Romero, è istituito il divieto di circolazione dalle ore 7,00 alle ore 14,00 di mercoledì 14 agosto;
- via Bagnasco nel tratto compreso tra via Bianchi e via Tea Benedetti, è istituito il senso unico di marcia in direzione ponente-levante dalle ore 7,00 alle ore 14,00 di mercoledì 14 agosto. Ciò al fine di una migliore gestione della viabilità inerente la circolazione veicolare della zona interessata dalle modifiche alla viabilità.
- in Via Renata Bianchi, per i veicoli provenienti da mare, giunti all’intersezione con via Perini è istituito l’obbligo di svolta a sinistra.

Il sindaco invita la cittadinanza a partecipare, se possibile, alla cerimonia e comunque a ricordare le vittime di ponte Morandi alle 11.36 con un momento di raccoglimento.

Conclusa la demolizione del Morandi

Super User 12 Agosto 2019 1205 Visite

“La demolizione del Ponte Morandi è ufficialmente finita. Da oggi si parlerà solo della ricostruzione già cominciata. E a primavera, come promesso, Genova riavrà il suo viadotto. In Liguria si mantengono le promesse!”. E’ quanto dichiarato dal governatore Giovanni Toti.

Crollo Morandi, fine fiducia smisurata nel progresso

Super User 12 Agosto 2019 1175 Visite

“Il crollo del Ponte Morandi non è stata solo una grande tragedia per Genova e per l’Italia ma ha anche rappresentato uno spartiacque tra l’epoca della fiducia smisurata nel progresso tecnologico e l’epoca della consapevolezza che i problemi delle città, dei trasporti, della pianificazione, dell’architettura vanno affrontati e risolti ponendo sempre l’uomo al centro del processo. Dobbiamo essere consapevoli che è fondamentale occuparci di tutte le costruzioni che abbiamo ricevuto in eredità, antiche, vecchie, recenti ripensando le città esistenti e tutti gli elementi che le costituiscono”. Così Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori alla vigilia del primo anniversario del crollo del Ponte Morandi.
“Il nostro commosso pensiero - continua -  va innanzitutto alle 43 vittime, alle loro famiglie e ai tanti feriti che ancora oggi patiscono le conseguenze di quel crollo e va anche alle tante persone che hanno dovuto abbandonare le loro case. Siamo rammaricati che nonostante gli altisonanti impegni di un anno fa sull’avvio – in tutto il Paese - di efficaci iniziative di controllo e manutenzione delle infrastrutture pressochè nulla, purtroppo, sia stato fatto da parte del Governo e delle Regioni”.
“La complessa ricostruzione del Ponte – per Cappochin - e l’altrettanto impegnativa opera di riqualificazione della Valle del Polcevera saranno, invece, l’occasione per riconnettere quel quartiere con la città e la rete viaria autostradale. Saranno anche la dimostrazione di come si potrà avviare l’indifferibile nuova stagione della rigenerazione urbana per accrescere la resilienza urbana e territoriale, tutelare l’ambiente ed il paesaggio, favorire la coesione sociale e migliorare la qualità abitativa e dei trasporti”.
“Siamo orgogliosi -  dice ancora - che il nostro lavoro di stimolo verso l’Amministrazione affinchè si utilizzasse un Concorso di progettazione in due gradi per la rigenerazione della Val Polcevera abbia avuto successo: il Concorso è infatti l’unico strumento in grado di garantire qualità delle opere pubbliche, trasparenza e tempi certi”.
“E’ infatti al giro di boa - spiega Diego Zoppi, Coordinatore del Dipartimento Politiche urbane e Territoriali del Consiglio Nazionale – il Concorso “Parco del Ponte”, per il Masterplan di Rigenerazione del “Quadrante Val Polcevera” e del Nuovo Parco Urbano che il Comune Genova ha bandito lo scorso maggio in collaborazione con lo stesso Consiglio Nazionale e con l’Ordine degli Architetti di Genova”.
“Il 15 settembre prossimo - dice ancora -  la Giuria sceglierà il progetto vincitore che dovrà elaborare gli stadi successivi di progettazione per permettere all’Amministrazione di appaltare i lavori del Parco entro il 20 aprile 2020, data prevista per l’inaugurazione del nuovo Ponte, in modo che le aree a questo sottostante inizieranno ad essere sistemate, rendendo appetibile l’insediamento anche alle start up nel quartiere”.
“Il Progetto vincitore – conclude Zoppi - verrà anche verificato e approvato in tempi brevi attraverso un percorso di condivisione con i rappresentanti degli abitanti del quartiere, dell’industria della città, delle Istituzioni culturali e sociali per innescare un processo di rigenerazione urbana condiviso in maniera allargata, rispetto alla tradizionale sistema di approvazione dei progetti”.
E sarà proprio l’architetto Zoppi il prossimo 25 ottobre - nell’ambito della Conferenza internazionale sui Concorsi di Progettazione organizzata dagli Organismi internazionali degli Architetti, UIA e CAE -  ad illustrare a Parigi, al quartier generale dell’Unesco, il Concorso “Il Parco del Ponte” quale best practise considerati  i tempi rapidi per la sua attuazione, la partecipazione aperta e la garanzia di un adeguato rimborso a tutti gli ammessi al secondo grado e al vincitore delle altre fasi della progettazione.

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