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Il Genoa in caduta libera regge venti minuti, poi è travolto dall’Atalanta dello scatenato Retegui

Ekhator raccogli la palla (foto sito Genoa)

 

Sempre più in crisi e incapace di una reazione dignitosa, il Genoa incassa un'altra sconfitta (1-5) in casa di un'Atalanta assoluta padrona del campo. I rossoblù rimangono in partita per metà del primo tempo, pur non rendendosi mai pericolosi, ma al 24', dopo che i nerazzurri avevamo aumentato il ritmo di gara, capitolano al termine di una riuscita combinazione tra Ederson e Lookman conclusa con una zampata decisiva dell'ex Retegui. Da quel momento cala la notte nelle file del Grifone, schierato con un centrocampo di riserve e incapace di proporre trame di gioco oltre la metà campo. E' assoluto il dominio dei locali che prima dell’intervallo sfiorano il raddoppio in diverse circostanze.

Nella ripresa, con Vogliacco al posto dell'infortunato Bani, la musica non cambia, anzi peggiora. I bergamachi, scatenati e privi di opposizione, raddoppiano col bis del centravanti azzurro (facile tap-in su respinta corta di Gollini) al 50', calano il tris con una stupenda conclusione di Ederson e ottengono il poker dal dischetto (ancora con Retegui) dopo un fallo di mano in area di Vogliacco. Il quinto gol, firmato De Roon, precede l'unico lampo di marca genoana, registrato all'83 grazie ai due innesti Melegoni ed Ekhator. Il primo, un ex, lancia in verticale il giovane attaccante, bravo a sorprendere sia Kolasinac sia il portiere Carnesecchi.

Genoa da bocciare in blocco, ma i voti più bassi toccano al regista Bohinen, al mediano Thorsby e alle due punte Pinamonti e Vitinha, assolutamente impalpabili.

Pierluigi Gambino

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