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Liguria rigenera tour, Scajola: “5 giornate sui cantieri che stanno cambiando il volto della nostra regione”

Super User 27 Febbraio 2024 343 Visite

5 giorni, 4 Province, 26 Comuni, 10 vallate, 600 km. Questi i numeri del primo Liguria Rigenera Tour presentato oggi dall’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola.

Un ‘giro’ per tappe tra i cantieri conclusi, presenti e futuri di rigenerazione urbana da Ventimiglia a Sarzana con l’obiettivo di condividere con le amministrazioni locali e i cittadini le rilevanti politiche di riqualificazione messe in campo da Regione Liguria in questi anni. 

“Attraverso il Programma regionale di rigenerazione urbana in questi anni abbiamo portato avanti una vera e propria ‘rivoluzione’ – dichiara l’assessore regionale Marco Scajola -. Per noi parlano i numeri: 113 interventi, 23 milioni di euro ai quali aggiungere circa 70 milioni di investimenti in materia derivanti dai tre Pinqua di Sanremo, Genova e Sarzana. Sono cifre senza precedenti, sulle quali, però, non vogliamo sederci. Da qui l’idea del Liguria Rigenera Tour un modo per vedere quanto è stato fatto in questi anni, ma anche quanto sarà e, in generale, per metterci a disposizione delle comunità e sottolineare l’importanza delle politiche di rigenerazione urbana come strada da percorrere nel presente e nel futuro non solo a livello ligure. Con la prima edizione, alla quale ne seguiranno altre in località diverse, saremo sulla costa, nell’entroterra, in tutte le Province con cinque tappe che coinvolgeranno 26 Comuni e le rispettive amministrazioni. L’idea è quella di una rigenerazione urbana non fatta dall’alto, ma sempre più vicina e a misura delle persone e delle loro esigenze dalle città ai piccoli paesi”.

Il tour sarà, come detto, suddiviso in cinque distinte tappe: estremo ponente, imperiese, savonese, genovesato e spezzino.

La prima tappa, estremo ponente, sarà mercoledì 6 marzo, con questo percorso: Ospedaletti, Sanremo, Vallecrosia, Pigna, Apricale, Taggia.

Lunedì 11 marzo seconda tappa, imperiese: Santo Stefano al Mare, Aurigo, Chiusavecchia, Rezzo, San Bartolomeo al Mare.

Mercoledì 20 marzo terza tappa, savonese: Laigueglia, Toirano, Pietra Ligure, Altare, Albissola Marina.

Mercoledì 27 marzo quarta tappa, genovesato: Masone, Mele, Savignone, Favale di Malvaro, Chiavari.

Giovedì 28 marzo quinta tappa, spezzino: Varese Ligure, Framura, Monterosso, Sarzana, La Spezia.

Analisi Tecnocasa, il rendimento annuo da locazione delle case genovesi supera il 6%

Super User 27 Febbraio 2024 519 Visite

Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, il 19,6% delle compravendite immobiliari, nella prima parte del 2023, è stato realizzato per investimento, in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando la percentuale si attestava intorno al 16,8%.

L’inflazione in crescita, infatti, sta spingendo i risparmi sul mattone che viene sempre considerato un ottimo impiego del capitale. Influisce anche il ritorno dei flussi turistici che ha portato nuovamente alla ribalta gli acquisti di immobili da destinare a ricettività sia nelle città più attrattive sia nelle località turistiche. L’analisi considerata prende in esame locazioni a lungo termine e non stagionali. La possibilità di ottenere canoni di locazione continuativi induce prudenza nei proprietari, soprattutto negli ultimi tempi alla luce dell’incertezza e dei rincari dei costi energetici.

I rendimenti annui da locazione restano comunque interessanti: per un bilocale di 65 mq nelle grandi città italiane si è attestato intorno al 5,2%, le metropoli che spiccano per avere i rendimenti maggiori sono: Genova con 6,6%, Palermo con 6,4%, Verona con 6,3%.

 

PRIMO SEMESTRE 2023

Città - Rendimento annuo lordo da locazione

Genova 6,6%

Palermo 6,4%

Verona 6,3%

Bari 5,1%

Torino 5,0%

Napoli 4,9%

Roma 4,8%

Bologna 4,8%

Milano 4,4%

Firenze 4,1%

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

 

Chi investe nel mattone mira anche alla rivalutazione dell’immobile e, negli ultimi anni, abbiamo assistito a un recupero dei prezzi.

Gli investitori preferiscono le aree con la presenza di atenei, di servizi (il cui peso è sempre maggiore dopo il lockdown) e sottoposte ad interventi di riqualificazione.

In genere, chi investe nel settore immobiliare non guarda solo ai rendimenti da locazione ma anche e soprattutto alla rivalutazione del capitale. Dal 1998 al 2023, limitando l’esame alle grandi città italiane risulta una rivalutazione dei prezzi del 46%. Quella che si è rivalutata maggiormente è stata Milano con 132,1%, seguita da Napoli con 72,1% e Firenze con il 71,2%.

È nata Radio Liguria, prima emittente che trasmette solo canzoni in dialetto ligure

Super User 27 Febbraio 2024 1213 Visite

È nata Radio Liguria. Si tratta di una web radio privata no-profit che trasmette 24 ore su 24 canzoni in dialetto ligure, solo ed esclusivamente via internet dal sito www.radioliguria.it (anche www.radioliguria.net  e www.radioliguria.com ) e quindi potenzialmente ascoltabile in tutto il mondo.

Le canzoni in dialetto ligure sono circa 1.700, ma tante altre andranno a riempire la programmazione dell’emittente, che trasmette senza interruzioni pubblicitarie di alcun tipo. Sul sito, durante ogni brano, è indicato il nome dell’artista e il titolo della canzone.

Tra gli oltre 120 artisti presenti anche non liguri che cantano però in dialetto “zeneize”. Tra essi anche Mina, Massimo Ranieri e Fabio Concato, che cantano “Ma se ghe penso” la quale ovviamente è la più interpretata di tutte le canzoni tradizionali genovesi. A cantarla sono stati anche i Ricchi e Poveri, Antonella Ruggiero, Gino Paoli, Bruno Lauzi e, incredibile ma vero, anche Calimero!

Fondata da Massimo Morini dei Buio Pesto, Radio Liguria ha uno scopo benefico: al netto delle spese, l’utile annuale viene infatti devoluto al progetto “Ambulanza Verde”, che si propone di acquistare mezzi di soccorso o attrezzature mediche da donare alle Pubbliche Assistenze della Liguria. Ad oggi sono state donate 4 ambulanze, 4 automediche e 2 defibrillatori, contrassegnati ciascuno da una frase in dialetto. Ogni mezzo viene inaugurato pubblicamente.

La radio, non avendo introiti pubblicitari tradizionali, viene sostenuta da sponsorizzazioni private. Gli sponsor diventano parte integrante della radio, poiché viene loro data grande visibilità, con banner e relativo link sul sito, importante poiché la radio si ascolta solo navigando su di esso.           

Affitti brevi, Nasini: “Gli appartamenti turistici sono una risorsa, soprattutto in una Riviera con gli alberghi chiusi”

Super User 26 Febbraio 2024 665 Visite

I numeri a disposizione di Ape Confedilizia confermano l’importanza che gli affitti brevi stanno assumendo nell’ambito dell’offerta ricettiva e dell’industria del turismo, che è sempre più uno dei motori dello sviluppo ligure. Oltre ai dati  generali, fanno un certo effetto alcune situazioni locali che confermano come spesso gli appartamenti ad uso turistico siano un’ancora di salvezza per il settore, come spiega Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia della provincia di Genova e vicepresidente Confedilizia italiana: “In questa seconda metà di febbraio l’offerta di appartamenti a Portofino è di 84 unità e a Camogli di 67; si tratta di due località che in questi giorni sono prese d’assalto dai turisti anche per ragioni climatiche favorevoli. Senza i proprietari che affittano a giornata o a settimana, l’offerta turistica sarebbe incapace di rispondere alla domanda, visto che molti alberghi sono chiusi per ferie o ristrutturazione. Gli appartamenti a uso turistico fanno una vera destagionalizzazione e invece che cercare di tassare e di limitare questa tipologia, bisognerebbe essere grati del fatto che esista questa offerta”. I dati in possesso di Ape corrispondono a quelli relativi al più noto portale dedicato e riguardano solo le zone più centrali dei due comuni presi in considerazione.

Allargando lo sguardo al dato ligure oggi sono 25 mila gli appartamenti destinati agli affitti brevi in Liguria per un totale di 100 mila posti letto a fronte di un’offerta alberghiera ed extra alberghiera di 150 mila posti. Questo significa che ad ogni 3 posti in alberghi, bed & breakfast, agriturismi e altre tipologie consolidate corrispondono 2 posti negli affitti turistici brevi. A Genova e provincia sono circa 11 mila gli appartamenti destinati agli affitti brevi per un totale di 44 mila posti letto. Dunque, a Genova e in Liguria come in tutta Italia il fenomeno degli affitti brevi è in crescita e rappresenta una risorsa per molti proprietari e per il sistema turistico ligure.

“Qualche giorno fa il ministro Daniela Santanchè, che nel recente passato ha certato di stoppare gli appartamenti turistici, ha detto che a Genova e in provincia mancano gli alberghi. Noi oggi diciamo che in attesa che si costruiscano nuovi hotel o che ci siano meno chiusure invernali, dobbiamo sperare che gli appartamenti turistici siano sempre disponibili” conclude Nasini.   

Regione Liguria, assessore Piana: “250mila euro per promuovere l’agroalimentare”

Super User 26 Febbraio 2024 394 Visite

Nuovo slancio agli interventi promozionali sulle produzioni agricole, enogastronomiche ed ittiche della Liguria. È, questo, l’obiettivo della delibera di Giunta regionale, su proposta del vice presidente con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana, che approva il piano regionale degli interventi di valorizzazione delle eccellenze del territorio per l’anno in corso con uno stanziamento di 250mila euro.

“Insieme al Sistema Camerale continuiamo a promuovere la genuinità delle nostre eccellenze e i prodotti certificati – spiega l’assessore Alessandro Piana -, per il secondo anno in collaborazione con l’Agenzia regionale di promozione turistica 'In Liguria'. Si prosegue pertanto la strada per la creazione di un 'sistema Liguria' integrato, che lavori a 360 gradi, nell’ottica di una sempre maggiore visibilità, efficacia e trasversalità alle azioni di marketing territoriale per promuovere la filiera corta, il turismo enogastronomico, individuare nuovi canali commerciali e consolidare quelli esistenti. Il contenuto del Piano è stato condiviso con i principali stakeholders del territorio durante due incontri in Regione nel mese di gennaio per garantirne la massima effettività. Ringrazio le Camere di Commercio, interlocutori importanti nella fase di programmazione e fondamentali, per esperienza tecnica e operativa, durante le manifestazioni di maggiore portata”.

Tra le svariate iniziative promozionali e di valorizzazione si ricordano ad esempio: Liguria Gourmet, Social, sito e app #LaMiaLiguria, International Floriculture and Horticulture Trade Fair (IFTF), Fruit Logistica, Euroflora 2025, Vinitaly, OliOliva, OrgOlio Weekend, Liguria da Bere, Mare &Mosto, Premio Vermentino, Granaccia e Rossi di Liguria, Salone Agroalimentare di Finale Ligure, Dolcissima Pietra, Festa del Tartufo di Millesimo, Evoè Festival, Italian Oyster Fest oltre a tutte le azioni di promozione per il settore in generale e per il turismo verde e blu (agriturismo, fattorie didattiche, ittiturismo, pescaturismo).

Elisoccorso: approvata la convenzione tra Regione, Alisa e Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico

Super User 26 Febbraio 2024 334 Visite

 

È stato approvato il nuovo schema di Convenzione tra Regione Liguria, Cnsas Liguria e Alisa per l’effettuazione del servizio di soccorso ed elisoccorso nel territorio regionale. "Si rinnova una convenzione che si va ad inserire nel grande capitolo del servizio di emergenza territoriale - dichiara l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola - e quest'anno ha un valore in più considerato che alla presenza di un esperto del Soccorso Alpino nella base di Ponente si aggiungerà presto anche quella nella nuova base di Levante di prossima realizzazione a Luni. La Liguria per le caratteristiche orografiche necessita senza dubbio del supporto del Soccorso Alpino con figure professionali dalle competenze altissime. Un esperto con queste professionalità a bordo dell'elicottero, insieme ad un medico e ad un infermiere del 118, oltre che al pilota e al tecnico verricellista, ha un grande valore operativo, specie per gli interventi nelle zone più impervie”.

“È un supporto fondamentale che, già attivo nel Ponente, verrà presto attivato anche nel Levante della Liguria – aggiunge l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - Non è limitato ad azioni di tipo sanitario, ma anche alla gestione di emergenze di protezione civile. Si tratta quindi di uno dei tasselli del sistema di elisoccorso regionale che vanta attualmente le basi di Genova con l’elicottero dei Vigili del Fuoco e di Villanova d’Albenga con Airgreen. La prossima istituzione della base di Luni offrirà quindi un sistema di soccorso in emergenza all'avanguardia”.

Secondo quanto previsto dalla nuova convenzione, Regione Liguria, attraverso il Dipartimento 118, si avvale del soccorso alpino per l’attuazione degli interventi di soccorso e elisoccorso, recupero e trasporto sanitario in ambiente montano, ipogeo e in ogni altro ambiente ostile e impervio del territorio regionale. La convenzione prevede anche l’insediamento di una Commissione tecnica che si riunirà almeno una volta l’anno per verificare la congruità delle procedure, proporre aggiornamenti, verificare le abilitazioni del personale coinvolto nel servizio di elisoccorso.

Al termine della convenzione sia il 118 sia il Soccorso Alpino ligure predisporranno una relazione sul numero degli interventi effettuati, le persone soccorse, le casistiche affrontate e ogni informazione relativa all’attività svolta. Il Soccorso Alpino inoltre si impegna ad utilizzare esclusivamente personale formato e certificato, con il supporto del 118 per la formazione sanitaria, mettendo a disposizione le proprie risorse strumentali, mezzi e attrezzature di soccorso, i tecnici di elisoccorso e le unità cinofile, anche quelle da valanga. Per l’attività svolta, Regione corrisponderà al Corpo nazionale del Soccorso Alpino ligure un contributo pari a 770mila euro per la gestione organizzativa, per l'effettuazione del servizio, per la base operativa 24 ore su 24 ad Albenga e, una volta in funzione, per la base operativa 12 ore su 24 a Luni, oltre che per materiali ed attrezzature di consumo.

“E-mozioni di sport”, a Palazzo Tursi le fotografie di Massimo Lovati

Super User 24 Febbraio 2024 780 Visite

Palazzo Tursi ospita la mostra “E-Mozioni di Sport” del grande fotografo Massimo Lovati: un evento che nell’ambito del calendario degli eventi di “Capitale Europea dello Sport 2024”. Oltre cento immagini, attraverso le quali Massimo Lovati, celebre fotografo genovese, protagonista assoluto dei più importanti eventi sportivi mondiali, racconta l’impegno, la passione e la bellezza dello sport. La mostra, che sarà inaugurata giovedì 29 febbraio alle 18, sarà visitabile fino al 31 marzo (dalle 9 alle 19).

La rassegna offre uno sguardo unico e coinvolgente sul mondo dello sport, attraverso il guizzo creativo e lo stile innovativo di Lovati, che combina perfettamente vivacità, dinamismo e forza espressiva. Da Genova al mondo e ritorno, dalle Olimpiadi ai Mondiali, con “E-Mozioni di Sport” Lovati presenta una selezione delle sue fotografie più significative, preparandosi a coinvolgere il pubblico in una straordinaria esperienza visiva.

In mostra volti, dettagli, gesti di atleti in azione ritratti da un artista capace di cogliere gli aspetti più emblematici delle grandi imprese sportive, grazie a una continua sperimentazione e a un lungo lavoro di ricerca tecnica ed estetica sul movimento. «Siamo molto orgogliosi di poter ospitare a Palazzo Tursi la mostra "E-Mozioni di Sport" del famoso fotografo Massimo Lovati, che ospita 100 scatti selezionati in oltre quaranta anni di lavoro- dichiara l’assessore allo Sport del Comune di Genova Alessandra Bianchi -  Scatti diventati iconici “partiti” da Genova e arrivati fino alle più importanti competizioni, dai Mondiali alle Olimpiadi, capaci di immortalare e raccontare la cultura sportiva da un punto di vista inedito racchiudendo in sé tutti quei valori intrinsechi al mondo dello sport. Genova, “Capitale europea dello sport 2024” celebra così, attraverso la fotografia, alcune delle più importanti manifestazioni sportive, con immagini in cui si riconoscono i caratteri di una straordinaria originalità creativa».

Con il supporto di Canon Italia in qualità di partner culturale, la mostra si propone di rendere omaggio alla creatività di un fotografo che ha fatto della fotografia di sport un’arte, ma anche di sostenere Genova nell’anno del prestigioso titolo.

«E-Mozioni di Sport racconta il mio percorso in oltre quaranta anni di attività e sottolinea il mio modo di fotografare tra comunicazione, fotogiornalismo e arte, tra realtà e percezione della realtà» dichiara Massimo Lovati. «Siamo entusiasti di collaborare con Massimo Lovati – commenta Andrea Di Santo, CEO di Canon Italia - e di essere partner culturale di questa straordinaria esposizione fotografica. In Canon ci impegniamo da sempre per valorizzare l'arte e la cultura e siamo orgogliosi di contribuire alla realizzazione di un evento particolarmente significativo per il tessuto sociale della città di Genova».

La mostra “E-Mozioni di Sport” ha Canon Italia come Partner Culturale. Per l’evento, lo storico brand ha messo al servizio del progetto la propria tecnologia: gli scatti sono realizzati con fotocamere Reflex e Mirrorless e stampati con l’innovativa serie Canon Arizona, un sistema che offre una versatilità unica sia per applicazioni con supporti rigidi, sia flessibili.

Ricerca, l’associazione Sofia nel cuore in soli 12 mesi di attività ha raccolto 300mila euro

Super User 23 Febbraio 2024 909 Visite

In soli 12 mesi di attività l’associazione Sofia nel Cuore ha raccolto 300.000 euro. La cifra è stata destinata in gran parte all’Italian Sarcoma Group a favore della ricerca sull’angiosarcoma cardiaco, la rara malattia che ha messo fine alla vita della studentessa genovese Sofia Sacchitelli, a soli 23 anni.

Ieri mattina, ad un anno esatto dalla nascita dell’associazione, sono stati presentati a Palazzo Tursi gli obiettivi raggiunti e le prospettive future.

“Oggi il sogno di Sofia è più vicino a diventare realtà, grazie al supporto di tante persone – ha dichiarato Ilaria Sacchitelli, sorella di Sofia e Presidente dell’associazione Sofia nel Cuore –. È per noi motivo di profonda gioia essere riusciti a finanziare un importante progetto di ricerca dell’Italian Sarcoma Group che, nel giro di pochi anni, ci consentirà di prognosi è ad oggi infausta”.

Ha infatti preso il via a dicembre il nuovo progetto di ricerca dell’Italian Sarcoma Group: uno studio osservazionale prospettico sugli angiosarcomi primitivi localizzati, che Sofia ha supportato con la sua volontà e la sua determinazione, attraverso l’Associazione fondata pochi giorni prima di morire. È stato inoltre acquistato e donato al Policlinico San Martino di Genova, sede dell’Università che Sofia frequentava, un elettromiografo di ultima generazione, per lo studio approfondito della funzionalità muscolare e neurologica.

L’attività di raccolta fondi dell’Associazione Sofia nel Cuore proseguirà senza sosta anche nel 2024, a partire dal grande concerto Made in Genova che si terrà il giorno 11 maggio presso il Teatro della Corte. A salire sul palco saranno i Cugini della Corte, che si esibiranno nel loro inedito “Farfalla Bianca”, dedicato proprio a Sofia.

L’incontro a Palazzo Tursi è stato l’occasione per ripercorrere il primo anno di vita dell’Associazione Sofia nel Cuore e le iniziative benefiche organizzate e promosse in questi 12 mesi. Oltre alla Presidente Ilaria Sacchitelli, sono intervenuti l’Assessore del Comune di Genova Paola Bordilli, l’Assessore di Regione Liguria Simona Ferro, la D.ssa Silvia Stacchiotti Presidente dell’Italian Sarcoma Group, il Prof. Marco Damonte Prioli Direttore Generale del Policlinico San Martino, il Prof. Flavio Villani Direttore di Neurofisiopatologia del Policlinico San Martino, il Prof. Piero Ruggeri Preside di Scienze Mediche e Farmaceutiche di Unige, il gruppo musicale Cugini della Corte.

Chi desidera supportare il progetto di Sofia può farlo destinando il 5 per mille o effettuando una donazione.

Dal camice al grembiule: la storia di Serena Mancini raccontata dai fiori

Super User 23 Febbraio 2024 680 Visite

Per anni ha indossato il camice da farmacista, ma la sua vera passione sono sempre stati i fiori. Così Serena Mancini ha deciso di seguire il suo cuore e dedicarsi interamente alla decorazione floreale. "Dal camice al grembiule ", è il suo motto.

Dopo aver ottenuto il diploma di decoratrice presso l'IIDFA (Istituto Italiano di Decorazione Floreale e Arte), Serena ha iniziato a partecipare a concorsi e a ricevere premi in tutta Europa, consolidando la sua reputazione nel settore. Ha aperto un negozio nel cuore di Genova, dove ha potuto esprimere la sua creatività e condividere la sua passione con la comunità locale.

Nel prossimo week end, presenterà la nuova collezione del suo “Giardino di Bice” presso l’Arena Village di Albaro.

Programma
Sabato 24 e domenica 25 febbraio, dalle ore 10:00 alle 21:00, l’Arena Albaro Village, di piazza Dunant a Genova, ospiterà l’evento di presentazione della nuova collezione di Serena Mancini.
La collezione 2024 del Giardino di Bice offre una varietà di creazioni sorprendenti e innovative. Tra le proposte, spiccano la linea di fiori essicati, perfetti per aggiungere un tocco di natura e eleganza agli ambienti domestici e lavorativi. La linea di arredi floreali per casa, ufficio, negozi, hotel e ristoranti offre soluzioni uniche per trasformare gli spazi con stile e freschezza.
Inoltre, non manca la linea wedding, pensata per coloro che desiderano un matrimonio indimenticabile immerso nella bellezza dei fiori. Serena presenterà le ultime novità e tendenze nel settore, offrendo ai futuri sposi l'opportunità di realizzare il matrimonio dei loro sogni.
L’evento sarà un’occasione per immergersi nell’universo incantevole dei fiori, per incontrare Serena Mancini di persona e per scoprire la sua visione unica dell'arte floreale.

Liguria regione più anziana d’Europa, Toti: “Al sistema sanitario ligure spetterebbero 150 milioni in più”

Super User 22 Febbraio 2024 462 Visite

Come regione più anziana d’Europa la Liguria necessita di maggiori risorse rispetto a quelle attribuite dall’attuale riparto del Fondo Sanitario Nazionale. La riflessione arriva dopo i dati pubblicati recentemente da Eurostat relativi all’anno 2023 che mostrano come la Liguria sia la regione con l’età mediana più alta di tutta l’Unione Europea, ovvero 52,1 anni. In Italia è davanti a Sardegna e Friuli-Venezia Giulia (entrambe con 50.6). Il report sui dati anagrafici di Eurostat rilancia il tema del peso dell’età nel riparto dei fondi per i Sistemi Sanitari Regionali, con la Liguria che ha sottolineato nei giorni scorsi al ministro Schillaci come la peculiarità della Liguria debba essere presa in considerazione maggiormente nei criteri di riparto.

"Il ministero della Salute promuove la Regione Liguria in almeno due delle classifiche sui livelli essenziali di assistenza (Lea) - spiega il governatore ligure Giovanni Toti -. Per quanto riguarda l'assistenza ospedaliera ci troviamo al sesto posto, mentre per quella territoriale ai cittadini la Liguria è tra le prime dieci regioni italiane. Per la popolazione più anziana d'Europa, questi dati indicano che la strada che stiamo seguendo è ottima e, sebbene ci sia ancora molto da fare, l'indice di performance della nostra sanità è incoraggiante e al di sopra di regioni con età media inferiore alla nostra. A proposito dell’età abbiamo fatto presente in un recente incontro al ministro proprio la necessità di un riparto economico del fondo sanitario che tenga maggiormente conto del fattore anziani: in questo senso secondo i calcoli di Alisa alla Liguria spetterebbero 150 milioni in più. Buone notizie anche sul fronte delle liste di attesa, il 29 febbraio si chiuderanno infatti le valutazioni sulle offerte ricevute a proposito degli oltre 7 milioni per prestazioni diagnostiche. Dai primi giorni di marzo con le assegnazioni si potrà quindi registrare un graduale miglioramento nei tempi di attesa. A ruota, grazie alla digitalizzazione portata avanti da Regione Liguria, seguiranno i bandi di gara per cardiologia, ortopedia protesi, oculistica e, in seguito, chirurgia".

A proposito di anziani, sono significativi i dati relativi alla presa in carico di over65, nell’ambito dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata). Grazie ai fondi del PNRR - Missione 6, Componente 1, Investimento 1.2 “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”, è stata incrementata l’attività dei servizi territoriali che porterà all’obiettivo finale del 2025 di presa in carico domiciliare di oltre 41mila over 65 che rappresentano il 10% della popolazione attesa in quella fascia d’età. L’incremento progressivo di anziani in carico all’ADI è iniziato nel 2021 con circa 15mila soggetti, si è passati a 26mila nel 2022, si è arrivati a oltre 30mila anziani nel 2023, per il 2024 si punta a raggiungere oltre 39mila persone e traguardare l’obiettivo finale del 2025. Grazie a questa progettualità Regione Liguria incasserà complessivamente 80,2 milioni di euro.

“Grazie all’attività dei servizi distrettuali liguri – dichiara l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – Regione Liguria è stata nel 2023 una delle sette regioni a raggiungere l’obiettivo assegnato dal Pnrr. Per le persone prese in carico sono stati creati percorsi assistenziali che vanno dalle prestazioni di base a quelle specialistiche consentendo alla persona di rimanere al proprio domicilio inteso come territorio. Questo processo scongiura così il fenomeno dell’ospedalizzazione o accelera percorsi di rientro a domicilio nell’ambito delle dimissioni protetta. Tutto è reso possibile anche grazie alla continuità assistenziale informatizzata: tutte le informazioni di assistenza e di cura della persona sono inserite in una cartella elettronica (cartella a casa) che raccoglie passo dopo passo tutte le prestazioni ricevute e che servirà anche alle future COT-Centrali Operative Territoriali per la migliore veicolazione dei dati nei differenti momenti di cura”.

A proposito della distribuzione delle risorse per il Sistema Sanitario Regionale, Alisa ha effettuato una simulazione di una revisione dei criteri di riparto, collegata al monitoraggio della spesa sanitaria che svolgono il ministero dell’Economia e quello della Salute: “Standardizzare per età - spiega Filippo Ansaldi Direttore Generale di Alisa - la sola produzione ospedaliera, applicando gli indicatori del MEF nel riparto dei fondi alle regioni, porterebbe ad un incremento delle risorse per la Liguria pari a 100 milioni di euro. Risorse che arriverebbero a 150 milioni di euro se si adeguassero i criteri anche nella specialistica ambulatoriale e nella farmaceutica. In altre parole, questo vuol dire che, con l’attuale modalità di riparto, per garantire le stesse attività e lo stesso livello di LEA delle altre Regioni, il SSR ligure deve essere più efficiente: per esempio, in ambito ospedaliero è richiesta una maggiore efficienza del 7-8% rispetto alle altre regioni italiane".

Brignole, la Polizia locale sanziona il titolare del chiosco di frutta per numerose irregolarità

Super User 22 Febbraio 2024 867 Visite

Occupava con il suo chiosco di frutta una superficie superiore a quella concessa, e inoltre non risultava nemmeno il titolare della concessione: per questo un cittadino extracomunitario è stato sanzionato per commercio abusivo e sono in corso tutti gli accertamenti e le indagini da parte del Nucleo Commercio RSU della Polizia locale di Genova. 

I controlli sono iniziati questa mattina da parte di alcune pattuglie del Nucleo Commercio, coadiuvate dal Nucleo Antidegrado, per verificare la documentazione autorizzativa di un venditore di frutta fresca su area pubblica, a Brignole. Durante i controlli gli agenti hanno rilevato numerose irregolarità: il chiosco occupava più superficie di quella autorizzata e la struttura fissa non risultava tra quelle consentite per tale tipo di posteggio fuori mercato; il venditore, inoltre, non era corrispondente a quello effettivamente titolare della concessione.

Per tale ragione, ai sensi della legge regionale, chi opera su un posto dato in concessione ad altri, è considerato abusivo e soggetto al sequestro della merce. Gli agenti hanno quindi provveduto a sequestrare 203 cassette di frutta e 6 sacchi di prodotti ortofrutticoli. La frutta è stata devoluta in beneficenza, mentre il cittadino extracomunitario è stato accompagnato presso gli Uffici per ulteriori accertamenti sulla sua posizione sul territorio nazionale e sanzionato per commercio abusivo”.

Dagli ulteriori accertamenti è emerso che la persona che gestiva abusivamente il chiosco era indicata nella autorizzazione amministrativa come “preposto” e avrebbe dovuto quindi operare per conto del titolare della concessione, ma in realtà fiscalizzava autonomamente, utilizzando la propria partita Iva.

La Polizia Locale ha scoperto anche che di solito il preposto non operava neppure direttamente, ma aveva assunto un altro cittadino straniero per svolgere l’attività di vendita, violando la legge regionale che prevede che nel commercio su area pubblica possa operare solo il titolare della concessione o un preposto (dipendente o collaboratore familiare nominato da lui con delega).

Elezioni europee, assessore Brusoni: “Nuovi seggi per 34mila elettori genovesi”

Super User 22 Febbraio 2024 519 Visite

La giunta del Comune di Genova, su proposta dell’assessore alle Politiche per l’Istruzione e ai Servizi civici Marta Brusoni, ha dato l’autorizzazione al trasferimento di alcune sedi di seggi elettorali per le elezioni europee, che si terranno l’8 e il 9 giugno.

«Questa decisione – spiega l’assessore Brusoni – è stata presa seguendo prima di tutto i principi di razionalizzazione e di semplificazione delle operazioni di voto, tenendo conto anche dell’accessibilità. Abbiamo scelto alcuni trasferimenti per garantire la continuità didattica, altri sono stati richiesti dalle scuole e da altre istituzioni, andando anche a ripristinare la coerenza territoriale delle sezioni elettorali, precedentemente situate in sedi fuori dal Municipio. Infine, alcune scuole, in questo momento, sono oggetto di importanti operazioni di manutenzione straordinaria e pertanto non utilizzabili come seggio. Nelle prossime settimane gli uffici comunali attiveranno azioni di comunicazione per informare i cittadini residenti».

Alla base della scelta nei trasferimenti dei seggi elettorali, quattro criteri: il ripristino della coerenza territoriale, il miglioramento dell’accessibilità quindi anche per elettori con difficoltà motorie, la risposta ad alcune istanze di altre istituzioni e la continuità. Gli elettori interessati sono circa 34.000.

L’elenco completo dei seggi è pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Genova al link https://smart.comune.genova.it/contenuti/trasferimento-di-37-sedi-di-seggi-elettorali-le-elezioni-europe

Piano sociale regionale, Muzio: “Approvato importante strumento di risposta al bisogno”

Super User 22 Febbraio 2024 648 Visite

“In questi anni di Consiglio regionale non mi era mai capitato di vedere un provvedimento importante ricevere un consenso così ampio ed unanime quale quello ottenuto dal Piano sociale integrato regionale (PSIR) da parte dei tanti autorevoli soggetti auditi in Commissione. Parliamo di realtà molto diverse tra loro dal punto di vista sociale, culturale e politico, che hanno però riconosciuto la bontà del Piano. Ovviamente tutto è perfettibile e migliorabile, ma il consenso emerso in Commissione è la cartina di tornasole che ci dice che lo PSIR è un Piano ambizioso, innovativo, ben centrato sui problemi sociali che esso si propone di affrontare. Stupisce perciò davvero, a fronte dell’apprezzamento trasversale di tutti i soggetti auditi, il voto contrario espresso ieri da tutta l’opposizione”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia, commentando l’approvazione in aula dello PSIR.

“Lo sforzo da cui nasce lo PSIR – aggiunge Muzio - è quello di superare modelli vecchi ormai inadeguati rispetto a bisogni nuovi, in una regione che è la più anziana d’Europa”.

“Tra i punti cardine del Piano – prosegue il capogruppo di Forza Italia – vi è la parte dedicata agli anziani, un tema che mi sta particolarmente a cuore sin dall’inizio del mio primo mandato in Regione e sul quale, anche con il sostegno dell’allora assessore alla Sanità Sonia Viale, ho potuto portare il mio contributo, ad esempio per quanto riguarda l’aumento del numero dei posti convenzionati nelle RSA”.

“Nella parte dello PSIR incentrata sugli anziani - sottolinea ancora il consigliere - desidero in particolare evidenziare il capitolo sull’invecchiamento attivo, cioè su quei processi che accompagnano la persona ad una forma di invecchiamento che consenta per quanto possibile di evitare il ricorso all’ospedalizzazione e alla dipendenza continuativa dal sistema sanitario; che consenta cioè di dare risposte sociali, e non sanitarie, a problemi di natura sociale prima ancora che sanitaria”.

“Il giudizio del gruppo di Forza Italia sullo PSIR è dunque molto positivo. Non soltanto per l’importante dotazione finanziaria pari a circa 180 milioni di euro, ma per la visione da cui il Piano nasce e per la qualità dei progetti che potranno essere realizzati in sua attuazione. Sono davvero orgoglioso di aver approvato questo provvedimento che, credo, farà il bene della nostra comunità, consentendo di sostenere tante persone in difficoltà. Il mio ringraziamento all’assessore alle politiche sociali Giacomo Giampedrone e ai suoi uffici per il grande impegno ed il grande lavoro svolto sullo PSIR”, conclude Muzio.

Disabilità e malattie croniche, Russo (Fdi): “Chiediamo che il 31 maggio sia la giornata regionale del rare sibling”

Super User 21 Febbraio 2024 456 Visite

“Con questo Ordine del giorno Fratelli d'Italia chiede che in Liguria sia istituita la 'Giornata Regionale dedicata al rare sibling' da celebrarsi ogni 31 maggio in concomitanza con quella europea. La nostra regione sarebbe la seconda in Italia: un bellissimo segnale”. La consigliera regionale Veronica Russo commenta l'Ordine del giorno di Fratelli d'Italia approvato all'unanimità oggi in Consiglio regionale che impegna la giunta regionale ad istituire la giornata dedicata ai fratelli o alle sorelle di soggetti affetti da disabilità o da malattie croniche o rare (rare sibling) e ad attivarsi presso il governo affinché venga istituita analoga Giornata nazionale.

“La figura del rare sibling è poco conosciuta e trascurata nonostante in Italia, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Malattie Rare, quasi mezzo milione di bambini e ragazzi pari al 5% della popolazione al di sotto dei 16 anni, rientrino in questa categoria – spiega la consigliera, prima firmataria dell'Odg – Lo stesso Osservatorio nel 2018 ha deciso di realizzare un progetto che ha come obiettivo di porre l’attenzione su un componente spesso sottovalutato, il sibling, come elemento indispensabile per migliorare la qualità di vita complessiva all’interno dei nuclei familiari toccati dalle malattie rare. Per questo motivo riteniamo che sarebbe opportuno istituire una giornata regionale in cui vengano promossi eventi culturali per sensibilizzare e far conoscere all’opinione pubblica la condizione dei fratelli e delle sorelle di pazienti disabili o con malattie rare”.

“Contestualmente – conclude Veronica Russo - chiediamo che anche la scuola si attivi dando avvio a iniziative didattiche, di formazione e informazione, percorsi di studio e momenti dedicati alla conoscenza dei rare sibling, da tenersi presso gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado della Liguria”. Negli Stati Uniti e in Europa la giornata del rare sibling viene celebrata rispettivamente il 10 aprile e il 31 maggio di ogni anno.

Skymetro, Pastorino (PD): “Dal MIT la conferma che l’iter è fermo e che il Comune di Genova ha chiesto una proroga”

Super User 21 Febbraio 2024 526 Visite

"Il ministero dei Trasporti ha risposto al quesito oggetto della mia interrogazione sul tema dello Skymetro genovese ricordando che il Comune di Genova non ha ancora depositato la progettazione e che per questo motivo l'iter del progetto è fermo. Non ha invece risposto sull'eventuale previsione del completamento del tracciato sino a Struppa. Appare chiaro dalla risposta del ministero come l'atteso collegamento al centro delle valli Trebbia e alta Bisagno sia ancora in alto mare. Ribatte il MIT infatti che il Comune di Genova ha chiesto una proroga in data 13 febbraio, aggiornando il cronoprogramma al 2029. Mi preme ricordare che in quei giorni però, lo stesso Comune annunciava alla stampa l'inizio lavori nel 2024 e la loro fine nel 2027", dichiara il deputato del PD Luca Pastorino.

"La risposta del MIT dimostra che tutto quel che leggiamo sui giornali è ancora da verificare e che non c'è alcuna certificazione di alcun progetto. Ricordo inoltre le parole del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici che ha definito "affrettato, posto in termini estremamente generici" la documentazione presentata dal Comune per il confronto con le alternative progettuali e l'analisi costi benefici", conclude Pastorino.

Consiglio regionale, via libera al Piano sociale integrato regionale 2024-2026

Super User 21 Febbraio 2024 388 Visite

Via libera definitivo da parte del Consiglio regionale al nuovo Piano Sociale Integrato Regionale (Psir) 2024-2026. Il documento era stato approvato dalla Giunta il 29 settembre scorso.

Lo Psir è il risultato di un lungo percorso di dialogo e confronto con i Comuni, il Terzo Settore, le parti sociali e diversi stakeholders, ed è frutto della collaborazione con Anci Liguria e Università di Genova.

Scopo del documento è delineare la cornice strumentale e tematica all’interno della quale gli Ambiti Territoriali Sociali dovranno definire la propria strategia riguardo i servizi sociali sulla base dei bisogni rilevati all’interno delle rispettive aree di riferimento. Tra le principali novità, la nuova geografia degli Ambiti Territoriali Sociali che, in armonia con la normativa nazionale, coincidono con i Distretti Sanitari, e l’individuazione di nuove professionalità ritenute idonee a gestire e svolgere le attività. 

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che è frutto di un approfondito lavoro – affermano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore alle Politiche sociali Giacomo Giampedrone - in condivisione con Anci, con i componenti della II Commissione che ringrazio e con tutti gli auditi che hanno portato un contributo importante durante tutto il percorso dell’ultimo anno. Questo Piano, assolutamente positivo sia nel metodo che nel merito, riorganizza le risposte territoriali garantite dai Servizi sociali, guarda ai nuovi bisogni emersi via via dopo la pandemia e tende a distribuire le risorse in modo più capillare ed efficace, puntando anche a una razionalizzazione delle risposte che bisogna dare per essere sempre più vicini ai bisogni dei cittadini”.

“Anche sotto il profilo delle risorse, sono stanziati almeno 157 milioni di euro, con un aumento delle disponibilità nell’ultimo anno e mezzo – aggiunge Giampedrone -. Senza contare, ad esempio, gli oltre 10 milioni del Fse per il bonus per gli asili nido gratuiti, una misura assolutamente sociale finanziata però con altre risorse rispetto a quelle del Piano approvato oggi. Questo documento traguarda al triennio ma – spiega – imposta fin d’ora le politiche sociali dei prossimi anni, nell’ottica di una sempre maggiore integrazione con diverse materie, ad esempio le politiche abitative o l'agricoltura sociale, oltre che, ovviamente, con le politiche sociosanitarie, coerentemente con l’impostazione del Pnrr e le Case di Comunità, elemento chiave del dialogo tra il Piano sociosanitario approvato poche settimane fa e il Piano Sociale Integrato”.

Il piano definisce criteri organizzativi e di riparto delle risorse finanziarie, oltre a delineare interventi che mirano al raggiungimento del benessere dei cittadini della regione e dedica specifica attenzione ai territori più fragili sotto il profilo socio-economico e ambientale e vuole garantire equità di accesso ai cittadini, favorendo la riorganizzazione degli Ambiti Territoriali secondo la logica della prossimità: la dotazione prevista a livello complessivo è di oltre 157 milioni di euro ed è composta dal Fondo annuale politiche sociali regionale (8 milioni di euro), Fondo triennale politiche sociali nazionali (oltre 35,5 milioni di euro), Fondo triennale non autosufficienza (quasi 80 milioni di euro) e Fondo povertà triennale (circa 33,5 milioni di euro).

Le aree tematiche affrontate dal Piano riguardano infanzia, minori, giovani, famiglia, disabili, welfare di comunità, povertà, conciliazione vita/lavoro, pari opportunità, violenza di genere, carcerati, cittadini di paesi terzi, non autosufficienza e anziani.

Il ruolo del Direttore sociale, in seguito alla riorganizzazione degli assetti prevista dal Piano si rafforza nell’interlocuzione costante con il Direttore sanitario del distretto. Il Direttore sociale sarà preposto alla direzione tecnica dell’ATS, al coordinamento, alla programmazione, al management dei servizi nonché alla riorganizzazione amministrativa, finanziaria e del personale del settore. Sarà per tanto sia il punto di riferimento per le figure istituzionali e sociali dell’Ambito sia per tutti i settori trasversalmente coinvolti negli interventi e nelle politiche a favore dei cittadini. Sarà supportato da figure specifiche per ciascuna area di attività: i coordinatori di area (minori e famiglie, anziani e disabilità, adulti e povertà, welfare di comunità), lo psicologo, l’educatore professionale e il mediatore di rete e di comunità. Quest’ultima figura rappresenta una novità che, in particolare nell’entroterra, avrà il compito di sostenere processi di partecipazione attiva dei cittadini e di stimolare un nuovo senso di appartenenza alla comunità e al territorio, contribuendo allo sviluppo di un welfare generativo che mira a coinvolgere l’intera comunità locale con le sue risorse e competenze rendendola attiva nei processi d’aiuto e rigenerando il tessuto sociale. Le Case di comunità previste dal Pnrr saranno il luogo fisico dove sarà realizzata l’integrazione sociosanitaria. I PUA, Punti unici di accesso, sono pensati come luoghi fisici o virtuali che consentiranno la presa in carico dei cittadini in quali, a seconda del bisogno specifico, saranno seguiti da equipe integrate sociosanitarie con progetti personalizzati. 

Nell’ambito delle diverse aree tematiche, sono previsti l’istituzione di nuovi centri famiglia, il potenziamento delle attività di inclusione e supporto rivolte alla disabilità o alla non autosufficienza, nuovi servizi (stazioni di posta, iscrizione anagrafica e ‘housing first’) rivolti alle persone in stato di povertà ed estrema povertà, oltre alla prosecuzione dei progetti di supporto agli anziani (per esempio custodi sociali, maggiordomo di quartiere) con una particolare attenzione alle politiche in favore dell'invecchiamento attivo e alle politiche rivolte ai più giovani nella doppia ottica di prevenzione e di promozione del loro ruolo di cittadini attivi e consapevoli.

Alle critiche della minoranza, l’assessore Giampedrone risponde: "Sembra che alcuni consiglieri di opposizione abbiano cercato alibi per non votare un buon Piano, su cui tutti gli stakeholders hanno espresso un grande apprezzamento”.

Pietra d'inciampo in via Buozzi: Orazio Robello è tornato a casa

Super User 21 Febbraio 2024 563 Visite

Orazio Robello, militare della Marina, aveva 30 anni, abitava qui al 18 di via Buozzi, a Sampierdarena, con la moglie e il figlio Alberto, appena nato. Lo hanno arrestato i tedeschi, nel luglio del 44. Aveva detto “no” alla Repubblica di Salò. Prima il carcere. Poi, con altri 432 militari, la deportazione nel campo di Flossemburg, in Germania, sul Trasporto 81, primo di tre convogli, partiti da Milano verso la morte. Erano diventati solo numeri, marchiati dal Triangolo Rosso.   Orazio Robello, morirà sfinito in una cava, nel dicembre del '44.

Oggi il suo spirito è tornato a casa. Da stamattina, c’è murata sulla via una pietra d’inciampo in sua perenne memoria. È riuscita a farla mettere Raffaella, la nipote, facendo un lungo e appassionato lavoro di ricerca. Con l’appoggio decisivo dell’avvocato Filippo Biolè, presidente genovese dell'Associazione ex Deportati. Loro, la comunità ebraica e l'associazione Partigiani, curano la ricerca di chi fu assassinato da nazisti e fascisti.

La sua pietra d’inciampo è la 25esima a Genova. In Europa e Sud America sono 105 mila, tutte prodotte da Gunter Demnig, il suo inventore tedesco. C’è un percorso da seguire: indagini, giudizio, pietra, per la quale si paga alla Fondazione Demnig una piccola cifra, 175 euro. Giusta precauzione contro il fai da te.

Orazio era il papà di Alberto Robello, mio giovanissimo collega al quotidiano Il Lavoro, poi capo dell’Ansa di Aosta e di Genova, portato via nel fiore delle sue capacità, e dei suoi affetti, da una malattia neurovegetativa.

C’è un progetto: affidare la cura delle pietre ai ragazzi delle scuole di Genova, per capirne il valore e difendere la memoria.

Paolo Zerbini

Alberto Robello

 

Consiglio regionale, Muzio sul ritorno di Vaccarezza in FI: “Lavoreremo insieme per la crescita del partito”

Super User 21 Febbraio 2024 467 Visite

“Il gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che mi onoro di presiedere, si rafforza con l’ingresso ufficiale di Angelo Vaccarezza. È un ritorno che accolgo a braccia aperte, sul piano umano oltre che politico. Angelo è stato mio capogruppo nella scorsa legislatura per oltre quattro anni ed oggi assume il ruolo di vice-capogruppo. In un quadro di assoluta collaborazione lavoreremo insieme con impegno affinché Forza Italia possa crescere e dare sempre più voce alla componente moderata del centrodestra”. È quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia.

Il Consiglio comunale approva la delibera: Genova è ufficialmente “Città dell’Inno Nazionale”

Super User 20 Febbraio 2024 492 Visite

È stata approvata all’unanimità la delibera che conferisce a Genova il titolo di “Città dell’Inno Nazionale”. L’iter, iniziato con le precedenti amministrazioni comunali ma mai portato a termine, ha raggiunto l’approvazione mercoledì in commissione dopo il nulla osta della Presidenza del Consiglio dei ministri – Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze, per concludersi questo pomeriggio in sala rossa con l’esibizione, mai avvenuta prima, della Filarmonica Sestrese che ha intonato il “Canto degli Italiani” al cospetto del Gonfalone, simbolo della città. 

«La delibera approvata oggi rappresenta un grande riconoscimento per Genova- dichiara il sindaco Marco Bucci- Il Canto degli Italiani è uno dei simboli del nostro Paese, scritto dal genovese Goffredo Mameli e musicato da un altro nostro illustre concittadino: Michele Novaro. Diventare la Città dell’Inno Nazionale è un grande orgoglio. "Fratelli d'Italia" venne suonato per la prima davanti al santuario di Nostra Signora di Loreto, a Oregina. È trascorso tanto tempo da quel lontano 1847 ma sentire risuonare oggi le note dell’inno italiano in sala rossa è stata una grande emozione. Grazie alla Filarmonica Sestrese per questa esibizione, ci impegneremo sempre di più per far conoscere a tutto il Paese la storia del Canto degli Italiani, indissolubilmente legata alla nostra città».

«La Filarmonica Sestrese oggi ha regalato a tutti noi una grande emozione - ha commentato il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba, proponente della delibera - Ascoltare le note dell'Inno Nazionale nell’aula del Consiglio comunale, cuore dell’amministrazione genovese, ha dato modo di riflettere ancora una volta su tutto ciò che il nostro inno rappresenta: la lotta per l'indipendenza, il sacrificio di coloro che hanno combattuto per la libertà e l'orgoglio di appartenere a una nazione ricca di storia e cultura. Il 10 dicembre del 1847 questa nobile e antica associazione, lustro e decoro del nostro Paese, ha suonato per la prima volta il “Canto degli Italiani”, oggi per la prima volta lo esegue in sala rossa, a suggellare il diritto, riconosciuto anche dal Quirinale, della nostra città di appellarsi “Città dell’Inno Nazionale”».

Università, in arrivo i rimborsi della tassa regionale per il diritto allo studio

Super User 20 Febbraio 2024 408 Visite

“Abbiamo avviato attraverso Aliseo le procedure per restituire a 2.456 studenti circa 288mila euro complessivi, ovvero la somma degli importi della tassa regionale per il diritto allo studio universitario, non dovuta o pagata in eccesso, relativa agli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023. La nostra Agenzia regionale ha restituito l’importo tramite bonifico ai 1477 studenti per i quali è in possesso del codice IBAN, mentre sta contattando telefonicamente i restanti 979 studenti che non hanno comunicato le proprie coordinate bancarie. Si tratta di un atto dovuto, ma che certifica la prontezza e l’efficacia della macchina amministrativa di Regione Liguria”.

Così l’assessore alla Scuola e Università di Regione Liguria Simona Ferro sull’avvio delle procedure di rimborso della tassa regionale per il diritto allo studio per gli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023.

La tassa definita dalla legge regionale 22/2012 varia da un importo di 120 euro per gli studenti con ISEE fino a 15.093,53 euro, a un importo di 140 euro con un ISEE da 15.093.54 euro a 30.187,06 euro, fino a 160 euro per un ISEE superiore ai 30.187,06 euro. Lo studente che al momento dell’iscrizione all’Università ha pagato la tassa regionale più del dovuto rispetto all’ISEE presentato riceverà il rimborso.

Sono invece completamente esonerati dal pagamento della tassa regionale gli studenti che, in base a parametri combinati di reddito e merito, risultano vincitori della borsa di studio universitario elargita annualmente da Aliseo, oltre agli studenti ai quali sia stato riconosciuto un grado di invalidità pari o superiore al 66%.

È possibile consultare tutte le informazioni relative al pagamento, alle esenzioni, le casistiche per le quali è previsto il rimborso e l’elenco dei 1477 studenti rimborsati al seguente link: https://www.aliseo.liguria.it/benefici-economici-universitari/tassa-regionale-per-il-diritto-allo-studio-universitario/

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