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A Sestri Levante botta e risposta tra alleati, Muzio a Solinas: “Dici cose non vere”

Claudio Muzio e Francesco Solinas

Quel patto granitico nato lo scorso anno a Sestri Levante, contro il quale ha sbattuto quella sinistra che per decenni aveva governato la città, mostra una piccola crepa.

Succede che tra il sindaco Francesco Solinas e il suo principale sostenitore, Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia in Regione e consigliere comunale nella Bimare, si è acceso un botta e risposta sulle concessioni demaniali temporanee sull’arenile della Baia del Silenzio.

Il sindaco si è detto contrario all’aumento delle concessioni, perché “la Baia del Silenzio deve essere tutelata al massimo dallo sfruttamento commerciale dei privati”. Il primo cittadino ha anche ricordato che ad inizio mandato a Portobello ha trovato “un notevole caos nelle concessioni demaniali temporanee con addirittura l’esistenza di ben due ricorsi al TAR sulle tre concessioni di somministrazione posizionate al centro della spiaggia”.

Più favorevole ad assecondare le esigenze degli operatori economici il consigliere comunale, che ha proposto “di ridurre da due mesi e mezzo a due mesi il divieto di posizionare tavolini in Baia nelle ore mattutine e di pranzo, e di prolungarne di mezz’ora l’orario di presenza alla sera”, sostenendo che “gli imprenditori non sono nemici della città, ma ne sono parte integrante e sono protagonisti dell’offerta turistica, in un sistema equilibrato in cui al centro ci siano il benessere e la qualità”.

Al di là delle possibili incomprensioni nate in Consiglio comunale e delle minime diversità di vedute su dove e quando posizionare i tavolini nell’esclusiva baia, ci si domanda: invece di parlarsi a mezzo stampa, i due (ex?) amici, protagonisti dodici mesi fa di un miracolo politico, non potevano scambiarsi dei Whatsapp?

 

Il comunicato del sindaco Francesco Solinas

Sono contrario all’aumento delle concessioni ai privati che portano ad un maggiore sfruttamento commerciale di Portobello, luogo unico al mondo e simbolo di Sestri Levante. Occorre una visione d’insieme per Sestri che tuteli dal turismo di massa la spiaggia di Levante e il caruggio, ma che permetta ad altre aree, ad esempio la baia di Ponente, la crescita dell’offerta di ristorazione e degli altri servizi che possono essere ben sviluppati nell’ampio spazio e nelle numerose concessioni dei locali esistenti. La Baia del Silenzio invece deve essere tutelata al massimo dallo sfruttamento commerciale dei privati.

Nel 2023, ad inizio mandato a Portobello abbiamo trovato un notevole caos nelle concessioni demaniali temporanee con addirittura l’esistenza di ben due ricorsi al TAR sulle tre concessioni di somministrazione posizionate al centro della spiaggia. Quest’anno abbiamo riordinato le concessioni prevedendo regole eque per tutti che permettono di offrire durante il giorno ristorazione nei periodi di minore affollamento della spiaggia andando così a rappresentare un elemento di attrazione. Viceversa, nei periodi di maggiore ressa, ovvero dalla seconda metà di giugno sino a tutto il mese di agosto, i tavoli sulla spiaggia erano previsti dal tardo pomeriggio sino a notte.

Durante l'ultimo Consiglio comunale, l'opposizione e alcuni consiglieri di maggioranza hanno fatto prevalere il principio opposto imponendo che Portobello si pieghi verso un più ampio sfruttamento commerciale dei privati e consentendo una maggiore presenza di tavoli sulla spiaggia. Questa visione, non fa il bene della Baia del Silenzio. Mi opporrò sempre all'aumento dello sfruttamento privato della spiaggia di Portobello.

  

Il comunicato del consigliere comunale Claudio Muzio

Caro Sindaco, sui tavolini in Baia del Silenzio dici cose non vere.

Diversamente da quanto dichiarato oggi dal sindaco Solinas, nel Consiglio comunale di martedì sera nessuno ha chiesto più tavolini in Baia del Silenzio per la somministrazione; vi è stato anzi un forte richiamo, da parte del mio gruppo, al rispetto delle regole e alle adeguate sanzioni per chi non le osserva. Ho solo proposto, ma forse il Sindaco e larga parte del suo gruppo non lo hanno inteso, di ridurre da due mesi e mezzo a due mesi il divieto di posizionare tavolini in Baia nelle ore mattutine e di pranzo, e di prolungarne di mezz’ora l’orario di presenza alla sera. Mettere ordine non significa esclusivamente imporre divieti e limitazioni ed emettere ordinanze, ma significa saper governare i processi, l’offerta e la richiesta, nel quadro di un turismo sostenibile e attrattivo.

Gli imprenditori non sono nemici della città, ma ne sono parte integrante e sono protagonisti dell’offerta turistica, in un sistema equilibrato in cui al centro ci siano il benessere e la qualità. Proprio la salvaguardia e l’innalzamento della qualità devono essere l’obiettivo, non solo per quanto attiene Portobello, ma anche il centro storico, assumendo iniziative volte a preservarne il decoro non con divieti assurdi, ma con politiche condivise con chi, nel centro, lavora e offre prodotti e servizi di livello.

Quando il Sindaco afferma che, con la mia iniziativa, avrei imposto che ‘Portobello si pieghi verso un più ampio sfruttamento commerciale dei privati consentendo una maggiore presenza di tavoli’, oltre a dire una cosa non rispondente al vero, e già questo è di per sé grave, fa propri un linguaggio ed una terminologia di retroguardia e di ostilità nei confronti della libera impresa, trattata alla stregua di un male da contenere e non di una risorsa da valorizzare. Questa non può essere la mia visione.

Mi chiedo piuttosto se il Sindaco non abbia sposato in toto la linea del suo consigliere Smeraldi, una linea lontana anni luce dalla mia e di fatto ostile allo sviluppo turistico della città. Solinas rivolge ai consiglieri che hanno votato a favore della mia proposta l’accusa di non fare il bene della Baia del Silenzio: non sarà mica che il bene che lui e Smeraldi intendono sia il deserto dei Tartari e una Sestri desolata e vuota? Se così fosse, è di tutta evidenza che la mia posizione non può e non potrà che essere contraria a questo tipo di logica.

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