Bollani inventa su Jesus Christ Superstar
A 14 anni Stefano Bollani è stato folgorato dalla visione del film Jesus Christ Superstar. Ora sono passati 50 anni dalla pubblicazione del disco originale, e il pianista celebra la ricorrenza proponendo le sue variazioni sul tema: una vera rivisitazione al pianoforte del musical-rock, composta con il benestare del compositore Andrew LIoyd Webber, che insieme a Tim Rice firmò il capolavoro.
Il Nervi Music Ballet Festival 2021 domani, venerdì 16 luglio, ospita Stefano Bollani nelle sue nuove Piano Variations on Jesus Christ Superstar sul palcoscenico allestito ai Parchi di Nervi.
Piano Variations on Jesus Christ Superstar è una versione totalmente inedita e interamente strumentale per pianoforte solo, ma che custodisce come un tesoro l’originale: “Ho scelto la forma del pianoforte solo perché la storia d’amore è tra l’opera rock e me” – spiega Bollani – “E una storia d’amore cresce in bellezza se resta intima.”
Non bisogna però aspettarsi una trascrizione intera per pianoforte solista. Stefano Bollani, grato per l’eccezionale permesso ricevuto da Andrew LIoyd Webber di reinterpretare la sua opera cult, si è liberamente, ma rispettosamente, avvicinato al capolavoro improvvisando sui motivi originali e sulle canzoni seguendo il suo guizzo giocoso e il suo spirito musicale, formato dalle tante tradizioni musicali, dai tanti generi e incontri che hanno influenzato, forgiato e consolidato quello che è considerato il suo linguaggio musicale.
A partire dall’album, Stefano Bollani si esibisce in concerto con “Piano Variations on Jesus Christ Superstar” seguendo la trama della storia. Differentemente da quanto accade solitamente ai concerti del musicista, che non sale mai sul palco con una scaletta stabilita a priori, in questo caso Stefano Bollani desidera rispettare la struttura narrativa come punto fisso da cui partire per improvvisare ed elaborare fantasticamente l’opera originale all’interno dei singoli brani.
Scrive John Higgs nelle sue note di presentazione dell’omonimo album uscito per l’etichetta Alobar nel 2020: “Jesus Christ Superstar era la storia della Settimana Santa in forma di elettricità piuttosto che in quella di rituale vuoto. È questa alchimia che Stefano Bollani ha incontrato quando aveva 14 anni, a tarda notte quando i suoi genitori dormivano, con il volto premuto vicino al teleschermo per sentire ogni nota della versione cinematografica senza svegliare la sua famiglia. Profondamente cattolico all’epoca, la più grande storia di tutti i tempi è fluita dentro di lui come un racconto, profondamente umano, di amicizia, amore e giustizia. È un racconto che riesce ancora a farlo piangere. Non ha visto le questioni che hanno turbato tanto alcune autorità cristiane perché certo che il racconto volesse essere espresso in questa forma? La musica vive dentro di lui da allora, e lui ne è il custode ideale. Come il musical, Bollani ha una qualità da prestigiatore, giocosa e vibrante e mai contenuta o prefissata. Sia la musica che il musicista fanno scelte contro-intuitive e usano la sorpresa come fonte di diletto”.
Paolo Fizzarotti