Skin ADV

La centrale solare dimenticata

Alice Salvatore

Esattamente cinquant'anni fa, il 12 ottobre 1965, all’Istituto agrario B. Marsano di Sant'Ilario,

il matematico, fisico e ingegnere Giovanni Francia, torinese di nascita, ma genovese di adozione, fece realizzare la prima centrale termoelettrica ad energia solare al mondo (tecnicamente chiamata impianto a specchi piani puntuale). Era costituita da centinaia di specchi parabolici di 81 cm di diametro e funzionò regolarmente per diversi anni, creando il calore necessario per riscaldare tutte le serre (a impatto zero!).
Da quel giorno Genova divenne la prima città al mondo a dotarsi di un impianto tecnologicamente all'avanguardia per le energie sostenibili e rinnovabili, catturando nell'arco di pochi anni l'attenzione di tutta comunità scientifica internazionale e diventando la “capitale mondiale del solare”. Fino al 1980: anno della morte dello scienziato.
Cinquanta inverni e cinquanta estati sono passati da quel giorno e questa tecnologia è fiorita e maturata: quel modello è stato copiato e riprodotto in tutto mondo. Dalla Spagna, nel 2008, agli Stati Uniti, in cui soltanto venti mesi fa è stato realizzato un megaimpianto a energia solare in un deserto della California.
A Sant'Ilario, invece, gli ultimi 35 anni hanno visto appassire e sfiorire quella meraviglia: le piogge e il gelo, le intemperie e l'incuria hanno fatto sì che andassero in frantumi quasi tutti gli specchi, che arrugginissero i loro supporti metallici, che soffocasse il tutto in grovigli inestricabili di rovi e di piante infestanti. I trentacinque lunghi anni di silenzio ne hanno frantumato anche il ricordo, persino tra gli stessi genovesi.
Ecco il tipico esempio di come il disinteresse istituzionale, il non saper (o non voler) trovare un brand da parte di Regione e Comune in grado di apportare turismo da tutto il mondo, sia riuscito a cancellare, nell'arco di pochissimo tempo, non solo un fiore all'occhiello di architettura e archeologia scientifica, ma anche il ricordo di un conterraneo, un illustre scienziato, il prof. Giovanni Francia, che ha segnato non soltanto la storia locale ma, essendo riconosciuto a livello internazionale come "pioniere del solare e padre delle centrali solari termoelettriche", anche la storia scientifica mondiale.

Oggi, 12 ottobre 2015 è prevista la visita dell'assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo.
Riuscirà l'Assessore, con la stessa rapidità grazie alla quale il 10 luglio come primo atto istituzionale ha permesso di sbloccare 6 milioni di euro per le solite scuole private, a trovare fondi da investire per far ristrutturare quegli storici specchi parabolici di archimedea ispirazione?
Oppure dovremo assistere all'ennesima passerella istituzionale, il solito magico ed effimero rituale, un classico abbaglio, con flash fotografici che si riflettono nell'inossidabile specchietto per le allodole, con annesso titolone del giorno dopo, dopodiché tutto ritornerà un'altra volta nel dimenticatoio?
Dopo l'occasione persa nel 2011, centenario della nascita del professore, suggeriamo all'Assessore di non perdere almeno questo cinquantenario e rilanciamo un'idea: blocchi il fantomatico e inutile mega parco scientifico tecnologico (oltreché speculativo) di ponente agli Erzelli e indirizzi una parte di quei fondi per rilanciare un autentico e produttivo micro parco scientifico tecnologico (oltreché storico) di Levante a Sant'Ilario.
Da una parte salveremmo il Ponente genovese dall'ennesimo scempio edilizio, dall'altra avremmo a disposizione fondi milionari per riesumare dall'oblio e riportare agli antichi splendori uno storico patrimonio culturale di inestimabile valore e importanza mondiale, facendolo diventare un primo concreto trampolino per il rilancio del turismo nella nostra Regione anche a livello internazionale.

Marco De Ferrari e Alice Salvatore, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria

Pin It

Genova3000 TV

Genova3000 TV

Notizie

Levante

Cultura

Spettacoli

Sport

Gossip

Genova Sport 2024