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Cala il debito del Comune (-300 milioni dal 2017), Piciocchi: “Stiamo portando avanti un ciclo virtuoso”

Pietro Piciocchi, vice sindaco di Genova

Confermate le previsioni annunciate a dicembre 2023 nella relazione sul bilancio previsionale per il periodo 2024-26: il debito del Comune di Genova si è attestato, per la prima volta, sotto il miliardo, per la precisione a 974 milioni di euro contro il miliardo e 34 milioni del 2022. È quanto emerso nell’illustrazione, da parte del vicesindaco e assessore al Bilancio, del rendiconto della gestione 2023 (delibera Proposta Giunta al Consiglio N. 59 del 26/03/2024), durante la commissione consiliare 3-4 tenutasi questa mattina.

«Il saldo finanziario – ha dichiarato il vicesindaco, Pietro Piciocchi – è pari a 572 milioni e 727 mila euro di cui: una parte accantonata di 507 milioni; poi 52 milioni di accantonamento legato al fondo crediti di dubbia eleggibilità che è quindi una parte vincolata; una parte destinata a investimenti di 2,835 milioni e un avanzo libero, quindi disponibile alla prossima variazione di bilancio, di 10 milioni e 807 mila euro. Sono numeri importanti che vedono il nostro ente in equilibrio, un elemento non scontato: ricordo che tra tutti i Comuni sede di Città metropolitana siamo rimasti in cinque a essere in equilibrio».

Il vicesindaco ha anche puntualizzato che «il risultato di amministrazione si esprime in un saldo finanziario che deriva da un’operazione algebrica che tiene conto della consistenza del fondo cassa del 2023, a cui si aggiungono i residui attivi e si sottraggono residui passivi e quote del fondo pluriennale vincolato». Il vicesindaco ha anche ricordato che «sulla gestione del debito, stiamo portando avanti un ciclo virtuoso con un calo del debito di quasi 300 milioni di euro dal 2017 a oggi. Per eredità pregresse, ci troviamo a essere tra i Comuni storicamente più indebitati d’Italia, con un debito pro capite sopra i mille euro, che ci ha consentito di fare una serie di accordi con la Presidenza del Consiglio, che ci serviranno molto per dare stabilità al nostro bilancio nei prossimi anni».

«Abbiamo gestito la cassa senza mai fare ricorso alla tesoreria – ha puntualizzato anche il vicesindaco – nonostante stiamo facendo molte anticipazioni di cassa per i lavori Pnrr per compensare i ritardi dei trasferimenti dallo Stato centrale. Siamo molto soddisfatti anche per il tempo medio di pagamento alle imprese: una media di 12 giorni, che ci rende un Ente che paga e paga velocemente, quindi un'amministrazione affidabile e credibile nei confronti delle imprese. In molti Comuni del resto del Paese molte gare vanno deserte perché non affidabili nel tempo dei pagamenti». In media, i tempi di pagamento dei Comuni in Italia si attestano su oltre i 30 giorni.

«Altro dato lusinghiero – ha detto il vicesindaco – è lo stato patrimoniale dell’ente, con un utile di 27 milioni 468 mila euro e un patrimonio netto di 2 miliardi e 353 milioni». Il vicesindaco ha confermato che «tutte le società partecipate sono in equilibrio».

Soddisfazione è espressa dal vicesindaco: «In un momento caratterizzato da una riduzione sistematica di trasferimenti erariali riusciamo comunque a mantenerci in equilibrio e in molti comparti abbiamo aumentato le nostre linee di spesa e la nostra capacità di intervento». Il vicesindaco ha concluso con un ringraziamento «alla direzione Servizi finanziari per il lavoro svolto anche quest’anno».

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