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Roche fa tappa a Genova con ‘Il tuo punto di vista conta - Non lasciare che le maculopatie ti fermino’

La presentazione in Regione Liguria

Arriva a Genova la campagna nazionale “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”, promossa da Roche Italia con il patrocinio di Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO), Comitato Macula, Retina Italia ODV e Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO).  La tappa, giunta al suo terzo appuntamento, ha inoltre ricevuto il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Genova.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare sulle maculopatie, in particolare sulla Degenerazione Maculare legata all’età Umida (nAMD) e sull’Edema Maculare Diabetico (DME), facendo emergere i bisogni non soddisfatti di pazienti e caregiver, tra cui il mantenimento di una vita sociale e lavorativa attiva. È sulla base di questi obiettivi che all’interno della campagna sono stati organizzati su tutto il territorio nazionale degli screening della vista gratuiti. Genova è una delle città coinvolte nell’iniziativa e il prossimo appuntamento si terrà il 18 novembre presso l’Associazione Bocciofila Genovese (Corso Monte Grappa, 130 r), messo a disposizione dalla  Federazione Italiana di Bocce, dalle ore 10:30 alle ore 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00.

Durante la giornata tutta la popolazione potrà sottoporsi gratuitamente a una visita della vista di primo livello, eseguita da uno specialista, che includerà una scansione precisa della retina attraverso la tomografia a coerenza ottica (OCT).

Il coinvolgimento della Federazione Italiana di Bocce, che ha messo a disposizione le proprie strutture, è fondamentale per il coinvolgimento della fascia di popolazione maggiormente soggetta allo sviluppo delle maculopatie: persone con diabete e quelle over 50 sono i soggetti più a rischio e per i quali è consigliato sottoporsi a controlli oculistici anche di primo livello, come quelli proposti nell’ambito della campagna.

Le maculopatie sono tra le patologie oculari più diffuse e interessano l’area che si trova al centro della retina, ovvero la macula. Le più diffuse sono la degenerazione maculare legata all’età e l’edema maculare diabetico e colpiscono principalmente le persone con più di 50 anni, la fascia di età più rappresentativa della popolazione italiana con ancora una piena vita sociale e spesso anche lavorativa. Queste patologie hanno anche un impatto enorme sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver.

La degenerazione maculare legata all’età colpisce la parte della retina deputata alla visione centrale, nitida e dettagliata e, a seconda di come la macula viene danneggiata, ne esistono due tipi: ‘AMD secca’ e ‘AMD neovascolare o umida’. La AMD neovascolare o “umida” (nAMD) è la forma più avanzata e si caratterizza per la crescita incontrollata di nuovi vasi sanguigni anomali sotto la retina. Se non trattata, può provocare una perdita rapida e grave della vista. Circa 20 milioni di persone in

tutto il mondo soffrono di nAMD, che è la causa principale di perdita della vista negli ultrasessantenni. In Italia, colpisce prevalentemente la fascia d’età 65-69 anni e over 85 con un’incidenza rispettivamente del 2,1% e del 3,7%.

Anche l’edema maculare diabetico (DME) è una grave patologia della vista, una complicanza del diabete (tipo 1 e tipo 2). Nel mondo sono circa 21 milioni le persone che ne soffrono. Gli alti livelli di glucosio deteriorano i piccoli vasi sanguigni della retina che, una volta danneggiati, iniziano a sanguinare e riversare liquidi nella macula. L'accumulo di liquidi provoca quindi un edema. Se non trattato adeguatamente può portare a un’importante ipovisione e peggioramento della qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti.

Ad oggi, il trattamento principale per le maculopatie prevede l’utilizzo di inibitori del VEGF (fattore di crescita dell'endotelio vascolare), una proteina che stimola la crescita di nuovi vasi sanguigni. Nella maggior parte dei pazienti, gli inibitori del VEGF, somministrati attraverso iniezioni intravitreali, possono migliorare la visione se la diagnosi è stata precoce e il trattamento tempestivo e se eseguito a cicli regolari nel tempo. Tuttavia, malgrado l’impatto positivo degli stessi nella gestione terapeutica di queste patologie, permangono ancora diversi problemi legati alle somministrazioni frequenti di questi trattamenti e, in definitiva, all’efficacia a lungo termine dopo la loro sospensione.

I sintomi delle maculopatie possono manifestarsi anche dopo molto tempo, a volte quando ormai la patologia è in stadio avanzato. È per questo che la prevenzione e la diagnosi precoce diventano due strumenti fondamentali per poter affrontare e gestire le maculopatie.

 

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