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Il liceo Gobetti a scuola di circo

A scuola di circo, per scoprire i meccanismi di comunicazione scenica e artistica di questa particolarissima forma di spettacolo. I ragazzi del liceo musicale e coreutico Piero Gobetti di Genova danno vita al progetto “Circostanze” e trasformano il Circumnavigando Festival in un’occasione di studio sul campo. Circostanze è un progetto che nasce dall’incontro tra allievi e docenti del liceo coreutico Piero Gobetti e l’Associazione Sarabanda (quella che organizza il festival Circumnavigando). Lo scopo è quello di avvicinare gli studenti alla complessità del circo contemporaneo, facendogli conoscere gli artisti che partecipano al Circumnavigando Festival 2020. Il tutto avviene attraverso un percorso di alternanza scuola-lavoro, previsto dalla legge della Buona Scuola.

“E’ il secondo anno che il Gobetti collabora con l’associazione Sarabanda – afferma la preside Chiara Saracco – L’anno scorso gli spettacoli di arti circensi del Circumnavigando Festival venivano ospitati in vari luoghi come il Porto antico, Palazzo Ducale o il teatro Modena. Quest’anno le limitazioni imposte dalla pandemia hanno costretto gli organizzatori a modificare le procedure e i programmi. Partecipano a Circostanze una cinquantina di nostri allievi dell’indirizzo coreutico, e cioè il corso di studi attinente alla danza e a tutte le cose collegate in qualche modo al movimento del corpo in forma artistica: in questo senso anche il mimo, la giocoleria e le arti circensi in generale possono rientrare nella sfera di interesse degli studenti del coreutico. Lavoriamo su tutti i linguaggi del corpo, anche se la danza resta ovviamente il cuore del curriculum scolastico. Quest’anno sono coinvolte le classi 3A e 4A. Abbiamo chiamato il progetto “Circostanze” per alludere alla circostanza come condizione particolare che accompagna un evento.  Quest’anno la condizione particolare è proprio quella della pandemia, che impedisce l’incontro di persona tra studenti e artisti. L’incontro del circo con gli studenti avverrà quindi in una stanza virtuale”.Gli studenti del Gobetti nel pomeriggio di domenica 27 dicembre  saranno coinvolti nella performance di Chiara Marchese, che fa parte del Collectif Porte 27: una produzione italo-francese. L’artista alle 16.30 presenta un video-studio originale realizzato sullo spettacolo “Mavara”. Il video è stato realizzato appositamente per Circumnavigando 2020. La produzione descrive lo spettacolo come “Una partizione coreografica per un insieme di corpi in equilibrio sopra un filo. Danza, manipolazione di marionette e circo si fondono qui per dar vita ad una poetica sequenza. Mavara prende inspirazione dai racconti popolari di Giuseppe Pitrè, sulle donne “di fuora”, le vedenti siciliane, e dal libro «Sud e magia» di Ernesto de Martino, e da «Follia e disciplina, lo spettacolo dell’isteria» di Roberto, Giambrone”.

“I ragazzi – prosegue la preside Saracco – hanno già fatto un lavoro di studio preliminare sull’opera Mavara.  Tra novembre e dicembre gli studenti hanno seguito incontri teorici sul circo, per capire come funziona questo mondo. Dato che in questa occasione tutto ruota attorno al concetto di marionetta, gli studenti hanno poi analizzato alcuni balletti che riguardano questo tema: come il celebre “Petruska” con musica di Igor' Stravinskij.  In pratica dovranno verificare come questo tema viene trattato in ambiti diversi, il circo e la danza, in modo da confrontare i due linguaggi.Il 27, infine, assisteranno alla proiezione del video sulle varie piattaforme di streaming previste dal programma. Nei giorni successivi ci sarà un incontro con Chiara Marchese, sempre in streaming, in cui i ragazzi avranno modo di confrontarsi con l’artista e con altre figure della produzione. Con l’aiuto dei docenti gli studenti impareranno a fare le interviste, ad analizzare criticamente quello che hanno visto, e poi anche a realizzare una recensione critica dello spettacolo, scritta e video. Lo scopo è evidentemente quello di insegnare ai ragazzi a mettersi anche dall’altra parte del palco, e cioè quella dello spettatore. Di solito imparano a muoversi sul palcoscenico; stavolta impareranno ad analizzare criticamente il loro stesso lavoro con gli occhi dello spettatore. L’iniziativa è stata realizzata con il sostegno dell'Istituto Francese di Parigi nell’ambito del progetto Circus Zone”.

Ma il Gobetti collabora anche  con le attività di OperaLand. Si tratta di una associazione culturale senza scopo di lucro, nata nel 2017 da un’idea di Fabiola Di Blasi, Luca Baracchini  e Ivan Parodi.Con le sue attività, spesso in collaborazione con il Carlo Felice, OperaLand porta l’opera a Scuola e la scuola all’Opera con particolare attenzione al tema dei mestieri dello spettacolo che concorrono alla realizzazione del prodotto finale.“Quest’anno – conclude la preside Ciara Saracco – al Castello d’Albertis andrà in scena “La serva padrona” di Giovanni Battista Pergolesi, che prevede la presenza di un mimo. Ovviamente sarà a porte chiuse e visibile in streaming. Il mimo sarà un nostro studente di quarta, Geremia Cappagli”.

 Paolo Fizzarotti

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