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Giacomo Ronzitti: “Festeggeremo il 25 aprile a distanza”

Giacomo Ronzitti

Questo 25 Aprile non potremo festeggiarlo come gli scorsi anni, perché la pandemia che ha contagiato il mondo intero ce lo impedisce.

Come la Pasqua, tuttavia, lo festeggeremo tutti a distanza, ma non in solitudine.

Ciò perché ci accomuna, oggi, una sfida epocale contro un male invisibile e inesorabile, che dovremo sconfiggere insieme, come gli italiani, insieme, seppero sconfiggere il nazifascismo.

Uniti negli ideali della Resistenza, consci della lezione della storia tragica del novecento europeo, nel dopoguerra essi scelsero la Repubblica e, poi, i Padri Costituenti seppero dare al Paese una Costituzione illuminata, nella quale sono coniugati armonicamente antichi e nuovi diritti di libertà, nel quadro dei princìpi di uguaglianza, di pluralismo e di separazione dei poteri propri di un moderno stato di diritto.

Si aprì così la nuova stagione della ricostruzione e della rinascita morale e materiale dell’Italia, dopo le devastazioni della guerra e venti anni di dittatura.

Quei valori sono e devono restare ancora a base del nostro vivere civile e, oggi come ieri, devono unirci per superare questa nuova e durissima prova.

Genova e la Liguria diedero un contributo straordinario alla lotta di Liberazione e allo sviluppo sociale e democratico della nazione.

Con questo spirito di solidarietà e responsabilità essi sapranno essere ancora una volta di esempio per superare questo difficile momento e costruire un futuro migliore.

Questa stessa tensione ideale e culturale ci ha ispirato nel promuovere l’evento che si svolgerà la mattina del 25 aprile al Teatro Carlo Felice, nel corso del quale verranno lette da Pino Petruzzelli le lettere dei condannati a morte della Resistenza. Lettura preceduta e seguita dall’Inno nazionale e da brani eseguiti dall’orchestra e dal coro del Carlo Felice.

A tutti loro, fin d’ora, va il nostro profondo e sincero ringraziamento.

Questa pagina web contiene inoltre, tra diversi documenti e scritti, l’intervento che Annamaria Furlan avrebbe dovuto tenere alla celebrazione ufficiale di Genova e il numero speciale della rivista dell’ILSREC “Storia e memoria” con i memoriali, tradotti in tre lingue, dei protagonisti della “resa” delle truppe germaniche al CLN-Liguria firmata la sera del 25 Aprile.

Avremmo dovuto presentarlo il 24 Aprile a Villa Migone con il Sindaco di Genova Marco Bucci, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e S.E. Cardinale Angelo Bagnasco.

Anche questo incontro è però rinviato a quando potremo nuovamente incontrarci fisicamente.

Fin d’ora, tuttavia, lo rendiamo pubblico a beneficio di tutti i cittadini in occasione del 75° della Liberazione.

Sia, dunque, questa inedita festa della Liberazione occasione di rinnovata speranza e coesione, memori del sacrificio delle donne e degli uomini che combatterono per dare a noi quella libertà e quella dignità che a loro vennero negate.

Giacomo Ronzitti
Presidente Ilsrec “R. Ricci”

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