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Pasqua “amara”, 18 milioni di danni per la pasticceria ligure

Giancarlo Grasso, presidente Confartigianato Liguria

Dolci artigiani “off limits” per norme anti virus ed 860 pasticcerie liguri chiuse. Perdita economica valutabile in 18 milioni di euro e 2.200 lavoratori interessati e persino a rischio per queste restrizioni. Danni collaterali del Covid 19 e che a medio- lungo termine potrebbero essere persino più nocivi del virus. Senza mai dimenticare tuttavia la strage di vite umane provocata da questo male letale.

Tuttavia non si può mancare di avere apprensione ed angoscia per la situazione sociale che si prospetta e che potrebbe, anche questa, creare situazioni drammatiche nel mondo.

Le pasticcerie colpite dalla crisi sanitaria sono in genere piccole e piccolissime e già stremate da anni con lavoro scarso e continuamente in decrescita.

“Danno enorme per la nostra pasticceria artigiana – afferma Giancarlo Grasso, presidente Confartigianato Liguria – solo uno dei tanti settori danneggiati”.

Ma i pasticceri, come peraltro tutto il nostro formidabile mondo della media e piccola imprenditoria, non vogliono certo arrendersi davanti a quella che, sempre Grasso, definisce sordità del governo.

Ed invita a “scrivere ai prefetti, al motto di #liberiamolecolombe”.

Colombe pasquali, si intende, ma forse, inconsciamente, si chiede anche di permettere il volo ad un'economia impantanata da politiche decennali che hanno sempre penalizzato artigiani, commercianti, lavoratori autonomi.

“Il settore nella nostra regione – insiste Confartigianato - impiega ben 2.271 addetti ed è caratterizzato da un'alta vocazione artigiana, che costituisce oltre il 76%). Micro e piccole imprese che ad aprile subiranno un deciso crollo di fatturato, non solo per le mancate vendite, ma anche

per le perdite economiche dovute al deperimento delle materie prime acquistate prima dell'inizio della situazione di emergenza.

Ed Istat indica appunto il danno ad aprile per il settore ligure in 18 milioni: 15 di mancata vendita; 3 per deperimento delle materie prime. In Italia il danno arriva a 652 milioni che ricadrà sulle circa 24.400 pasticcerie del Paese con 74 mila addetti. Oltre 3.300 le pasticcerie della Lombardia, 2.100 le venete e l.900 di Emilia Romagna.

“Danno economico pesantissimo per il settore della pasticceria, che proprio durante le festività pasquali tocca uno dei maggiori picchi di fatturato”, afferma Grasso.

Dino Frambati

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