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Forza Italia: la fine dell'era Biasotti

Sandro Biasotti

Con un comunicato stampa il senatore Sandro Biasotti ha salutato l'avvento di Carlo Bagnasco, il sindaco di Rapallo chiamato da Arcore a sostituirlo nel ruolo di coordinatore ligure di Forza Italia: "È la migliore scelta che il presidente Berlusconi potesse fare perché abbiamo bisogno di gente motivata... Sono stato fiero e onorato di aver fatto il coordinatore regionale per oltre sei anni".
Quando Biasotti fu nominato alla guida degli azzurri liguri era il 2 gennaio 2014. Nemmeno cinque mesi dopo (era il 27 maggio) aveva tentato di smarcarsi dimettendosi come "atto dovuto per il deludente risultato delle elezioni Europee", ma il Cavaliere aveva respinto le sue dimissioni.
Il cambio di guardia ai vertici liguri di Forza Italia è la fine di un'epoca. Biasotti, con la sua lista omonima al seguito, era stato “prestato” alla politica nel 2000 quando aveva sconfitto il candidato di centro sinistra Giancarlo Mori. Un prestito durato quasi un ventennio e non senza interessi: nel 2005 si era ricandidato sfidando Claudio Burlando ma era rimasto solo in Consiglio regionale con la lista civica degli arancioni. Nel 2008 il salto in Parlamento, dove tuttora siede a distanza di più di dieci anni e tre legislature.
Nel 2015 il grande rifiuto della candidatura a presidente della Regione lanciata da Berlusconi in diretta telefonica ad un convegno con Daniela Santanché, l'opposizione alla candidatura di Edoardo Rixi e l'appoggio a quella di Giovanni Toti.

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