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Controlli sanitari nei porti liguri, Botta (Spediporto): “I tempi di refertazione arrivano anche a 25 giorni”

Super User 12 Gennaio 2024 632 Visite

“La situazione dei controlli sanitari nei porti liguri è delicatissima e rischia di provocare pesanti conseguenze in termini di extracosti per le aziende e, a cascata, per i consumatori, oltre a rischi per la salute pubblica. Accogliamo, dunque, con favore l’unanime via libera, da parte del Consiglio regionale, all’ordine del giorno presentato da Stefano Balleari che impegna la Giunta a sollecitare il Ministero per un rafforzamento degli organici veterinari nei porti di Genova e Vado Ligure”.

Così Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, che pochi giorni fa aveva lanciato forte l’allarme per la carenza di personale adibito a controlli e analisi, con appena 3 funzionari che devono coprire gli scali di Genova, Savona e Vado Ligure. Una situazione delicata che rischia di peggiorare ulteriormente, anche per via dei nuovi controlli europei legati alla normativa “Reach”.

“I dati che ci forniscono le nostre aziende associate – spiega Botta – sono a dir poco imbarazzanti. I tempi medi di refertazione sono di circa 15 giorni ma per alcune merci si può arrivare anche a 25 giorni, con un aumento generalizzato rispetto al 2022 e sofferenze particolari per il porto di Savona Vado Ligure. È evidente come questi ritardi aumentino i costi: per fare un esempio, da gennaio a novembre 2023, il terminal Reefer di Vado Ligure ha movimentato 47457 container (con 228000 tonnellate di frutta) mentre nel bacino portuale di Genova i contenitori sottoposti a controlli sanitari sono stati oltre 250 mila. Il costo medio giornaliero per la sosta di un container è di 170 euro: dunque un vero e proprio salasso per gli importatori che finisce, poi, per pesare sulle tasche dei consumatori”.

Il direttore generale di Spediporto, con tutti gli operatori del settore, avanzano una richiesta precisa: “Proprio per la materia specifica dei controlli e per la loro importanza, Genova e Savona meritano di avere una linea analitica dedicata, in grado di fornire risposte in tempi rapidi alle necessità legate ai traffici portuali dei due scali. È assurdo delegare un ruolo strategico come questo soltanto ai laboratori IZS (Istituto Zooprofilattico Sperimentale) sparsi in tutta Italia”.

L’impegno delle forze politiche regionali è, dunque, un primo passo ma Spediporto ha tutta l’intenzione di non calare l’attenzione sul tema: “Faremo pressing – annuncia Botta – sui soggetti che a vario titolo possono intervenire, per modificare una situazione davvero pericolosa. Oltre all’impegno della politica regionale, anche Fedespedi e Confetra hanno sollecitato un incontro con il Ministero per trovare una soluzione idonea per i porti liguri. Peraltro non stiamo parlando tanto del cosiddetto rischio di impresa, ma di costi finali maggiorati per le famiglie e anche di sicurezza alimentare; va sottolineato come fare buona sanità voglia dire tante cose, compreso effettuare controlli adeguati e rapidi dei cibi che, poi, finiscono sulle nostre tavole fin dal loro arrivo nei porti regionali”.

Già diversi operatori del mondo marittimo e in particolare della filiera logistica, hanno sposato la battaglia di Spediporto; un segno tangibile della preoccupazione di tutto il settore per una situazione che rischia di diventare la vera e propria mina vagante dell’economia (ma non solo) ligure nel 2024.

Turismo, in Liguria le strutture ricettive potranno allestire aree glamping

Super User 12 Gennaio 2024 539 Visite

Da oggi in Liguria le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere potranno dotarsi di aree da attrezzare per il cosiddetto "glamping”. La Giunta regionale, su proposta dell'assessore al Turismo Augusto Sartori, ha approvato infatti la delibera che regolamenta le misure attuative necessarie a rendere realmente operativi gli emendamenti alla legge 32 approvati nel collegato di fine anno che consentono alle strutture alberghiere ed extralberghiere di potersi dotare di piazzole a tipo "Villaggio turistico" e sviluppare così l'offerta glamping.

“Il campeggio-glamour è un fenomeno che sta avendo un successo mondiale e vogliamo che la Liguria sia al passo coi tempi – dichiara l'assessore Sartori -. Proprio nell'evoluzione che il turismo sta avendo in questi ultimi anni riteniamo sia importante dare la possibilità ai nostri operatori di poter diversificare la loro offerta per potersi rivolgere ad una clientela sempre più internazionale e che abbia il desiderio di vivere nuove emozioni. Ciò favorirà non solo le strutture della costa che potranno così diversificare la loro offerta, ma soprattutto le piccole realtà ricettive dell'entroterra in cui alloggiano tanti turisti stranieri sempre desiderosi di vivere la Liguria a contatto della natura e che amano moltissimo il glamping”.

Nel dettaglio, è consentita la realizzazione fino a tre piazzole per le strutture alberghiere con capacità ricettiva fino a cinquanta posti letto, di cinque piazzole per quelle con capacità superiore a cinquanta posti letto e di due piazzole per le strutture ricettive extralberghiere. Le piazzole devono essere realizzate in promiscuità nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, avere una superficie minima di 80 metri quadrati ed essere poste, tra loro, ad una distanza non inferiore a 2 metri. Esse possono essere attrezzate con unità abitative aventi una superficie massima di 40 metri quadrati comprensiva di verande, tettoie fisse o avvolgibili e ogni eventuale accessorio, e avere un’altezza massima di 3 metri misurata dall’estradosso del piano di calpestio all’estradosso del colmo della copertura. Nel caso di unità abitative non dotate di servizi igienici gli stessi devono essere resi disponibili in numero pari al numero di unità abitative entro una distanza di 30 metri di percorso pedonale dalla piazzola. Ogni servizio igienico deve essere ad uso esclusivo di ogni singola piazzola ed essere dotato di almeno 3 sanitari (lavandino, wc e doccia).

Bambini disabili, la Garante dei diritti dell’infanzia: “Agevolare le iscrizioni scolastiche”

Super User 12 Gennaio 2024 576 Visite

La Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Liguria, Guia Tanda, invita il Comune di Genova e l’Ufficio scolastico regionale a facilitare l’iscrizione dei bambini disabili negli asili nido e nelle scuole materne e elementari.

La Garante, in particolare, sollecita le istituzioni preposte a riconoscere la validità del cosiddetto “Modello C”, che è stato inserito nel portale Inps già nel settembre scorso: “Al fine di non discriminare alcun soggetto, vanno favorite - si legge nella lettera inviata a Comune e Ufficio scolastico regionale - le iscrizioni delle bambine e dei bambini con disabilità”.

Guia Tanda auspica “maggiore comprensione e disponibilità da parte delle istituzioni, che debbono avere un occhio di riguardo per le bambine e i bambini in stato di difficoltà, agevolando le pratiche burocratiche in capo alle famiglie” e sottolinea: “Gli operatori dei settori sociali ed educativi possono rappresentare sempre più responsabilmente la sponda necessaria per una risposta più corretta alle fragilità dei minorenni affinché queste non divengano vulnerabilità più rilevanti”.

Il tema si era già posto esattamente un anno fa richiedendo, anche in quel caso, l’intervento del Garante affinché fosse assicurata da procedure celeri la preiscrizione a scuole materne e asili nido entro i termini del 28 febbraio.

“I servizi sociali ed educativi degli enti locali – conclude la Garante – devono essere attenti ai bambini e alle loro esigenze, in misura ancora maggiore quando ne è accertata una particolare fragilità e debolezza, per raggiungere l’effettiva inclusione sociale e dare piena applicazione alla Convenzione dei diritti del bambino del 1989, ratificata in Italia con la legge 176 del 1991”.

Genova, al via la rassegna cinematografica targata So.Crem

Super User 12 Gennaio 2024 962 Visite

Con la partecipazione di Joseph Moyersoen, giudice onorario presso il Tribunale dei Minori e consulente dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, torna giovedì prossimo la rassegna cinematografica di So.Crem, con proiezione presso il centro studi Edoardo Vitale, in via Lanfranconi 1/7. Tre i film in programma, con ingresso gratuito fino a esaurimento posti (per partecipare inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).

La rassegna cinematografica, a cura del Centro Studi Edoardo Vitale di Genova, è composta da film attentamente selezionati, relativi a particolari argomenti e materie, nata per rispondere ad un vero e proprio bisogno culturale della città. 

Giovedì prossimo, 18 gennaio alle 20.30, sarà proiettato “Close” di Lukas Dhont. La serata verrà dedicata alla memoria della dottoressa Giulia de Marco (moglie di Luciano Violante) recentemente scomparsa. Il film di Dhont è un’opera di grande profondità e sensibilità sui legami affettivi, sull’amicizia e sul trauma da lutto. Presentato e premiato al Festival di Cannes 2022, dove ha vinto il “Grand Prix Speciale” della Giuria, e ad “Alice nella Città”, sezione parallela e autonoma della Festa del Cinema 2022, “Close” è entrato nella short list dei candidati al miglior film straniero agli Oscar 2023.

Secondo appuntamento del 2024 è per giovedì 21 marzo, alle 20.30, con “21 grammi. Il peso dell’anima” di Alejandro Gonzales Inarritu è il secondo film della cosiddetta trilogia sulla morte del regista messicano prodotto nel 2003. La vicenda ruota attorno a tre drammi che conducono alla ricerca del senso della vita e della riappropriazione della propria identità. Si dice che nel preciso istante della morte perdiamo 21 grammi, il peso dell’anima. Ma quanto c’è in 21 grammi, quanto va perduto, quanto valgono 21 grammi? Quante volte viviamo, quante volte si muore?

Giovedì 16 maggio, alle 20.30, toccherà a “Quel giorno d’estate” (titolo originale “Amanda”, 2018) di Mikhael Hers; film che affronta il tema poco trattato dal cinema del lutto vissuto dai bambini. Il cortometraggio è stato presentato nella sezione Orizzonti della 75° Mostra internazionale del cinema di Venezia. Il regista, in un’intervista alla Mostra del cinema, ha affermato: “Quello che cerco di fare, nelle scelte di regia e di scenografia, è affrontare tematiche tragiche, ma sempre con una breccia, una falla che consente di rendere la cosa luminosa, di dare un risvolto verso la luce e la vita”.

Ex Ilva, Campomenosi: “L’industria dell’acciaio è in difficoltà per le gravi mancanze dell’Unione europea”

Super User 11 Gennaio 2024 584 Visite

“Le colpe per la situazione in cui versa il settore dell’acciaio italiano sono da cercare anche a Bruxelles. In queste giornate in cui il dibattito politico è molto intenso e conflittuale sul ruolo e la presenza di grandi gruppi industriali extraeuropei nel nostro Paese, al di là dell’importante ruolo delle istituzioni nazionali e dell’impegno profuso dal Governo che confidiamo possa riuscire a difendere le produzioni del nostro Paese, nel trattare questo argomento vanno necessariamente ricordate le gravi responsabilità dell’Ue”. Così in una nota Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo.

“La Commissione europea - prosegue Campomenosi - in questi anni non ha messo in atto quelle politiche che avrebbero potuto aiutare non solo la filiera dell’acciaio, ma tutte le aziende che necessitano di produzioni di qualità, ad avere approvvigionamenti adeguati per tutto il settore manifatturiero e si è sempre rifiutata di limitare l’export di un materiale prezioso come il rottame di ferro che esportiamo dall’Italia verso la Turchia per ricomprarlo a prezzo maggiorato, indirettamente favorendo i nostri competitor”.

“Ha ragione chi, dal comparto, fa notare che la situazione attuale è figlia delle politiche sbagliate Ue e di una strategia che ha eliminato le quote gratuite di Co2: ancora una volta, servirebbe anteporre la concretezza all’ideologia. E ci vorrebbe un netto cambio di rotta a Bruxelles, con un’Europa capace di intervenire a difesa della capacità produttiva del continente, cosa che è drammaticamente mancata in tutti questi anni”, conclude il capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo.

Infrastrutture, al via i cantieri per i tunnel subportuale e Fontanabuona

Super User 11 Gennaio 2024 702 Visite

Dopo l’inaugurazione, questa mattina a Genova, del cantiere del nuovo nodo di San Benigno, si è svolto un incontro nella sede della Regione tra il presidente Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, l'amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi e il vice presidente di Free to X Andrea Manfron.

Durante l’incontro è stato fatto il punto sul piano delle opere previste a Genova e nell’area metropolitana all’interno dell’accordo sottoscritto da Autostrade per l’Italia con il ministero delle Infrastrutture e gli enti locali (Comune, Città Metropolitana, Regione, Autorità Portuale).

Al centro del colloquio, le infrastrutture strategiche di cui è previsto l’avvio dei cantieri nei prossimi mesi: una su tutte, il tunnel subportuale, che collegherà il nodo di San Benigno alla Foce passando in galleria al di sotto del bacino portuale, con la realizzazione anche dei relativi tratti di raccordo da un lato con il nodo autostradale e, dall’altro, con la viabilità cittadina per snellire viabilità e traffico dello scalo. Dopo l’avvio delle opere propedeutiche nel giugno 2023, i lavori di inizio demolizioni e scavo inizieranno entro febbraio 2024.

Per quanto riguarda poi il tunnel della Val Fontanabuona, che permetterà un collegamento diretto dell’entroterra del Tigullio con la costa, si ritiene che la conclusione dell’iter di Via avverrà nelle prossime settimane con il successivo avvio del cantiere entro la primavera di quest’anno.

Cantieri autostradali, Pastorino: “Chiedo al ministro Salvini che vengano revocati o sospesi i pedaggi in Liguria”

Super User 11 Gennaio 2024 656 Visite

"Oggi ho presentato la mia interrogazione al ministro dei Trasporti Matteo Salvini sulla maggiorazione dei pedaggi autostradali dal 2024, misura contenuta nel decreto "Mille Proroghe" dello scorso 30 dicembre. Ma l’incremento non risparmia territori in cui la rete autostradale è a dir poco carente, come la Liguria, e dove anche nei primi giorni dell'anno su diverse tratte ogni giorno le code hanno superato i dieci chilometri. Un territorio costellato da scambi di carreggiata, interruzioni, restringimenti, chiusure, in cui dopo la breve pausa natalizia ben 13 cantieri sono tornati in attività. Appare incoerente e iniquo che l’aumento sia applicato anche alle autostrade liguri, dal momento che, oltre ai costi già alti e agli evidenti disagi per via dei cantieri, manca una correlazione fra rincari e investimenti. I cantieri in corso sono infatti di messa in sicurezza e non di manutenzione, dal momento che quest’ultima per anni non è stata svolta da chi di dovere", dichiara il deputato ligure del PD Luca Pastorino.

"Al ministro Salvini chiedo se, a fronte della grave situazione delle autostrade liguri, intenda revocare gli aumenti programmati e valutare l’opportunità di sospendere i pedaggi autostradali fino al termine dei lavori o di prevedere riduzioni commisurate all’allungamento dei tempi di percorrenza. Deposito la mia interrogazione in attesa e nella speranza che trovi spazio in un question time in aula con il ministro stesso nei prossimi giorni", conclude Pastorino.

Mense scolastiche, gli assessori Mascia e Brusoni incontrano sindacati e imprese

Super User 11 Gennaio 2024 547 Visite

Si è svolto questa mattina a Palazzo Tursi, negli uffici dell’assessorato al Lavoro e Sviluppo economico, l’incontro con i rappresentanti dei lavoratori e le imprese della ristorazione scolastica.

“È stato un incontro positivo che verrà riaggiornato lunedì quando saranno definite le soluzioni tecniche che metteranno nero su bianco le garanzie di continuità occupazionale a tutela dei lavoratori e del servizio alle famiglie”, dichiarano gli assessori al Lavoro e Sviluppo economico Mario Mascia e alle Politiche dell’istruzione Marta Brusoni.

Al centro dell’incontro le assunzioni di circa 40 lavoratori, impiegati in subappalto in particolare nei settori lavastoviglie e trasporto dei pasti somministrati.

“L’offerta contenuta nel bando messo a punto dal Comune di Genova parla chiaro: la clausola della continuità occupazionale è ben specificata e rappresenta una conditio sine qua non per l’aggiudicazione dei lotti dell’appalto - spiega l’assessore Mascia -. Pertanto, grazie al confronto di cui ci siamo fatti parte attiva, siamo arrivati a un impegno condiviso, da parte di imprese aggiudicatarie e rappresentanti dei lavoratori, per una soluzione tecnica, che sarà esplicitata nel prossimo incontro e con cui verrà formalizzato l’inserimento di un allegato a garanzia dei diritti dei lavoratori e della sostenibilità dell’organizzazione del lavoro da parte dell’aggiudicatario del lotto, nel pieno rispetto delle clausole del capitolato del bando di offerta per la somministrazione del servizio”.

Passa emendamento della Lega: ritiro della patente a chi abbandona animali per strada

Super User 11 Gennaio 2024 520 Visite

 

“Sono molto soddisfatta che la Commissione Trasporti abbia approvato l'emendamento della Lega al Codice della Strada, che prevede pene più severe, fino al ritiro della patente, per chi abbandona il proprio animale per strada. Si tratta di una battaglia di civiltà che va combattuta con tutti gli strumenti possibili. Servono punizioni esemplari per chi commette gesti così crudeli e criminali. Speriamo che l’inasprimento delle pene funga da deterrente dal commettere questi gesti. Un sentito grazie al Ministro Matteo Salvini che ha voluto e sostenuto fortemente questo provvedimento”. Lo dice in una nota Francesca Corso, assessore al Benessere degli animali del Comune di Genova e segretario provinciale della Lega Genova.

Consiglio regionale, Alessandro Bozzano nuovo capogruppo della lista Toti

Super User 10 Gennaio 2024 770 Visite

Questa sera il presidente Giovanni Toti si è riunito con il gruppo e gli amministratori che rappresentano la lista che porta il suo nome. Sono state fatte alcune valutazioni e sono state assunte alcune decisioni insieme, ovviamente prendendo atto della decisione di Angelo Vaccarezza di lasciare la carica di capogruppo.

Toti, in accordo con i consiglieri, ha disposto che Angelo Vaccarezza sarà sostituito da Alessandro Bozzano. Nell'incontro è stato sottolineato come Giovanni Boitano abbia fatto e continuerà a fare un ottimo lavoro da vicecapogruppo, ma è stato condiviso il fatto che la provincia di Savona debba continuare ad avere una rappresentanza importante in seno alle istituzioni della regione, quale è ad esempio il ruolo di capogruppo del primo gruppo consiliare della maggioranza politica. Si tratta di un dovuto gesto di attenzione al territorio, oltre al fatto che Alessandro Bozzano è sicuramente uno dei consiglieri che è stato, come altri, molto attivo nel corso di questa legislatura e potrà prendere ovviamente quell'eredità con soddisfazione di tutti e soprattutto con grande stima di tutti i colleghi che si sono espressi a suo favore.

È stato valutato che Angelo Vaccarezza non possa continuare a fare il coordinatore regionale di una lista da cui si è dimesso come capogruppo. Anche per questo, con un ragionamento ampiamente condiviso da tutti e per non sovrapporre ruoli anche in vista delle prossime elezioni amministrative, si è deciso che sia l'onorevole Ilaria Cavo ad assumere le funzioni di coordinamento della lista, insieme ovviamente ai coordinatori provinciali del movimento che sono tutti confermati nei loro ruoli.

Il coordinamento e il ruolo di portavoce della lista saranno affidati a Ilaria Cavo che, essendo un parlamentare, ovviamente può guardare all'intera regione senza concentrarsi un unico collegio come può capitare a un consigliere o a un assessore. Può avere una visione d'insieme e, partecipando come vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico per il gruppo di Noi Moderati a Roma, potrà tenere anche i contatti con il sistema parlamentare di governo nazionale del paese e coordinare le eventuali attività della formazione politica nel nostro territorio.

Giorno della Memoria, a Genova posate altre tredici pietre d’inciampo

Super User 10 Gennaio 2024 884 Visite

Sampietrini di pietra con un lato in ottone sul quale è inciso il nome e il cognome delle persone deportate, la loro data di nascita, quella di arresto, il luogo dove sono state deportate ed il giorno nel quale sono state assassinate. Sono queste le caratteristiche principali delle “stolpersteine”, le pietre d’inciampo dal fortissimo potere evocativo ideate e prodotte dall’artista tedesco Gunter Demnig ispirato dal passo del Talmud che recita “una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”. 

Scopo di questa invenzione è quello di lasciare nelle città una memoria dei deportati nei campi di sterminio nazisti. Dal 16 dicembre 1992, quando "senza chiederne il permesso" pose la prima pietra d’inciampo davanti al vecchio municipio di Colonia nel cinquantesimo anniversario dell’Auschwitz-Erlass (il decreto che segnava l’inizio della deportazione di tutti gli zingari di stirpe Sinti e Rom residenti entro i confini del Terzo Reich), Demnig ha viaggiato per tutta Europa, installandone più di 105mila in 31 Paesi dando vita al più grande “monumento diffuso” del Vecchio Continente. L'Italia, dopo Germania e Repubblica Ceca, è lo stato che ne ospita di più.  

Oggi, per la prima volta, Demnig è venuto a Genova dove ha partecipato alla collocazione, da parte di Aster, di tredici ulteriori piccole targhe da selciato incastonate seguendo un percorso compreso tra Cornigliano e la Foce per poi concludersi nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale con l’incontro “Pietre d’Inciampo, arte per la Memoria” al quale, oltre al sindaco Marco Bucci e al rabbino Giuseppe Momigliano, hanno preso parte studenti allievi dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, studenti delle scuole secondarie di secondo grado invitati dall’assessore comunale alle Politiche dell’Istruzione Marta Brusoni, rappresentanti delle istituzioni e cittadini.

La posa della prima pietra d’inciampo si è svolta in via Dufour 11 rosso alla presenza del consigliere comunale Angiolo Veroli in ricordo di Francesco Moisello. Le cerimonie si sono poi susseguite lungo un itinerario che ha incluso corso Magenta 5 (civico n.47 nel periodo bellico) in memoria di Ida Foa ed Arturo e Luciano Valabrega durante una cerimonia alla quale è intervenuto l’assessore a Urbanistica e Sviluppo Economico Mario Mascia; via Padre Semeria 21 in ricordo di Giorgina Milani e Bice, Ettore, Giorgio, Maria Luisa, Paolo e Roberto Sonnino; via Felice Cavallotti 11 per Marco Rignani ed infine in via Casaregis 4A con un ultimo interramento a ricordo di Bellina Ortona.

«Oggi Genova ha scelto ancora una volta di onorare i propri concittadini che hanno subito l'orrore delle persecuzioni durante il periodo dell'Olocausto - afferma il sindaco Marco Bucci -. Le 13 pietre d’inciampo che sono state posate questa mattina, si aggiungono a quelle già installate in questi anni, arrivando a un totale di 24. Siamo orgogliosi di accogliere a Genova Gunter Demnig, l'artista che ha dato vita alle pietre d'inciampo. Come Primo cittadino aderisco con convinzione a questo evento che coinvolge tutta la città e che deve arrivare soprattutto ai giovani e le scuole. Le pietre d’inciampo sono opere che rappresentano le vite perdute e ci ricordano l'importanza di preservare la memoria storica per evitare che tali tragedie si ripetano. Furono solo 20 gli ebrei genovesi che fecero ritorno a casa dei 261 finiti nei campi di concentramento: Genova è una città che non dimentica e che si impegna per coltivare e tramandare la memoria di quei fatti». 

Le pietre d’inciampo posate oggi nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria si aggiungono alle undici già collocate nel capoluogo ligure, la prima delle quali in galleria Mazzini il 29 gennaio 2012 in memoria del rabbino Riccardo Reuven Pacifici.

L'iniziativa è stata curata dal Comitato delle Pietre d’Inciampo (ANED, Comunità Ebraica di Genova e ANPI) e Accademia Ligustica con la collaborazione della Città Metropolitana di Genova.

 

Piaggio Aerospace, Regione invita i parlamentari liguri al tavolo di monitoraggio regionale

Super User 10 Gennaio 2024 649 Visite

Regione Liguria apre il tavolo di monitoraggio regionale sulla situazione di Piaggio Aerospace anche ai parlamentari liguri. Una decisione che accoglie le richieste dei sindacati, espresse nel corso delle ultime interlocuzioni tra le parti, con l'obiettivo di tenere alta l'attenzione di tutta la comunità ligure, istituzionale e politica, sulla vicenda, anche alla luce della recente riapertura dei termini per la presentazione di offerte definitive e vincolanti per l'acquisizione di tutti i complessi aziendali che fanno capo alle due società in amministrazione straordinaria, offerte che dovranno pervenire entro e non oltre il 30 gennaio 2024.

"Il futuro della Liguria passa anche da aziende storiche e strategiche, come Piaggio Aerospace, che oramai da troppo tempo attendono un concreto piano di rilancio a salvaguardia e sviluppo di un patrimonio tecnologico e industriale che è proprio della nostra regione - sottolinea l'assessore allo Sviluppo economico e all'Industria Alessio Piana -. Abbiamo apprezzato negli anni l'importante lavoro svolto dalla struttura commissariale, che ha garantito oltre la continuità occupazionale anche un portafoglio ordini superiore ai 500 milioni di euro, ma il 2024 dev'essere l'anno di un acquirente solido che mantenga Piaggio Aerospace nella sua interezza e affianchi alla capacità economica quella industriale e produttiva nel medio-lungo termine".

All'incontro, che si terrà in Regione Liguria il 19 gennaio alle ore 14, come previsto dall'ordine del giorno approvato in consiglio regionale lo scorso dicembre che ha istituito il tavolo di monitoraggio regionale, sono invitati a partecipare le organizzazioni sindacali e i comuni di Villanova d'Albenga e Genova.

Dimensionamento scolastico, assessore Ferro: “Nessuna scuola sarà chiusa”

Super User 10 Gennaio 2024 648 Visite

“Regione Liguria prosegue un percorso di dialogo con il ministero e gli enti coinvolti sul tema del dimensionamento scolastico nel pieno rispetto di presidi, famiglie e studenti, contrariamente a quanto affermato in modo pretestuoso e strumentale dall’opposizione che in queste ore ha scritto di 'muri' e 'arroccamenti' da parte della giunta”. Così l’assessore alla Scuola di Regione Liguria Simona Ferro in merito alle dichiarazioni del consigliere del Partito Democratico Davide Natale. 

“Il Governo, riconoscendo la complessità del tema in relazione agli obiettivi fissati dal Pnrr, ha compreso la necessità di un tempo maggiore per arrivare a risultati soddisfacenti – prosegue l’assessore. – Proprio in questi giorni, insieme al ministro Valditara, alla provincia di Savona e alla Città Metropolitana di Genova, intensificheremo il dialogo per conformare alle disposizioni vigenti i piani di dimensionamento presentati, senza agire con imperio ma nel pieno rispetto delle indicazioni dei territori. Ribadisco che non c’è nessuna bocciatura o ammonimento da parte del Governo, ma la volontà di trovare una soluzione condivisa.

“Preciso – conclude Ferro – che nessuna scuola sarà chiusa: le sterili polemiche dall’opposizione alimentano la disinformazione e la preoccupazione tra le famiglie e gli studenti liguri. Se penso alla discussione che c’è stata in questi mesi non posso non sottolineare, ancora una volta, le incoerenze delle minoranze che prima hanno criticato aspramente il dimensionamento scolastico, così come indicato dal Ministero, e poi a gran voce hanno chiesto di metterlo in pratica senza tenere conto delle volontà di province e Città Metropolitana”.

Giornata nazionale vittime civili delle guerre, Brunetto: “Regione Liguria chiede importante impegno del Governo”

Super User 09 Gennaio 2024 517 Visite

“A meno di un mese dalla celebrazione della Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti del mondo, che si svolgerà il prossimo 1° febbraio, stante l’attuale situazione internazionale Regione Liguria ha accolto la mia proposta di attivarsi presso il Governo per chiedere l’impegno di diffondere il più possibile, tra gli Stati non ancora firmatari, i principali trattati e convenzioni che regolano l’uso e il commercio di armi promuovendo la cultura della pace”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto.

“Come ha confermato in aula l’assessore Alessio Piana, che ringrazio, Regione Liguria scriverà al Governo affinché si prosegua con la via della diplomazia, l'ampliamento e l'implementazione degli attuali trattati internazionali sul rispetto dei civili in caso di conflitto e il controllo sulla vendita delle armi a Paesi terzi - prosegue Brunetto -. Non possiamo dimenticare gli orrori delle 31 guerre in corso e i recenti sviluppi dei conflitti israelo-palestinese e russo-ucraino. Gli attuali scenari internazionali hanno purtroppo evidenziato come leggi e trattati non si siano ancora del tutto applicati con atroci conseguenze per le popolazioni civili”.

“Ricordo che la legge del 25 gennaio 2017 ha istituito la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo e ha espressamente previsto un ruolo attivo degli Enti locali nella celebrazione del 1° febbraio. A tal fine, peraltro, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e l’Associazione nazionale Vittime civili di guerra (Anvcg) il primo febbraio 2022 hanno siglato un accordo di intesa quadriennale per sviluppare sinergie e coordinare le iniziative al riguardo. Una sempre più ampia adesione dei Paesi ai trattati e convenzioni sulle armi può diminuirne l’impiego o, quantomeno, attenuare le sofferenze delle popolazioni civili coinvolte nei conflitti armati”, conclude il consigliere regionale della Lega.

Dimissioni Vaccarezza, Toti: “Sono deluso e politicamente un po’ perplesso”

Super User 09 Gennaio 2024 924 Visite

“Il futuro del gruppo è tranquillo, così come i numeri della maggioranza che non sono assolutamente in discussione. Oggi il gruppo Toti acquisisce un nuovo membro, la consigliera Ratti, quindi, i numeri non sono un problema. Non sapevo di questa scelta del consigliere Vaccarezza, sono umanamente un po’ deluso e politicamente un po’ perplesso, perché non ne ho compreso i motivi. La politica è un gioco di squadra, mediazione e pazienza: così stiamo cambiando la Liguria”. Così Giovanni Toti ha commentato le dimissioni di Angelo Vaccarezza da capogruppo della lista Cambiamo con Toti Presidente.

“Vaccarezza - aggiunge Toti - ha detto che vuole continuare a partecipare a questo cambiamento, e ne sono lieto: quando vorrà spiegare il suo gesto saremo a disposizione. Dal 2015 ad oggi la maggioranza non ha mai perso un consigliere. Sono scelte personali che non comprendo, ma che rispetto: ognuno deve seguire la strada che ritiene più giusta, non ho mai fermato nessuno né in uscita né in ingresso e penso che ciascuno debba vivere fino in fondo le proprie esperienze. Vaccarezza ha contribuito a cambiare questa Regione dal 2015 ad oggi e ha detto che rimarrà nel gruppo di maggioranza, che comunque resta talmente ampio da non avere nessun tipo di problema. La sua decisione, che ripeto non comprendo ma rispetto, non cambia nulla: vado avanti con grande serenità, così come va avanti la nostra amministrazione”.

“Vaccarezza ha detto di voler fare altro e io gli auguro il meglio - prosegue il presidente -. Credo che lo troveremo come nostro compagno di squadra nel centrodestra, anche se la sua è stata una decisione che non ha comunicato al gruppo e ai suoi colleghi consiglieri, cosa che almeno la buona educazione avrebbe richiesto. Mi auguro che sia al nostro fianco nel continuare il cambiamento della Regione, in modo coerente con la sua storia. Un passato che, se fossi stato in lui, avrei rivendicato. Evidentemente ha avuto qualche delusione: la politica, del resto, è fatta di tante soddisfazioni, ma anche di delusioni, oltre che di capacità di assorbimento e mediazione. È come il calcio: si fa parte di una squadra sia quando si è in testa che in fondo al campionato e in particolare, quando si è in testa come nel nostro caso, cercare il protagonismo in campo tante volte non aiuta la squadra”.

“Per quanto riguarda l’opposizione, mi sembrano troppo impegnati con le loro questioni interne per commentare quello che succede nella maggioranza. Non hanno certo bisogno di lezioni, dato che giorni dopo Capodanno sono stati contraddistinti da un’interessante lettura dedicata alle loro discussioni sui quotidiani locali, con tanto di esegesi e note a margine. Il consiglio che mi sento di dare loro, quindi, è quello di divertirsi sul loro campo da gioco, che è stretto ma che pare accogliere giocatori piuttosto effervescenti”, conclude Toti.

Consiglio regionale, Toti guadagna un consigliere: entra Barbara Ratti

Super User 09 Gennaio 2024 718 Visite

In Consiglio regionale entra Barbara Ratti, subentra a Sauro Manucci (FdI), scomparso il 20 dicembre scorso.

Prima dei non eletti alla Spezia in Fratelli d’Italia, Ratti è poi passata nella lista del presidente Giovanni Toti.

Pertanto, i meloniani perdono un consigliere.

 

Consiglio regionale, Vaccarezza annuncia le dimissioni da capogruppo della lista Toti

Super User 09 Gennaio 2024 654 Visite

Subito dopo l’apertura della seduta del Consiglio regionale, Angelo Vaccarezza ha annunciato la sua decisione irrevocabile di lasciare il ruolo di capogruppo della lista Cambiamo con Toti presidente.

“Questa mattina, in sede di comunicazione all'inizio del Consiglio regionale, ho annunciato la mia volontà di dimettermi da capogruppo della Lista Cambiamo con Toti Presidente, ruolo che ho ricoperto ininterrottamente dalla nascita del Gruppo fino ad oggi”. Così scrive in una nota Angelo Vaccarezza.

“Una decisione sofferta - prosegue -, figlia di una serie di eventi che mi hanno portato a comprendere come in questo momento non ci fosse più la fiducia nei miei confronti. Il presidente di un gruppo importante come quello di Cambiamo, composto da otto consiglieri, due assessori e dal presidente della Giunta deve poter essere certo quando interviene in una discussione e quando prende un impegno, di poterlo fare a nome di tutti. Queste condizioni da diverso tempo mancano, e credo che, proprio per questo motivo, sia doveroso, rimettere il mandato e consentire al Gruppo di nominare un nuovo capogruppo che avrà così la rinnovata fiducia da parte dei consiglieri che lo eleggono. Per quanto mi riguarda, nulla cambia nei miei rapporti nei confronti del Presidente, della Giunta e dei miei colleghi consiglieri, che hanno, e continueranno ad avere la mia totale fiducia e il mio totale sostegno. Sono e resto un uomo di centrodestra”.

“Nel ruolo di consigliere regionale potrò dedicare interamente il mio tempo al mio territorio; lo farò ascoltando amministratori e cittadini che, da tanti anni mi danno fiducia, e che con il loro voto mi consentono di rappresentarli in consiglio regionale, anche in considerazione della carenza di rappresentanza della mia Provincia, unica a non avere un assessore all'interno della giunta”, conclude Vaccarezza.

 

Rifiuto di Mittal all’aumento di capitale dell’ex Ilva, Toti: “Il governo faccia un passo avanti”

Super User 09 Gennaio 2024 445 Visite

“Credo che dopo la rinuncia di ieri da parte di Mittal a partecipare all’aumento di capitale sia necessario che il Governo faccia un passo avanti, con un piano che sia di breve, di medio e di lungo periodo”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine del Consiglio regionale.

“La riconduzione sotto la responsabilità diretta del pubblico di quella fabbrica per un periodo di tempo sufficientemente lungo a realizzare un piano industriale e sufficiente per trovare un nuovo partner che affianchi il pubblico nella gestione mi sembra la via principale, forse ormai la via obbligata da seguire – ha aggiunto Toti -. Mi auguro ovviamente che si faccia in fretta: nessuna nostalgia delle partecipazioni statali, ma non vorremmo che di fronte al rifiuto di Mittal si buttasse, come si dice, il bambino con l'acqua sporca”.

“Credo - ha concluso - che ci siano partner industriali in grado di affiancare lo Stato in quell’attività, che l'Italia non debba rinunciare all'acciaio e che lo Stato possa traghettare, lo ha già fatto in altri periodi e con altri Governi, questa fabbrica a una soluzione speriamo definitiva dei suoi problemi”.

Consiglio regionale, il ritorno di Sonia Viale: “Pronta a dare il massimo per il bene dei liguri”

Super User 09 Gennaio 2024 611 Visite

“Sono pronta a fare il mio dovere e dare il mio contributo, dando il massimo per il bene dei liguri, del nostro territorio, dei lavoratori e delle nostre imprese. L’ho sempre fatto e continuerò a farlo anche in futuro per l’impegno che inizia oggi come consigliere regionale. Ringrazio il segretario nazionale Matteo Salvini e il segretario ligure Edoardo Rixi. Naturalmente, rimango a disposizione della Lega di cui faccio parte da oltre 30 anni, senza mai dimenticarsi da dove siamo partiti”. Lo ha dichiarato il nuovo consigliere regionale della Lega Sonia Viale a seguito della surroga avvenuta in apertura della seduta dell’Assemblea legislativa della Liguria.

Avvocato, 57 anni, nata a Sanremo e residente a Vallebona, Sonia Viale è subentrata al 47enne genovese Alessio Piana, che è stato nominato assessore regionale allo Sviluppo economico.

Viale è stata eletta per la prima volta nel 1992 consigliere comunale di Ventimiglia e nel 1994 deputato della Repubblica nella XII legislatura. Dal 2002 al 2006 ha ricoperto l’incarico di vice capo Dipartimento per la Giustizia minorile e nel 2006 di direttore generale del Contenzioso e dei Diritti umani del Ministero della Giustizia. Dal 2008 al 2010 è stata capo segreteria tecnica del Ministro dell’Interno Roberto Maroni. Nel 2010 è diventata sottosegretario all’Economia nel Governo Berlusconi IV e nel 2011 sottosegretario dell’Interno. Nel 2012 è stata eletta segretario della Lega Nord Liguria e nel 2015 è stata nominata vicepresidente e assessore regionale alla Sanità, Politiche socio sanitarie e Terzo Settore, Sicurezza, Immigrazione ed Emigrazione.

Ex Ilva, Luca Pastorino: “Governo ha sottovalutato il problema”

Super User 09 Gennaio 2024 476 Visite

"Dopo la notizia di oggi del rifiuto di Mittal all'aumento di capitale pubblico in Acciaierie d'Italia, è chiaro come il problema ex-Ilva sia stato sottovalutato o non ci sia stata la necessaria consapevolezza su quello che stava accadendo. I lavoratori chiedono banalmente garanzie e sicurezza del loro posto di lavoro, peraltro in un settore strategico per l'Italia come la siderurgia e questa è stata la risposta: un fallimento del governo Meloni e del ministro Urso", commenta il deputato ligure Luca Pastorino dopo l'incontro di oggi tra Mittal e governo.

"Oggi è successa una cosa che non doveva accadere. Stupisce il fatto che dopo tanti incontri si sia arrivati a questo: viene da pensare che le interlocuzioni precedenti o non siano state sufficienti o non ci siano state affatto. Sono un ottimista e dunque mi auguro che ci sia un piano B e che finora non ce l'abbiano fatto vedere. Serve subito l'intervento certo dello Stato per poi spiegarci qual è la strategia futura, anche attraverso i capitali di un nuovo soggetto estraneo", conclude Pastorino.

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